9. Qualcosa ricordo.

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Passeggiamo mano nella mano per le vie di Cicago.
Non sono mai stata in questa città, in realtà non sono mai stata da nessuna parte. Nel momento in cui Lucion lo ha scoperto si è messo in testa di mostrarmi personalmente ogni città.
Passeggiamo tranquillamente finché una donna molto anziana non si avvicina a noi. Guarda prima Lucion e poi guarda me.
-Non è lui il tuo futuro, stagli lontano.-
Continuo a guardarla in silenzio mentre Lucion stringe di più la mia mano e mi porta lontano da quella donna.
Vorrei chiedergli spiegazioni ma non lo faccio, non ne sento la necessità.

Tutto cessa, la città sparisce nel nulla è ritrono nell'oscurità prima che qualcos'altro mi attiri nella sua morsa.

-Abbiamo passato insieme momento bellissimi. E fidati se ti dico che ti amo, che non ho mai amoto nessuna come te, ma ora devo andare via.-
Sento un vuoto al posto del cuore, non voglio che  se ne vada non voglio perderlo, voglio che stia sempre qui con me, voglio che mi ami come io amo lui. Piango perché voglio andare via insieme a lui ma so dentro di me che non posso farlo.
-Dimmi solo il perché.-
Lui mi guarda è mi stringe forte a se in un abbraccio da cui non vorrei mai allontanarmi.
-Nel tuo paese sta arrivando un uomo che non deve vedermi qui, non è ancora il momento.-
-Perché? Lui vuole farti del male? Troverò io un modo per proteggerti.-
Lui mi allontana dal suo patto lo stretto necessario per poter vedere il suo volto, sopratutto le sue labbra che mi sorridono.
-Lo so che saresti pronta a tutti per me, ma lui è pericoloso. Ti ucciderebbe senza ripensamenti, è io non posso perderti.-
Piango ancora perché non voglio che tutto questo accada, non voglio perderlo. Voglio averlo qui con me, per sempre.
-Dimmi chi è-
Lui mi guarda è scuote la testa in segno di negazione.
-So che sei un vampiro, è che prima di andare via mi cancellerai la memoria. Quindi dimmelo.-
Mi guarda incerto sul da farsi.
- Si chiama Klaus. Per la precisione Niklaus Maikolson.-
Apprendo la notizia è vorrei fare di tutto per ricordarmelo anche dopo che mi avrà soggiocato ma so che è impossibile.
Mi bacia è sapere che è il nostro ultimo bacio mi fa soffrire.
-Perché vuole farti del male?-
Sarà l'ultima domanda prima che mi dimentichi totalmente di lui.
-Perché un giorno io avrò una cosa che lui non avrà mai. Una donna che mi ama è che farebbe di tutto per me.

Nuovamente il buio, mi circonda è si impossessa della mia mente finché uno spiraio non si apre è mi mostra la luce. Sento che mi sto per svegliare ma non so se sono pronta.

NEL FRATTEMPO.....
Il corpo di Caroline è immobile sul letto suo è di suo marito, circondata da Klaus ad un lato è Lucien dall'altro. Nessuno dei due ha la minima intenzione ad allontanarsi dal suo capezzale.
-Devi andartene.-
La voce di Klaus è seria, dura, non transige una risposta negativa.
-Questo è il mio posto.-
Lucien continua a guardare la donna che dieci anni fa gli ha stregato il cuore e che nonostante tutti gli anni in cui sono stati lontani non ha smesso di amarla.
-No! È il mio posto, io sono suo marito.-
Klaus è sul punto di perdere quella poca pazienza che gli è rimasta. Ma la mano del fratello appogiata sulla sua spalla lo porta a desistere dal suo desiderio di uccidere il primo vampiro che ha creato.
-Lo sarei stato anche io, se non l'avessi dovuta abbandonare.-
Klaus si alza in piedi buttando per terra la sedia è intento a scaraventarsi su di lui quando due piccole figure si avvicinano a lui.
-Papà che cos'è successo alla mamma?-

La piccola Hope si avvicina al padre con alla sua spalle il fratellino piccolo e la zia Freya.
-Sta bene, tesoro mio, tra un po si sceglierà.-
Klaus prende in braccio la primogenita e la passa alle braccia amorevoli della sorella.
-La mamma non vuole svegliarsi è ferita.-
La voce del piccolo Ansel attira tutti gli sguardi su di lui.
-Non dire così piccolino vedrai che la mamma si sveglierà è ti racconterà la favola della buona notte.-
Sentite quella parola hanno portato il cuore di Lucien a bloccarsi. Il pensiero che la sua amata non si sarebbe mai più risvegliata lo distruggeva. Proprio ora che l'aveva ritrovata, l'avrebbe ripersa di nuovo.

-Mamma è arrabbiata con tutti è due.-
Nessuno fiata tutti sono in silenzio, come se fosse stato detto anche troppo.

-Il mio ometto conosce troppo bene sua madre.-
Una voce roca attira gli sguardi di tutti sopratutto dei bambini che sentendo la voce della madre corrono berso di lei per abbracciarla.
-Caroline.-

Entrambi gli uomini la chiamano sollevati nel vederla sveglia. Lei li guarda con indifferenza è ferita da quei due uomini che sono stati importanti nella sua vita.

-Bambini mi lasciate sola con papà e con Lucion perfavore?-
I bambini annuiscono alla madre, non vogliono separarsi da lei ma sanno che i grandi devono parlare.
Prima di uscire Caroline chiede a Freya e Elijah di chiamare Camille, perché le deve parlare.

Ci sarà da divertirsi.

Angolo autrice
Solo perché sto pubblicando prima non pensate che sarà sempre così, ho dei capitoli da sistemare è non so quando aggiornerò.

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