Capitolo 2

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Senza scompormi troppo alla notizia, mi diressi a passo lento in infermeria dove sull'ultimo lettino c'era Zayn, aveva un occhio nero e il labbro spaccato. In quel momento stava dormendo cosi decisi di posare la mia roba su una sedia accanto a lui e andare dalla guardia della sua cella. Ezra era un ragazzo molto carino dall'apparenza dolce, ma quando si metteva una cosa in testa era assolutamente irremovibile, Era seduto su  una sedia e sorseggiava il suo caffe quando lo feci sobbalzare sbattendo la mano sul tavolo "Perché hai picchiato quel detenuto?" "Chi, sai com'è per me sono tutti uguali..."disse sorridendo. "Vorrei tanto sapere perché hai picchiato Zayn Malik detenuto della 3b"dissi alzando la voce "perché se lo meritava!" "non è una risposta valida" "per me lo è" disse alzandosi e andandosene. Ero così infuriata con quell'esimia testa di cazzo, me l'avrebbe pagata. Si vendicava in modo subdolo su tutti soltanto perché l'ho sempre rifiutato, anche perché è un essere disgustoso. Tornai in infermeria ma Zayn dormiva ancora cosi presi la borsa e mi recai agli altri appuntamenti. Arrivai dall'altro lato del carcere, il lato "femminile", mi sedetti nella solita stanza ad aspettare, aspettare, aspettare di salvare qualcuno ma la vera domanda è chi avrebbe salvato me?! Sono cosi stanca di vivere la mia vita nella monotonia più totale, vorrei qualcun che mi travolgesse come un uragano, qualcuno che riesca a farmi essere passionale, qualcuno che sia disposto a fare di tutto per me...qualcuno che per ora ancora non è arrivato. La mia scia di pensieri fu interrotta da una voce acuta e piena di gioia, strana una situazione del genere in quel posto. "Buongiorno Signora" disse la ragazza che si era seduta difronte a me, aveva una folta chioma bionda riccia scompigliata, gli occhi grandi e blu e un sorriso a trentadue denti. "Ciao, tu sei?" "Juliette signora..." " Non chiamarmi signora..." " Va bene Signore!" Scoppiai a ridere, cosa che non accadeva da molto. "Come mai tutta questa vitalità Juliette?" iniziò a giocherellare con le mani e poi mi fisso ridendo "Bè...come devo chiamarla?!" "Katherine" " Bè Katherine so che mi tirerai fuori di qui, ne sono più che certa!" " E se non lo facessi?" " non mi andrebbe tanto male, mangio, non faccio nulla dalla mattina alla sera, il mio "superiore" è carino e non so come o perché gli sto antipatica..." " Se stai tanto bene qui, perché vuoi uscire?" "Perché sono innocente (?)" disse guardandomi con un espressione buffa. Aprii il suo fascicolo senza mostrarglielo, doveva scontare una pena di ben sei anni per aggressione a mano armata. "Juliette chi hai aggredito?"  " Senta io non ho aggredito direttamente nessuno, mi sono solo arrabbiata e soffrivo leggermente di stress post traumatico, hanno frainteso quei cervelloni della corte. Quindi avevo ancora la pistola con me, mi hanno insultato li ho messi al tappeto puntandogli la pistola alla tempia ma non ho sparato a nessuno" " Ti sembra una buona ragione per uscire di prigione?" le chiesi mentre frugavo nella borsa "Ovvio, non si è fatto male nessuno oltre a quello a cui ho spezzato un braccio e un altro a cui ho rotto due costole" la guardai in modo stranito, come poteva una ragazza così minuta recare tutti quei danni, senza che porsi alcuna domanda mi rispose " Sono stata nei Marine, e quando ho lasciato tutto sono finita qui. Tadaa la storia è questa. Comunque ha una caramella?" "Come scusa?" " Hai una caramella, sono mesi che non ne mangio una..." " No, mi spiace non le ho con me." " Che peccato, la prossima volta me ne porti un pacchetto piccolo, o anche una sola?!" " Va bene, prima hai detto che il tuo "superiore" è antipatico con te, ti fa qualcosa di male?" " No, Harry si comporta da stupido solo con me è quello che mi da fastidio, alle altre l'ora d'aria la fa fare a me no, mi tiene chiusa in biblioteca o a fare lavori fino a tardi con lui e grande antipatico. Però capisco perché fa cosi, gli rispondo sempre e questo a lui non piace" disse alzando le spalle, quindi era lei la ragazza di cui Harry mi parlava sempre, e già aveva fatto breccia nel suo cuore gelido con un po' di vitalità, forse serviva anche a me. "Quanti anni hai?" disse con spensieratezza "Ventisei tu?" "Io ventitré compiuti da appena un mese" " Proverò a farti uscire da qui" presi le mie cose e mi diressi verso la porta salutando Harry che fissava Juliette sorridendo con gli occhi, mi girai quando sentii " Katherine dall'altro lato c'è un ragazzo di nome Zayn?" mi bloccai di colpo, lei come lo conosceva gli incontri tre i due lati non sono permessi. Stavo per tornare dentro da lei ma Harry l'aveva già riportata in cella contro le sue volontà. Presi un'aspirina iniziava a farmi male la testa, troppe cose in due giorni, come si conoscevano? Come mai erano li per cose che a detta loro non avevano compiuto? MI sembra di impazzire in questo momento... Mi siedo nel mio ufficio e inizio a cercare la vita precedente al carcere di Zayn. Mentre fisso lo schermo del pc alzò la testa di scatto sorpresa da una notizia appena letta...

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