Parte 2

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Fin da bambina le piaceva inventarsi storie, sopratutto per sconfiggere la paura che la sua stessa immaginazione le faceva venire, come quando d'estate nel pomeriggio invece di fare il sonnellino se ne stava li a pensare e ripensare e forse mentre si assopiva le capitava di vedere in fondo alla sua stanza nell'angolo buio accanto all'armadio, un pirata, ma non come Jhonny Deep, quello sarebbe stato figo, no quello era un lurido pirata, sporco e feroce, con i pantaloni chiari fino al ginocchio, uno schifoso gilet rosso, un cappellaccio calcato in testa, con barba e baffi lerci , uno sfregio sulla guance e  un uncino al posto della mano destra, la paura era tale che come fanno tutti i bambini chiudeva subito gli occhi e quando li riapriva per fortuna l'uomo cattivo non c'era più.

Le rimaneva però oltre al sollievo una sensazione di vuoto, come se le mancasse qualcosa, cos'era non sapeva spiegarlo ma iniziava a riempire quello spazio con qualcosa che se fosse stato vero avrebbe potuto spiegare la presenza di un brutto ceffo in casa sua. Forse era un fuggitivo, da una festa in maschera? Forse era davvero un lupo di mare, in fondo l'Adriatico non era molto lontano da casa sua, forse a guardarlo meglio non era neanche così cattivo, forse era stato accusato ingiustamente, e lei, in quel caso cosa avrebbe potuto fare?

Oh quante domante le assillavano la mente, la sua immaginazione e la sua voglia di avventura a quel punto si scatenavano, si perchè era una tipa abbastanza avventurosa Emma, vagava per le campagne vicino a casa sua fino a quando il sole non tramontava cercando chissà quali segreti nascosti e prendendosi per questo delle sonore sgridate, oppure scavalcava recinzioni di filo di spinato strappandosi camicia e pantaloni e li erano davvero guai seri, era davvero un maschiaccio si veramente ne inventava di tutti i colori e se nella sua mente erano semplici giochi per gli adulti della sua famiglia invece erano molto più che marachelle.

Era un maschiaccio si, però in tutti i suoi sogni veri o ad occhi aperti non mancava mai il lieto fine, il principe azzurro e tutto quello che una favola necessitava per potersi dire tale, sempre anche il pirata in fondo al letto poteva essere un povero ragazzo ingiustamente accusato e che lei avrebbe salvato e sarebbe fuggiti insieme al tramonto, come convivevano questi due lati di lei ancora adesso che era adulta non era riuscita a capirlo, e forse per questo continuava a sognare quel perfetto sconosciuto che la stava tormentando. 

Chi era? Se almeno fosse stata una persona reale avrebbe potuto pensare che nel subconscio fosse innamorata di questo tizio, ma aveva scandagliato per bene tutti i suoi conoscenti, aveva guardato meglio i volti di tutte le persone che incrociava in giro, mentre andava al lavoro, in palestra o a fare la spesa, si aveva preso in esame tutti, perchè magari c'era un ragazzo di cui non si era accorta, e invece no, quel viso le era sconosciuto, appariva solo nei suoi sogni e ultimamente sempre più spesso.

Si era recentemente confidata con la sua migliore amica Eva, e lei le aveva detto scherzando che magari era l'uomo della sua vita e che doveva ancora incontrarlo, ma era una stupidaggine e quindi le aveva consigliato di non farsi problemi per ora, ma se la cosa avesse continuato e fosse diventata più seria forse sarebbe stato bene vedere uno psicologo. 

- Fantastico, proprio quel che mi mancava - , pensò in quel momento.



Era nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora