Capitolo 9

68 5 0
                                    

POV.JULIET

Katherine se ne andò a casa per rilassarsi e distrarsi un po' mentre io come al solito restavo in quel cunicolo. Andiamo non avevo fatto nulla di male, infondo non era morto nessuno, mentre leggevo un libro sull'autocontrollo entrò Ezra che mi annunciò   una cosa agghiacciante  "Ho inviato una richiesta al giudice appena ho visto che un paio di mesi fa provavi interesse per Styles, indovina un po'?! Il giudice ha confermato la tua condanna a morte!" Mi alzai di scatto, posai il libro e risposi "la pena di morte non è più valida!" e lui rispose "Cara mia gli ho portato fonti certe per questo ha acconsentito" "E sarebbero..." "Aggressione a mano armato, aggressione a pubblico ufficiale, squilibri mentale, omicidio" "Ma io non ho commesso nessun reato" "Nella mia testa si e prepara le tue cose domani hai l'esecuzione" "Non credo proprio"sussurrai, stava per andarsene, ma lo afferai per il braccio facendolo girare violentemente e gli diedi una ginocchiata in bocca, provo ad afferrarmi per i fianchi ma mi scostati, gli diedi un calcio dietro il ginocchio facendolo cadere e sbattere con la testa per terra, svenne soltanto purtroppo era viva, hey non giudicatemi avete visto com'è. Gli presi soltanto le chiavi poi lo trascinai fuori durante l'orario di pranzo dove tutti erano in mesa e lo chiusi in un bagno, presi di nascosto dall'armadietto di una donna delle pulizie che più o meno era della mia corporatura una maglia nera e un jeans uguale, delle nike rosse scolorite. Tornai nella mia cella dopo aver combinato un piccolo guaio che avrebbe distratto le guardie, a mezza notte scoppio un piccolo incendio in un bagno mal ridotto, cosi nella confusione generale non si fece male nessuno e io usci senza essere vista ne dalle guardie ne dalle telecamere grazie al cappuccio della felpa di Ezra. Iniziai a camminare finché non arrivai in città, non sapevo dove andare finché non mi venne un idea. Harry. Chiesi ad un giornalaio cordiale un telefono e delle pagine gialle, trovai il suo numero e l'indirizzo. Decisi di non chiamarlo e di arrivare da lui, lo raggiunsi dopo 3 isolati. MI aprii la porta in pigiama e occhi rossi e io non potei fare a meno che sorridergli semplicemente. "E tu che ci fai qui?!" disse abbracciandomi forte forte. Mi fece entrare e gli spiegai tutto "Tu non ti muovi da qui ora, risolvo io!" "Harry non voglio che tu ti preda qualche colpa. Domani torno in carcere e vedo che succede" "Io non ti faccio giustiziare per ragioni non vere, fidati di me ti prego" "Va bene che vuoi fare?!" "Aggiusto le cose, se le cose si mettono male scapperemo" "Insieme?!" "Si non ti lascio andare"disse dandomi un bacio inaspettato e dolce, poi mi abbraccio e mi portò al piano di sopra,vidi la sua stanza e rimasi stupita "Ma hai un letto enorme" "mi piace stare comodo, anche se è troppo grande" "Non sarà grande quando verrà la tua ragazza"dissi sorridendo "Oh ma lei è qui" "Posso conoscerla?!"chiesi speranzosa "Certo,vieni qui" mi piazzò davanti ad uno specchio e mi indico. "Aspetta un attimo io non sono la tua ragazza" "Giusto, aspetta,Juliette vorresti essere la mia ragazza?!" "Per stanotte?!" "Per sempre" lo abbracciai fortemente, lui andò a preparare una cioccolata calda, mi preparò una sua maglia e un pantalone della tuta e mi disse di andare a fare una bella doccia rilassante. Mentre ero sotto il getto d'acqua bollente senti la porta sbattere e la voce di Ezra che sbraitava perché avevano perso una detenuta, ops. Uscii dalla doccia e mi vesti non scesi al piano di sotto aspettai Harry. Sali dopo poco portando la cioccolata. "Che ti ha detto?!" "Che una detenuta è scappata" "E Ora?!" "Si fottono lei sarà oramai chissà dove..." "non mi riconsegnerai?!" "Mai più sei mia" disse dandomi un bacio dolce e lento. Avevo bisogno di parlare con Katherine, o con quell'idiota di Zayn ma ora c'è Harry e non potrei essere più felice.

Tu ad esempio ne vali la penaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora