Capitolo 7

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Per la prima volta dopo l"appuntamento con Zayn andai al lavoro con un sorriso a trentadue denti,questa mattina non avevo la minima idea di cosa avrei fatto,con chi avrei parlato o cosa sarebbe successo...Vedo Harry sorseggiare un caffe nel mio ufficio e mi siedo accanto a lui."Che ci fai qui?!" dico prendendomi il suo caffé "Devo chiederti un favore" dice torturandosi le mani."Cosa vuoi?!" Inizió a parlare e rimasi sconvolta,non potevo fare ció che mi aveva chiesto,era sbagliata."Non posso" "ma perché no?!" "Perché é sbagliato e pericoloso!" "Ma con Zayn l'hai fatto!"disse puntandomi contro il dito "L'ha deciso la giuria,non posso fasificale il fascicolo di Juliette solo perché lo vuoi tu,quella ragazza non sta bene Harry!"dico in modo freddo "Cazzo neanche tu stai bene.Sei uscita cin Zayn credi che lui sia una brava persona e che si trovasse qui per un errore ma in fondo sai benissimo che quel ragazzo è un mostro che ti divorerá..." rimasi sconvolta da quelle parole, non ebbi il tempo per rispondergli perché se ne andò come una furia, lo cercai per tutto il carcere poi lo vidi su una panchina con la testa fra le mani, mi avvicinai e notai che aveva gli occhi lucidi "Che hai Harry?!" "Vuoi sapere cos'ho?! Sul serio! Sei una psicologa dimmi tu che diamine mi prende? Perché io non né ho la minima idea, non so cosa pensare di tutta questa questione contorta, tu ora esci con Zayn e io non riesco a parlare con Juliette, non mi fanno avvicinare a lei, non la vedo da ben quattro settimane, e mi sento impazzire credimi. Quindi ti prego aiutami perché non so più cosa fare!" disse tutto d'un fiato, lo presi per il polso e lo portai nell'ala del carcere dove si ricevevano i parenti, gli indicai quella piccola ragazza con una folta chioma riccia scompigliata che parlava con Zayn, sorrideva e non era una novità, però era diverso ora..."La raggiungiamo?!"chiese titubante "Se vuoi si", ci avvicinammo in modo lento, io mi sedetti accanto a Zayn  e Harry dal lato opposto, Juliette appena lo vide lo abbracciò come se lo volesse stritolare per non lasciarlo più, a quella scena il sorriso di Zayn si tramutò e nei suoi occhi vidi qualcosa di oscuro, non gli piaceva Harry e si vedeva bene. "Zayn Zayn Zayn guarda lui è Harry!!"disse sorridendogli e mostrandolo come un trofeo "Si lo conosco purtroppo, Juliette non ti fa bene lui!" disse in modo dispregiativo "N-non ti seguo..." disse sentendosi fuori luogo "Zayn" dissi stringendo i denti "Tesoro mio lo sappiamo tutti e due che non stai molto bene, dai, Harry ti influenza in modo negativo lo sai anche tu, solo che non lo vuoi ammettere. Un altro po' e ti prometto che uscirai di qui" disse stringendole la mano che lei ritirò subito, cercai di capire cosa volesse fare Zayn e cosa stava trattenendo Harry, Juliette era sull'orlo di una crisi emotiva e si poteva notare dai suoi occhi pieni di lacrime che cercava di trattenere, non ho idea di cosa si siano detti prima ma ora lei stava quasi per esplodere "Ti voglio un mondo di bene e lo sai, ma ti odio quando fai cosi!" "Che vuoi dire?!"disse basito " Che non puoi venire qui e dire quelle cose su di lui perché notizia dell'ultima ora credo proprio di essermi innamorata di Harry"disse di fretta, poi se ne accorse e si porto la mano alla bocca. Si alzò di scatto e corse alla sua cella. La seguii e riuscì a calmarla per un po', quando si addormentò tornai a casa e vidi Zayn spaparanzato sul divano con una bottiglia in terra vuota e una in mano che stava per raggiungere la sua compagna. "Zayn..."dissi con un filo di voce "E' colpa tua..."si alzò infuriato e avanzò verso di me, "Cosa è colpa mia?" "Se lei sta cosi, se ama Harry, se si rovinerà da sola!" sentii la guancia avvamparmi, poi Zayn si guardò attentamente la mano con cui mi aveva mollato un ceffone e la ritirò al petto impaurito. Mi scese qualche lacrima e poi vidi la paura nei suoi occhi, la rabbia cresceva in me. Continuava a farfugliare qualcosa poi usci di scatto dalla porta. Mi sedetti sul divano e scoppiai in lacrime, avevo paura che tornasse quindi restai sveglia tutta la notte ad aspettarlo, era andato via infuriato, sbronzo e confuso potrebbe essergli successo qualsiasi cosa...Verso le 5 e mezza suonò il mio cellulare, era il carcere. Qualcuno si era ferito gravemente...poi sentii il nome di Zayn e mi cadde il telefono.

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