Capitolo 9

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• Piper •

Quel suo modo di chiamarmi Pipes mi ha fatto provare una strana sensazione allo stomaco: come se il vuoto che ho sempre percepito dentro, iniziasse ad essere a poco a poco riempito.

Poggio un panno bagnato sulla sua fronte. È bollente e il suo corpo è sudato.

«Adesso devo andare ad aiutare tua madre a pulire la casa. Solo qualche minuto e sarò di nuovo qui.» le dò un bacio sulla fronte e mi allontano.

Inizio a pulire, cercando di sbrigarmi il più possibile così da poter raggiungere Laura. Sta molto male e adesso ha bisogno di me.

«Se corri così non pulisci niente.» sobbalzo nell'udire quella voce.

«Scusa Kate. Mi concentrerò di più.»

«Sta tranquilla. Adesso vado io a prendermi cura della mia piccola.»

«Qualche secondo fa le ho messo un panno bagnato sulla fronte.»

«Sembra che t'importi molto di lei.»

Resto qualche secondo a pensare a quella sua affermazione. Così poco tempo, eppure si è già conquistata un posto nel mio cuore.

«Si, per me è molto importante. Non so come sia stato possibile, ma è così.»

«Si vede dai tuoi occhi.»

«Cosa intende?»

«Da come la guardi. Si vede che ci tieni. È stata fortunata mia figlia a trovarti.»

«Sono io qui quella ad essere stata fortunata. Sua figlia è una ragazza fantastica.»

Dopo aver detto ciò, sua madre mi sorride per poi allontanarsi.

Mentre pulisco, inizio a pensare a dove potremmo arrivare io e lei insieme.

-Ma te la immagini, che ne so, una vita assieme?
Qualcosa come svegliarsi una accanto all'altra, tra le stesse coperte bianche, ogni mattina. Magari sentire lo stress della vita e le piccole cose che rendono triste e condividerle l'una con l'altra, senza aver bisogno di messaggi.
Potersi mettere in cucina e riempirsi di farina mentre si cucina un dolce o sedersi a bere una cioccolata calda nelle giornate grigie.
Guardare film su film seduti sul divano a coccolarsi e andare a girare il mondo mano nella mano.
Sconfiggere le difficoltà, perché solo assieme ci si sente completi. Magari potrei cucinare per te e aspettarti sempre con il cibo caldo e tu potresti farmi il cappuccino le mattine.
E ti porterei a vedere il mare sempre e a visitare le mie città preferite, ti porterei nei miei posti preferiti.
Ti immagini passare una giornata faticosa e ritrovarsi la sera ad addormentarci una accanto all'altra?
Quanto sarebbe bello stare talmente tanto assieme da conoscere ogni sfaccettatura del carattere dell'altro? Poter scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo. Non attendere il giorno dopo per consolarsi ma poterlo fare subito.
Pensa, potremmo darci tutti i baci che vogliamo durante la giornata e anche il giorno dopo e tutti quelli che seguono. Non trovi sia incredibile?
Magari, a tutto questo, ci arriveremo.- sorrido a questo mio strano pensiero.

Sto davvero immaginando me e Laura insieme? Cioè.. insieme insieme? No no no, devo smetterla. Non è normale.

La suoneria del mio telefonino interrompe i miei pensieri. Guardo il nome che compare sul display.

«Cazzo!» impreco.

-Larry..-

-Dove cazzo sei Piper?-

-Sto a casa di una mia amica. Tornerò a casa più tardi.-

-Devi tornare subito! Durante la tua assenza, Tom ha pensato di giocare con Jane.. l'ha ridotta male.-

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