Parte 10

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-e che cavolo! Miranda era stravolta, dovevano lavorare e anche trovare il tempo per organizzare la festa, ma qualcuno non aveva fatto i compiti a casa- 

- sempre il solito- intervenne Emma - come non hai ancora sentito il catering? - 

- sta calma, chiamo subito, non gridate come delle oche starnazzanti! - 

- pregoo?? - le ragazze erano entrambe scandalizzate, davvero Claudio a volte era insopportabile, si era presentato il martedì mattina, bello pimpante, riposato per il lungo fine settimana che aveva passato al lago con la sua nuova fiamma, e quando avevano chiesto chi aveva scelto per il rinfresco , se ne era uscito con la sua aria da tonto con un - 

- oh, me ne sono dimenticato - 

- allora, punto primo tu non osare mai più rivolgerti a noi in quel modo, secondo, ti rendi conto che la festa è fra quattro giorni? Emma urlò talmente forte che Luigi uscì dal suo ambulatorio dove si stava preparando, per fortuna ancora non c'era nessun paziente - 

- che c'è da urlare, ma siete pazzi? - l'assistente dentista fece un lungo respiro per calmarsi e poi si rivolse al suo capo - 

- scusa Luigi, ma tu sai che stiamo facendo del nostro meglio  perchè venerdì sia tutto perfetto e, Claudio non ha ancora trovato un catering, ti rendi conto? Luigi, di solito sempre calmo e allegro, li guardò tutti, poi si fermò stupefatto su Claudio -

-  davvero, ancora non abbiamo nessuno? - 

- dai ci metto un attimo ho molti amici, mi basta qualche telefonata - rispose molto sicuro di se e arrogante  l'altro -

-  ti conviene iniziare subito, e augurati di trovare qualcuno, bravo, ma davvero bravo, perchè altrimenti dovrai vedertela non solo con tutti noi, che tra l'altro ci stiamo ammazzando per organizzare ogni cosa, ma sopratutto con l'ira di Sara per aver rovinato il suo momento, una cosa dovevi fare, e l'hai voluto tu quell'incarico! - Era vero quello che dicevano, che quando i più buoni  si incavolano fanno paura, calò un silenzio anormale, Luigi si guardò intorno, fece un cenno con la testa al suo socio per fargli capire di iniziare subito la sua missione, poi guardò i suoi angeli custodi come le chiamava a volte e  parlò - 

- davvero, a volte è un deficiente, speriamo che risolva tutto, noi come siamo messi?

-Dunque- iniziò Miranda- il fratello di Sara, si è occupato di musica e luci, e credo anche un magnifico ed enorme gazebo, io e Emma andremo domani a prendere le decorazioni, ma abbiamo già ordinato tutto in internet ieri, Claudio speriamo pensi al buffet, rimani tu hai raccolto le foto, e portato Sara a fare una passeggiata?

- certo! tutto ok- mimò con le dita l'ok con entrambe le mani, era buffo quando cercava di fare il giovane- 

-  dai racconta come è andata - disse Miranda  - e facci vedere le foto che hai scelto - rimbeccò Emma - 

- siamo andati a cena fuori, come da voi suggerito e poi abbiamo fatto una passeggiata e credo di aver visto cosa le piace- 

- bello cosa? - di nuovo Miranda- 

- le fotoooo- Emma-- 

- uh ragazze, un attimo,allora stava guardando un collier come si chiamano, tipo punto luce no? con  anche gli orecchini, molto belli, vi faccio vedere li ho sul cell - 

Si sentì tirare per la manica, ancora la sua assistente-

- le foto, le foto -

-  non le ho qui con me, le ho date a Daniel per il filmato no? - 

- ma uffa, non ci posso credere volevo vederle prima, ridere degli abiti anni 90 e 80, che palle- 

- Emma che linguaggio- la rimproverò il capo - guarda ne ho solo qualcuna quelle che non sono ancora state riversate sul digitale -  tirò fuori dalla tasca del camice un gruppetto di  vecchi ricordi - lei e la segretaria iniziarono a sfogliarle, facendo dei risolini sulla moda passata e sui capelli del capo che ora non c'erano quasi più, poi però una colpì l'attenzione di Emma,  una festa di compleanno di Sara quando era adolescente, intorno a lei mentre soffiava sulla torta c'erano la famiglia, gli amici, però era un po' sfuocata e le vibrò qualcosa dentro, pensò di essersi sbagliata, la riguardò e di nuovo quella sensazione strana, non sapeva cos'era, sperava vivamente non fosse un virus - 

- belle, davvero belle- senti dire alla collega, si riprese -

-  sono un po' sfuocate queste però -  disse Emma un po' triste

- lo so , però sono i più bei ricordi di Sara, quando ancora era in vita suo padre, e la famiglia ancora unita , i suoi fratelli, tutti - 

- certo, se sono importanti non possono mancare, spero che quelli che monteranno il video cerchino di sistemarle, dillo a Daniel, concluse lei.

- sicuro, sicuro, glielo rammenterò- allora credo che siamo a cavallo, voi quando pensate di allestire tutto - 

- venerdì- risposero in coro -

-  come venerdì?- chiese il dentista - 

- se  addobbiamo tutto prima tua moglie se ne accorgerà, non credi??? urlò Emma guardandolo come se fosse un tonto -

-  ah certo - rispose lui- 

- quindi dovrai fare in modo che venerdì stia fuori tutto il giorno- intervenne Miranda -

-  oh beh, potremmo vedere se non abbiamo troppi appuntamenti di tenerci il pomeriggio libero, così io la porto da qualche parte e voi fate il resto, giusto???

Miranda guardò Emma e insieme guardarono verso il capo, -

- v certo, tu portala a spasso e noi facciamo tutto il lavoro- dissero con un tono molto accondiscendente, loro lavoravano e lui andava a spasso, ma così doveva essere volevano che tutto funzionasse -

-  prendiamo l'agenda e vediamo come fare a sistemare gli appuntamenti per avere venerdì libero - 

- stai bene? - le chiese Miranda d'un tratto-

-  sei un po' pallida-

-  si si ho solo avuto, come un giramento di testa mentre guardavo le foto - 

- oh sono così sfuocate che ti si saranno incrociati gli occhi, oppure hai sforzato e ti manca solo un pochino di vista- 

- si può essere - rispose Emma sperando vivamente di non ammalarsi, aveva troppi impegni in quei giorni per poterselo permettere, per fortuna Eva l'aveva chiamata la sera prima dicendole che la loro uscita era per sabato, almeno quello era sistemato pensò con un sospiro di sollievo.

Era nel destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora