POV'S.JULIETTE
Entrai di nuovo nella mia cella, e mi sedetti sul letto a riflettere, mi passo quasi tutta la mia vita davanti e non ho idea di come tutta questa follia sia cominciata. Sento la porta aprirsi e chiudersi poi vedo l'agente che ho umiliato sbattendolo in terra con un pistola elettrica in mano, indietreggiai involontariamente e questo non fece altro che scatenare un sorrisetto nel mio avversario. Iniziai ad avere paura ma cercai di controllarmi perché sapevo che sarebbe arrivato, lui arriva sempre. Infatti prima che potesse succedere qualcosa entro Harry. "Cosa diamine fai?!"disse prendendogli l'arma "Quella stronza mi ha fatto male questa mattina, si merita una punizione!" disse guardandomi "Non preoccuparti le toglierò l'ora d'aria" disse in modo duro "Styles non ci siamo capiti allora le serve qualcosa di più che un semplice rimprovero!" disse schioccando le dita, erano settimane che quel tizio mi dava fastidio, settimana che cercava di punirmi in qualche modo. Ma Harry mi salvava sempre e non volevo che si prendesse la colpa. "Basta!" dissi cercando di contrastare le loro voci mentre discutevano animatamente, "Come prego?!" disse quella guardia "Ho detto basta! Non ti sopporto più! Fuori dalla mia cella" dissi indicandogli la porta "Ha Ha Ha Senti tesoro, tu qui non sei nessuno per dettare leggi,posso anche ucciderti ora tanto non fregherebbe a nessuno quindi sta al tuo posto" disse urlando, non riuscii a trattenere una risata, lui mi guardò in modo furioso e non ho idea di cosa scattò in me ma diventai completamente fredda con un espressione che lo sussultare, iniziai ad avanzare dicendo in modo alterato" Uccidermi. Uccidermi. Pensi sul serio che un insulso esserino come te potrebbe uccidere qualcuno?! Ma me? Me Vorresti uccidere me?! Sono Sopravvissuta a tutto tu non puoi Uccidermi!" dissi urlando. Rimase basito dalla mia risposta, mi fissò poi guardò Harry e uscii dalla mia cella. Harry mi guardo in modo spaventato e poi con un filo di voce disse "Giu Calmati tu non sei cosi!" "Tu non sai come sono io, tu non hai idea di cosa ho passato, tu non sai cosa vuol dire essere Pazzi! No che non lo sai! Tu non ne hai la minima idea, quel posto, quella stanza, tutto il contesto, tu non puoi neanche immaginare cosa sia!" "calmati" disse abbracciandomi. "Harry, io non sto bene devi essertene accorto. Mi spieghi perché mi tratti in modo diverso?!" "Perché è una follia se ti dicessi che mi sono completamente innamorato di te?!" "Si" "E perché?!" " Bè da dove comincio, tu sei una guardia, io una detenuta, tu sei un ragazzo molto simpatico, dolce e anche un po' coglione ammettiamolo. Io sono una ragazza con dei seri problemi mentali, siamo in un carcere e Dio e Katherine sanno solo quanto tempo resterò qui. Quindi non c'è speranza per nulla di buono o che abbia un lieto fine qui dentro" "Non puoi dirlo, non lo sai." "Fidati, lo sappiamo entrambi come finirebbe. E a me quella prospettiva proprio non piace"
POV'S KATHERINE
Mi resi conto che quello che avevo incominciato a provare non era una cosa buona, data la situazione e il luogo. Tutti sanno che le storia d'amore che nascono qui dentro muoiono presto insieme al detenuto che viene impiccato se non rispetta le regole. Dopo essermene ritornata a casa, feci una doccia e mi cambiai, presi un pacco di caramelle per Juliette e mi avviai al lavoro. Mentre ero in macchina mi chiamò mio padre "Tesoro mio come sta?!" "Bene, papà tu?" "Si si , non Ryan quante volte devo dirtelo va prima il prologo e poi l'epilogo!" "Nuovo libro?" "Si e anche nuovo assistente che non ne combina una giusta peggio di tua madre!" "Attento che ti sente!" "Tua madre ha delle novità per te ma non ha voluto dirmi nulla passa oggi da te verso le cinque" "Perfetto, devo andare Papà. Ciao" "Ti voglio bene, ciao ". Entrai nel carcere e sentii le prime voci di corridoio su una sfuriata fra un agente e una detenuta. Si diceva che la ragazza in questione non stava tanto bene e che avesse minacciato il povero agente. Meglio accertarsi di tutto. Entrai in mena dove si stava svolgendo la colazione. Mi sedetti accanto a Zayn e gli dissi "Sempre solo?!" " Senti, meglio solo che male accompagnato!" "Come stai oggi?" "Bene, ti ho vista!" mi sciolsi un attimo ma senza perdere il mio autocontrollo "Senti ho parlato con l'avvocato che sta esaminando la tua causa e oggi c'è il primo processo a porte chiuse e il direttore ha deciso di concederti la visita a Juliette" "Quando?!" disse in modo euforico "Domani, se tutto va bene. E se lei vuole vederti" "Ovvio che lo vuole" disse sorridendo, mi alzai salandolo ma lui disse "So che vuoi stare con me!" "Che cosa?!" "So che vorresti stare con me" "Non è vero!" "dimmelo guardandomi negli occhi" "Ciao Malik" dissi andandomene" E' lo stesso per me Katherine" non potei far a meno di non sorridere. Passai quasi tutta la giornata in ufficio, volevo parlare con Juliette ma Harry disse che sarebbe stata con lui tutto il giorno e non ammetteva visite. Tornai a casa in perfetto orario e raggiunsi mia madre e mio padre. Ci accomodammo in soggiorno e dopo che mamma mi ebbe spiegato la situazione, papà fece capolino dalla cucina " Hey il thè è pronto, ora posso entrare o..? "Entra Richard" disse mia madre sorridendogli. Si accomodò accanto a me e disse "Allora chi è l'ipotetica psicopatica e il cattivo ragazzo per cui hai una cotta?!" "PAPA'"dissi ammonendolo con lo sguardo "Che c'è avete detto non puoi stare qui, non avete specificato che non potevo ascoltare la conversazione, allora racconta" sospirai e incominciai l'intera storia da capo finché non vidi quella piccola scintilla che si accendeva nei suoi occhi ogni volta che aveva un idea "No papà, non pensarci neanche!" "Sarebbe un libro stupendo!" disse incoraggiandosi da solo, "Richard vuole un consiglio non voleva darti un imput per un altro libro " disse mia madre dandogli uno scappellotto "Scusa cara, comunque credo che il cattivo ragazzo non sappia molto, la persona su cui devi concentrarti è la guardia! "Harry?!" "Si lui, pesaci un attimo, lui è sempre con lei e se la influenzasse in qualche modo o sa molto più di quello che vuole farci credere?!" "Si e se invece la ragazza è il perno principale della storia..."continuò mia madre "Sentite siete stati davvero molto bravi ma credo che la chiave per capire tutto questo sia una sola...Far uscire Zayn di prigione e indagare su tutto il resto" "Mia figlia è un genio"Disse mio padre dandomi un bacio in fronte "Tua figlia?!"disse mia madre "Si mai figlia tu trovatene un altra!"disse stritolandomi e sorridendole. Quando finimmo tutte le teroia se ne tornarono a casa e io crollai fr le braccia di Morfeo pensando a Zayn....
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Tu ad esempio ne vali la pena
Fanfiction"Seppure lui era l'inizio di ogni suo sorriso, anzi direi proprio l'inizio della sua felicità, ogni qualvolta i suoi occhi incrociavano quelli di lei, smetteva immediatamente di ridere! "