Capitolo 1

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Belmarsh -Londra 8:01

Cammino per il corridoio del carcere, lanciando qualche occhiata alle varie celle dove0 alcuni detenuti continuano a compiere le loro monotone azione mentre gli altri mi fissano in modo attento e contorto. Sono la psicologa di questo carcere da appena due mesi e sono riuscita a scarcerare già ben quattro persone, infondo molti di loro sono dentro senza avere un motivo valido. Oggi ho un novellino che a quanto pare ha un bisogno disperato di un aiuto psicologico, entro nella solita stanza dove c'è un tavolo con due sedie e una luce molto forte, l'unica via di fuga è la porta sorvegliata da due guardie con  tanto di manganelli. Mi siedo e inizio a scrivere la data nel mio quaderno, pochi secondi dopo entra un ragazzo alto, con la pelle olivastra, i capelli corvini e gli occhi color caramello. La sua carnagione è messa in risalto dall'arancione accesso della sua uniforme, mi chiedo cosa abbia mai fatto un ragazzo cosi bello. Si accomoda difronte a me, dove una guardia gli toglie le manette sotto il suo sguardo sfacciato. "Come ti chiami?" mi squadra dalla testa ai piedi e dopo un minuto e mezzo finalmente si degna di rispondere alla mia domanda "Zayn Malik" inizio a scrivere sul quaderno mentre lui mi osserva "cosa hai fatto Zayn?" "lei non me lo dice il suo nome?"  "Mi chiamo Katherine, allora Zayn come mai si trova qui?" "Ritiro Spirituale" cerco di frenare l'impulso di prenderlo a brutte parole " Bè se dobbiamo continuare così tanto vale che se ne torni in cella" feci segno alle guardie di portarlo via ma lui si blocco e dopo essersi stiracchiato inizio a parlare "Mi sono trovato in mezzo ad una rissa, eravamo ubriachi, qualcuno è morto, non ricordo ne chi ne come però so che non sono stato io" " Perché vuoi il mio aiuto? oltre per provare la tua innocenza" dico giocando con il tappo della penna "perché da quel giorno ho perso tutto, la mia ragazza mi ha lasciato, la mia famiglia non vuole più saperne di me, sono solo. Anche i miei amici se cosi si possono definire se ne sono andati. Rivoglio della mia vita, ho bisogno di riavere la mia vita!" disse marcando l'ultima frase. Scrutai i suoi occhi e vidi qualcosa di profondo dentro di lui, un piccolo barlume di luce che si sarebbe spento in un attimo se non fossi riuscita a tirarlo fuori di li. "Bè Zayn ora andrò ad esaminare il suo caso e le farò sapere cosa posso fare..." "Domani possiamo rivederci?" "Perché?" " Sei l'unica con cui ho spiccicato parola da quando sono qui, ti prego." sembrava un bambino che non voleva andarsene dal parco giochi "va bene, ti faccio chiamare io. Abbiamo concluso. Ciao Zayn" mentre le guardie lo scortavano fuori disse "ciao Kate" non so perché ma a quelle parole sorrisi. Andai nel mio ufficio e iniziai ad esaminare il suo caso, c'erano troppe prove da esaminare, avrei impiegato tutta la notte. Presi i vari fascicoli e tornai a casa. Cenai e iniziai a leggere tutta la storia di Zayn Malik. Non sembrava affatto un cattivo, i suoi occhi nascondevano qualcosa di oscuro però, qualche mostro si annidava li dentro e io avrei scoperto cosa nascondeva. Dovevo farlo. ...Il mattino dopo ritornai a lavoro e mandai a chiamare Zayn ma a quanto pare era indisponibile, la sera precedente era stato pestato dal suo compagno di cella e ora è n infermeria...In quel momento promisi a me stessa che lo avrei salvato da quel posto...

"Lei salverà lui da quell' orrendo destino?! o sarà lui a salvare lei dai demoni che la tormentano da una vita?!"

 

#SPAZIO AUTRICE:CHE NE PENSATE?

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