Avevano percorso la loro strada nel folto dei boschi per lunghe ore, nel silenzio più assoluto. Faerneys sentiva le gambe intorpidite per la lunga cavalcata, ma l'uomo non aveva proposto nessuna pausa e lei si era ripromessa di sopportare.
Le aveva lasciato il cavallo e conduceva le briglie camminandogli accanto, nel più tetro silenzio. A Faerneys quel silenzio stava più che bene; non credeva ancora di voler sapere la verità sul guerriero che le stava accanto, né di quale fosse la sua missione, e neppure di dove stessero andando. Per il momento preferiva osservare.
Non aveva mai visto il mondo fuori da Haara, e stentava a credere a ciò che vedeva; la città era sabbiosa, calda e infestata dagli insetti, mentre quel bosco era assolutamente l'opposto.
Gli alti cedri secolari si innalzavano verso il cielo, e i loro immensi rami frondosi rendevano l'ambiente oscuro come la notte. Non era il genere di bosco che ricordava, però. Era abituata a quelli che riempivano i dintorni del castello di Nordsjalia, agli abeti e ai pini, alle vecchie querce nel parco della fortezza. Aveva sentito dire dal saggio Forsht di come i selvaggi popoli dell'Ovest celebrassero gli antenati come unici déi, e che lo facessero nei boschi dove venivano seppelliti, completi di spada e armatura. Invece, sui boschi del Nord erano sempre circolate strane voci; in particolare sulla Foresta Oscura, ai piedi della Sayrenna, dove si diceva venissero addestrati gli Stregoni. Quando era ancora una bambina ascoltava ogni sera le antiche leggende che raccontava Kentos, il mastro dei cavalli, a lei e ai suoi fratelli. Più di una notte aveva sognato di trovarsi nella Foresta Oscura, assalita da orde di mostri neri creati dai perfidi Stregoni. Fortunatamente quegli incubi erano terminati una volta giunta al Sud. Chissà se anche gli abitanti di Haara possedessero leggende su quel bosco nel quale si trovava in quel momento.Faerneys sentì improvvisamente tutta la stanchezza di quella notte insonne, ma cercò in ogni modo di tenere gli occhi aperti. Erano rimasti privi di una cavalcatura e di buona parte dei viveri, andati perduti durante la lotta ingaggiata con Meraz di Ashmira. Non osava pensare a cosa fosse accaduto nel Palazzo del Loto dopo la sua scomparsa.
Pensò di chiudere gli occhi per un po', solo qualche minuto per riposare non le avrebbe fatto alcun male. Stava per chiudere gli occhi, quando...
《Non dormire》
《Eh?》
Il guerriero la fulminó con il suo sguardo azzurro, tenendo le briglie.
《È difficile principessa, ma non siamo ancora al sicuro. Voglio raggiungere una radura un po' più nascosta prima di riposare》
《Non siamo ancora lontani?》chiese Faerneys, spalancando gli occhi ancora di più per tenersi sveglia.
《La città è a più di otto ore da qui, ma il mare è ancora abbastanza lontano, tre ore come minimo. La nostra nave non è ancora arrivata, e non lo sarà almeno fino a domani mattina. Dobbiamo tenerci il più lontano possibile da qualsiasi casa o villaggio nei dintorni, e l'unica cosa da fare è attendere la notte per muoverci》
《Chi sei?》domandò improvvisamente Faerneys, come ritornando alla realtà.
Lui la guardò di nuovo, impassibile.
《Sono un'uomo del Nord》
Faerneys non si arrese.
《Come ti chiami?》
《In che modo ti sarebbe utile sapere il mio nome? Tu non mi conosci》
《Ma tu conosci me》ribatté lei.
《E voglio sapere come sia possibile》
L'uomo sospirò e tornò a guardare l'orizzonte, coprendosi gli occhi con la mano tesa.
《Ecco un posto adatto. Fermiamoci》
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Le Cronache Dei Quattro Regni- Il Sud Infuocato
Fantasy⚜ Primo libro ⚜ Cronache dei Quattro Regni Il Continente, distesa inimmaginabile di terra, è diviso da sempre. Il Sud Infuocato e il Gelido Nord si combattono e si odiano dalla notte dei tempi. Ognuno vive la propria vita separatamente, c...