8. Dove sei

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Ormai è notte inoltrata e di Klaus non ho ricevuto nessuna notizia.
Elijah ha detto di averlo perso nel mezzo del corteo che si stava svolgendo per le vie di New Orleans per la festa del patrono.
Sono seduta sulla sedia fuori il balcone in attesa che lui torni, che mi permetta di spiegare è di trovare insieme una soluzione.
Lo so dovrei stare li fuori a cercarlo, ma lo conosco troppo bene.
In questo momento lui ha bisogno di stare da solo, anche se questa sua lontananza mi fa stare male. Vorrei averlo sempre vicino a me, è qualche volta vorrei che fossimo una normale coppia sposata, ma so che non sarà mai così.
Non avverrà mai perché lui è l'ibrido originale e io a quanto pare la ragazza a cui tutti si divertono a cancellare la memoria.
Ma lo amo, questa è la cosa più importante di tutte.

-Sento le rotelle del tuo cervello in funzione fin da qui.-
Mi alzo dalla sedia e guardo di sotto dove vedo Klaus con in mano un mazzo di rose rosse. Mi porto una mano alla bocca senza parole.
-Dai su fatti bella che ti porto in un posto.-
Non me lo faccio ripetere due volte che entro in casa indosso un vestito bianco con i tacchi e poi scendo giù da lui.

La prima cosa che faccio è buttarmi tra le sue braccia. Tutte quelle ore senza di lui, senza sapere dove fosse è che cosa stessa pensando mi hanno portata a morire dentro. Lui è tutto per me, non sopporterei se qualcuno ci separasse.
Mi bacia in modo intenso e mi stringe a se come se mi volesse far entrare nel suo corpo.
Mi prende per mano e mi fa salire sulla sua auto, per poi dirigerci verso la periferia della città.

-Che cosa facciamo qui-
Lui non risponde scende mi apre lo sportello e poi mi porge la mano come se avessi bisogno di aiuto per scendere dall'auto.
-Ora vedrai-
Intorno a noi tutto è silenzioso c'è un panorama fantastico si vede tutta la città illuminata.
Mentre io mi gusto il panorama davanti a me, Klaus mi stringe a se da dietro. Amo trovarmi tra le sue braccia mi sento costantemente al sicuro.
-Sposami.-
Anche se non può vedermi corrugo le ciglia prima di girarmi tra le sue braccia prima di trovarmi davanti a lui.
-Noi ci siamo già sposati.-
Lui mi accarezza i capelli e mi sorride. Ma il suo non è il solito sorriso, quello di cui mi sono innamorata alla pazzia e diverso è dolce ma duro allo stesso tempo.
Mi allontano da lui lo giusto necessario per guardarlo meglio.

Mi manca il respiro ho la sensazione che sta per succedere qualcosa ed è così, pian piano il volto di Klaus si trasforma diventando Lucion.
Mi porto una mano al cuore come se potesse scoppiarmi da un momento all'altro.

-Perdonami per la messa in scena, ma ti conosco, sapevo che se non avessi trovato un stratagemma tu non saresti mai venuta da me.-

Sto zitta tutto quello che vorrei fare adesso è prendere un paletto è ucciderlo.
-Dov'è Klaus.-
-Giuro che non lo so, io voglio parlare solo con te.-
Cerca di avvicinarsi ma io mi allontano di più.
-Stai lontano da me.-
Lui si ferma capendo che non deve avanzare.
-Noi due ci siamo conosciuti dieci anni fa quando avevi all'incirca 16 anni. La promessa che ci siamo fatti sulla scogliera invece avevi 18 anni.-
Lo guardo ma non faccio altro non voglio avvicinarmi.
-Non è possibile, io non ricordo nulla di te.-
Lui annuisce consapevole che io non ricordo .
-Quando me ne sono andato ho fatto in modo che tu potessi dimenticare tutto. Non volevo che tu pensassi che ti stavo abbandonando.-

Voglio andare via da qui, voglio tornare a casa mia, da mio marito è i nostri figli.
-Non mi importa io voglio che tu esce dalla mia vita.-
Lui mi prende per un polso e scene disconnesso si presentano davanti alla mia vista.

-Penso che avremo mai un futuro insieme?-
Lucion sposta il suo sguardo dalla strada a me.
-Ma certo, perché questo pensieri ?-
-Pensaci io ho solo 16 anni è tu... neanche lo so. La nostra storia può essere considerata in legale.-
Lui mi guarda è sorride. Mi stringe la mano come per darmi sostegno ed è proprio così.
-Non mi importa che cosa succederà, io ti aspetterò per l'eternità.-

Apro gli occhi è la prima cosa che vedo è Lucion che cerca di risvegliarmi.
-Cos'è successo.-
Mi porge la mano e la prendo senza pensarci troppo.
-Sei svenuta.-
Ma no dai pensavo che mi fossi messa a fare un pisolino, la vecchiaia gli sta dando alla testa.

Sono sul punto per porgergli la domanda quando poco più distante da noi vedo Klaus e Camille che si baciano.
Per la seconda volta il mio cuore perde un battito.
-Caroline.-
Mi chiama Lucion, ma non mi volto verso di lui , continuo a guardare mio marito che ora mi guarda come se avesse appena visto un fantasma.

Tutto diventa nuovamente nero e per la prima volta, voglio rimanerci in tutta questa oscurità, svegliarmi sarebbe troppo dura.

Angolo autrice
Scusate per gli errori

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