Transito (Parte I)

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Io credo che l'universo possieda i doni della cenere. Nasciamo da essa e alla fine dei nostri giorni ritorniamo alle origini, forse per iniziare una nuova vita, o forse per restare sepolti in chissà quale luogo, in chissà quale mare. Io però non voglio iniziare una nuova vita. Terminata questa, voglio che la mia esistenza riviva solo nei ricordi, almeno che qualcuno non riesca a cancellarli dalla mente delle persone.

Adesso invece mi chiedo: perché nessuno viene a trovarmi? Dove sono finiti i miei cari?

Le pareti di questa stanza mi schiacciano. E' troppo stretta è troppo "bianca". Non c'è un letto, non ci sono servizi. E soprattutto non riesco a muovermi. Sono piantato su una strana sedia e non riesco a fare nessun movimento. Tutto appare sfocato, lento; incredibilmente lento e nauseante.

Sento delle voci.

Delle urla ...

Urla di sofferenza e insensata irrequietezza, urla di dolore; urla di imminente follia.

Dove mi trovo? Come mai sono ridotto in questo modo?

Non ricordo nulla, almeno non in questo momento e non so se mai riuscirò a ricordare. Un ticchettio rimbomba nella mia mente, infastidendomi continuamente. Devo spegnerlo. Devo attenuarlo. Le mie mani sono legate; anche le mie caviglie.

Mi cola il naso e non riesco a pulirmi. Il muco scende lentamente, arriva alle labbra inumidendole e la disperazione che in me dimora, mi porta a leccare qualcosa che mi appartiene, facendomi rivivere delle sensazioni inaspettate.

Disgusto per me stesso. Amore per il mondo. Il mondo che evidentemente mi aveva abbandonato, ma che amavo immensamente.

No ... Questi non erano i miei reali pensieri. Chi ha osato manipolare il mio cervello?

Chiedo aiuto ... Ho bisogno d'aiuto.

Urlo; ma sono l'unico a udire la mia voce.

Seguivo i pianti, i rimorsi, le gioie e i dolori senza capire. Non udivo nient'altro che la mia voce. Era tutto dentro di me, una sorta d'illusione che ai miei occhi si mostrava in diverse sfaccettature. Perché il bianco è considerato un colore puro, candido e di buon auspicio?

Il bianco è il colore della morte, il nero quello del lutto, il rosso quello del sangue ...

Il rosso è anche il colore delle rose.

Le rose ...

Perché nessuno viene a farmi visita? I miei cari dove sono?

Qualcuno ha cancellato dalle loro menti la mia esistenza e di questo ne sono sicuro. E' successo qualcosa di crudele che andava occultato.

Oppure sono morti tutti ... Sì, è vero.

La morte mette a tacere le persone. Le loro bocche resteranno ferme per un lungo periodo.

Ferme e sepolte. In seguito, ferme e putrefatte ...

Poi cenere.

La cenere che sulle mie mani si poggia. Il suo odore e la sua trama. E' una cosa strana, perché nelle mie mani compare, ma svanisce subito dopo, come se non fosse mai stata li.

Cosa mi hanno fatto? Cosa hanno fatto alla mia mente? Cos'è questa strana sensazione?

Rivoglio il mio corpo. Rivoglio la mia vita.

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