Mi ritrovai nella cucina di Harry a sorseggiare un caffè mentre Juliette ci spiegava la situazione. Tutto ciò che aveva fatto quella notte per scappare, come fosse entrato Zayn cosa le avesse detto. Rimasi estereffatta dalla lucidità e del controllo che dimostrava di se stessa in quel momento. Non si scompose un attimo. Presi il pc nella borsa e ricominciai a rivalutrare il suo fascicolo,restai un attimo senza fiato quando vidi la foto sul mio desktop. Di solito ho la sfondo automatico del pc ma era cambiato...ora c'era lui. La foto di Zayn. Come era possibile io non l'avevo modificata, lo chiusi di scatto e Juliette se ne accorse. "Ehi che hai?!" "Niente" "Senti non starò bene con la testa ma neanche tu scherzi, che hai?" "Zayn..." "Ti manca?"chiese mettendosi a sedere accanto a me "Non proprio, è solo..." "Solo..." "Solo che odio in modo in cui mi ha trattata,in cui mi ha ferita, in cui mi parla, quello che fa..." "Wow ti piace molto!" "Ma che cavolo dici!" "Uno modera il linguaggio, e due non lo dico solo io" "E chi altro lo dice sentiamo" Corse in camera sua, poi ritorno con un libro e me lo porse "Il nuovo libro di tuo padre!"sorrise "Io giuro che lo ammazzo"dissi stroppicciando la copertina, Juliette mi tolse subito il libro dalle mani e disse "Bella è una prima edizione autografata,non ti azzardare a rovinarmela!" Scoppiai a ridere, infondo era una ragazzina "Me lo presti!" "No devo vedere fra Zain e Kate come va a finire" "Lo sai come va a finire!" "No, leggi qui: -ogni riferimento a fatti e luoghi ispirati alla vita intima e personale di mia figlia sono puramente casuali e immaginari-" "Certo che tuo padre è una volpe"disse Harry emntrando con i panini e le bibite. Mi alzai aggiustandomi la gonna del vestito "Sentite, io non ho idea delle cose che abbia scritto mio padre, e di certo non resterà vivo ancora per molto ma posso assicurarvi che ora ho un impegno..." "D-Dove devi andare?!" chiese Juliette "A rifarmi le unghie". Presi in prestito l'auto di Harry e ritornai al grande magazino dove si trovava Zayn. Era ancora stordito... Gli tolsi la maglia intrisa del sangue che aveva perso e piano piano iniziai a passare la mia mano su e giu il suo addome, provurandogli leggere graffi che man mano diventavano smepre più evidenti. Quando gli diedi un pizzico sulla pancia si svegliò e dimenò di scatto, invano perchè era ancora legato. "Ma Buongiorno" dissi dirigendomi verso il suo borsone degli attrezzi "Che cosa vuoi farmi?!"disse sputando del sangue "Oh Zayn Zayn Zayn...voglio soltanto farti stare comodo, seduto non mi sembri a tuo agio" presi un martello e un trapano, perforai la tastiera di un letto che trovai in mezzo al magazzino, poi lo legai ben stretto e lui riusci soltanto a sussurrarmi "Questa cosa mi sarebbe piaciuta in un altra situazione", gli mollai uno schiaffone e stranamente mi si riempirono gli occhi di lacrime. Purtroppo se ne accorse e inizio a parlare a vanvera o forse per la prima volta disse qualcosa di sensato "Senti Katherine io non volevo assolutamente metterti le mani adosso non era mia intenzione ferirti. Ho perso il controllo,mi dispiace. So che ti ha provocato una ferita che non si rimarginerà cosi presto però sul serio mi dispiace" "Hai una bella faccia tosta, credi sul serio che a me importi qualcosa di te, sei uno stupido imbecille che non sa controllarsi quando beve, ne potrei trovare migliaia come te entrando in un bar...Non mi hai ne ferita, ne fatto soffrire solo...Mi hai fatto rendere conto di come sei. Ora sta zitto!"dissi trattenendo le lacrime con un filo di collera "ehi sarai anche una psicologa ma non sai psicanalizzarti, sei troppo scema..." Non riusci a frenare l'impulso cogli gli diedi un pugno che lo fece svenire. Di nuovo, molto tosto il ragazzo eh! Non molto tardi arrivò Harry che riusci soltanto a dire mentre mi abbracciava forte "Sei venuta qui per far crollare lui...ma come sempre è lui che fa crollare te"...
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Tu ad esempio ne vali la pena
Fanfiction"Seppure lui era l'inizio di ogni suo sorriso, anzi direi proprio l'inizio della sua felicità, ogni qualvolta i suoi occhi incrociavano quelli di lei, smetteva immediatamente di ridere! "