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<<Samantha è davvero molto simpatica, e poi è un’ottima insegnante, comprensiva e disponibile per qualsiasi motivo. Sai amore ,pensavo, e se iniziassi a prendere anch'io qualche lezione?>>
<<Non sarebbe una cattiva idea ma non ti ho mai sentito cantare, ne sei capace?>>
<<Dubiti di me piccola? Mh ti faccio vedere io e poi ne riparleremo.>>
<<Vedremo.>>
Scoppiamo entrambi in una rumorosa risata attirando gli sguardi di tutte le persone in torno a noi, da quando sto con Blake le mie figuracce sono aumentate del doppio.
Camminando non ci accorgiamo di essere arrivati al cancello di casa mia.
<<Scusa Blake ma oggi ho molto da studiare, devo concentrarmi sul concerto di sabato sera e ho da imparare molti pezzi, ti dispiace se non ti invito ad entrare?>>
<<Sta tranquilla piccola anzi, impegnati mi raccomando.>>
Gli sorrido prima di lasciare sulle sue labbra un piccolo bacio a stampo e girarmi verso l’ingresso.
<<Ah, Crystal, un'altra cosa. Quando ti deciderai a smetterla di chiamarmi "Blake" e iniziare a chiamarmi "amore"?>>
<<Appena la smetterò di avere vergogna, lo giuro.>>
Dico alzando le mani in segno di resa e aprendo la porta di casa, entro e la chiudo alle mie spalle.

Sono di sopra a studiare, con le cuffie alle orecchie ed il pc che rimanda da ore la stessa canzone.
Ogni volta che mi ritrovo di fronte a questo computer se chiudo gli occhi riesco ad immaginarmi su un grande palco, accompagnata da fantastici musicisti, con un pubblico che aspetta di vedere solo me.
È solo un sogno, questo è vero, ma chi mi dice che un giorno non riuscirò a realizzarlo.
Faccio ripartire da capo la canzone ma questa volta mi limito solo ad ascoltarla, ho bisogno di un po' di riposo.
All'improvviso sento bussare alla porta, mi alzo e vado ad aprire, trovo la mamma con un grande vassoio in mano che presenta una fetta di torta alle mele ed un succo di mirtilli, dopo aver preso il vassoio chiudo la porta con un colpo di fianco e torno a sedermi alla scrivania.
Sono ore ormai che sono chiusa qui dentro, le mie corde vocali vorrebbero scappare via, credo che una piccola pausa sia la cosa più bella in questo momento, non riesco ad immaginare nulla di più rilassante.

Sono le 22.30 e dopo aver passato un intero pomeriggio a studiare finalmente decido di scendere al piano di sotto, entro in cucina e, come al solito, non c'è nessuno.
Non poteva mancare il famoso post-it appeso al frigo.
"Io e papà siamo usciti a mangiare una pizza, non abbiamo voluto disturbarti visto che eri molto impegnata, mi raccomando va a letto presto e non aspettarci sveglia."
Ottimo, come sempre sono rimasta sola a cena.
Apro il frigo e, come speravo, è rimasta ancora un po' di torta, la prendo e vado a sedermi sul divano, accendo la tv e inizio a guardare un film.
Dopo una decina di minuti sento suonare il campanello, mi alzo e vado ad aprire la porta trovandomi di fronte i dolcissimi occhi verdi di Blake.
<<Disturbo?>>
<<In verità stavo provando a mangiare qualcosa.>>
<<Ah si? Beh ho un po' fame anch'io, posso entrare?>>
Dice chiudendo la porta alle sue spalle.
<<Sei già entrato direi. >>
<<Sono venuto a vedere come stai, ho pensato che volessi compagnia>>.
<<Beh, tempismo perfetto direi, i miei non sono in casa. Stavo per iniziare un film, lo guardi con me?>>
<<Assolutamente si, hai un po’ di dolce anche per me?>>
<<Puoi mangiarlo tutto, non ne ho più voglia>>.
<<Oh no signorina, tu ne mangerai una fetta e non voglio sentire scuse>>.
Ci sediamo sul divano ed io mi rannicchio al suo fianco con la testa poggiata alla sua spalla, lo guardo sorridendo e mi rilasso al suo tocco quando inizia a farmi i grattini al braccio.

IL RIFUGIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora