Prologo

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I fiori nascondono un segreto. I loro petali, con trame rosate screziate di argento, celano dei misteri visibili solo agli occhi della natura. Il prato li circonda, con delicata armonia, attutendo il passo di curiosi e impertinenti visitatori. Un tappeto che attenua i rumori, evitando vibrazioni anomale e spaventi inopportuni. Spesso calpestati con indifferenza e malvagità urlano, però nessuno li sente. Restano al suolo, con lo stelo piegato in modo innaturale; ma non cessano di vivere. Stanno li ad osservare e ascoltare, per custodire i segreti che li attorniano.

Ogni spina un mistero ...

Ogni petalo una verità ...

Ogni foglia una sconveniente evidenza ...

Io supino li osservo, li accarezzo, lecco la loro linfa vitale. Ascolto i loro pensieri e i loro desideri; ascolto le loro parole. Mi addormento in quel cerchio, in quello spazio popolato dalle rose. E le visioni mutano, così anche i colori. Il nero predomina e la sensualità del precedente attimo svanisce, lasciando terreno all'oscurità. Mi addormento per l'eternità nella cattiveria di un vento assassino che sfregia la mia pelle, per godere poi del sangue che essa versa.

Infinite volte ...

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