Nei giorni successivi non successe praticamente nulla di interessante, andò spesso al bar come le aveva consigliato Eva,ma niente non incontrò il suo uomo dei sogni, nel frattempo però lo aveva visto di nuovo di notte, anche stavolta aveva la divisa, ma aveva l'aria triste, se ne dispiacque tantissimo non l'aveva mai visto così.
Non le era ben chiaro il motivo, tutto era come avvolto da una nebbia e lei lo cercava con lo sguardo oltre la cortina di fumo che pareva esserci tra loro.
- secondo me questo non è uno dei tuoi soliti sogni- le disse Eva quella mattina al bar mentre faceva colazione - credo che fossi tu che inconsciamente lo stavi cercando, come stai facendo ora, nella realtà -
- mah! - non sapeva se era così, certo non era stato romantico come al solito, però in fondo era tutto così strano in quella storia.
Quel giorno al lavoro, quando arrivò c'era uno strano trambusto, la segretaria che correva dal dentista, il dentista che andava nella sala dell' ortodontista, tutti si muovevano e si agitavano chissà cos'era successo -
- Ah eccoti finalmente sei arrivata - le disse la segretaria tutta trafelata, -
-c'è bisogno anche di te -
cosa sta succedendo? sta male qualcuno? - chiese con un po' d'apprensione -
- come?- le rispose Miranda -
- sta male qualcuno? perchè siete tutti così nervosi? le ripetè di nuovo -
- ah no, no, ma come sai Emma il nostro capo è sempre un po' sbadato e si è dimenticato che venerdì prossimo è il suo anniversario di matrimonio -
- e con questo, manca esattamente una settimana -
- nooo, non capisci non è un anniversario come gli altri, è il 25° anniversario e non ha organizzato niente, ne festa, ne regalo, zero, nada, niet!-
Adesso Emma aveva capito, caspita, 25 anni di matrimonio, quindi nozze d'argento, era vero, anche i suoi genitori li avevano festeggiati alla grande, quindi chiese -
- allora che posso fare, cosa organizziamo- finalmente Miranda la guardò con un po' di speranza nei suoi grandi occhi tondi . Era una tipa buffa con i cappelli ramati, piccolina, ma con l'energia di un uragano, e quegli occhi grandi e rotondi sembravano sempre scrutare la gente per carpirne i segreti. Alla fine in effetti essendo lei la segretaria di Luigi da ormai quindici anni, sapeva tutto di tutti, della gente che lavorava e aveva lavorato li, come i segreti che le confidavano i pazienti, però non era un impicciona, un po' pettegola ma solo all'interno dello studio.
Come aveva fatto Luigi, il suo capo a dimenticarsi di organizzare qualcosa per quella santa di sua moglie. Lui era un bell'uomo di mezza età, con i capelli ormai brizzolati anche se da giovane dovevano essere neri, aveva ancora un bel fisico nonostante i suoi 55 anni, un po di pancetta, ma si teneva bene, sua moglie Sara, era una donna davvero bella, forse aveva fatto la modella, era alta e magra, aveva i capelli castano scuro e degli occhi verdi incredibili, Emma non la vedeva molto, però era sempre molto gentile, sorridente, a volte pareva un po' finta, come se il classico ruolo di moglie affabile del medico importante se lo calasse addosso solo nei momenti importanti, alle cene o ai party.
Miranda iniziò a raccontarle cos'era successo prima che arrivasse lei, il fratello di Sara aveva chiamato lo studio per parlare con il cognato, chiedendo se poteva aiutare in qualche modo ad organizzare la festa per il loro importante traguardo, e caspita, Luigi era caduto dal pero, se ne era completamente scordato e da li iniziarono le corse della povera segretaria tra uno studio e l'altro e il telefono dove era in linea con il fratello di Sara -
- oh cavolo, Emma scusa un attimo- corse verso il telefono come una furia -
- pronto? si scusa, scusami tanto Daniel, è arrivata Emma le ho spiegato cos'ha combinato Luigi e ..scusa, si ok si ti faccio sapere, ciao.
- bene - riprese Miranda con un sospiro - che giornata, povero l'ho lasciato al telefono tutto il tempo mentre ti spiegavo - e rise pensando al poveretto mentre attendeva una risposta -
- allora visto che ormai siamo in estate e il tempo è bello si è deciso di fare una festa in giardino a casa degli sposi, con un buffet, una grigliata, ancora non sappiamo, che ne dici? -
- mi sembra perfetto - rispose Emma- hanno un giardino bellissimo e se per caso piove si farà dentro la festa - chiese distratta mentre pensava che non ricordava che il fratello di Sara si chiamasse Daniel, ma a dire il vero non lo conosceva affatto l'aveva sentito nominare varie volte ma il nome, boh, non lo ricordava, probabilmente si chiamava cosi, ma non le pareva, infondo che importanza aveva -
- non dire così Emma, non pioverà, è vero la loro casa è grande ma Luigi dice che sua moglie ha sempre desiderato un party in giardino -
- ok, ok non pioverà, ma il regalo non può solo essere la festa a sorpresa, spero che Luigi abbia pensato a prenderle qualcosa, un gioiello vorrei immaginare per un occasione così importante -
- sai che non gliel'ho chiesto, vieni con me che ne parliamo con lui, tanto la signora Evangelista ha disdetto l'appuntamento, quindi abbiamo una mezz'ora per iniziare a pianificare-
Miranda detto questo la prese per un braccio e la trascinò verso gli ambulatori, per discutere dei dettagli con gli altri. La aspettava una settimana impegnativa, Sara si aspettava sicuramente qualcosa, quindi doveva essere tutto perfetto.
Più tardi quel giorno, verso la fine del suo turno ricevette la chiamata che tanto aspettava da Eva-
- Emma è qui, corri prima che se ne vada, dai, dai dai -
- O, cavolaccio- dopo una giornata piena di trattative e di lavoro adesso era arrivato al bar???? - - davvero è li, è lui? - chiese emozionata all'amica, che rispose un po' frastornata -
- è lui, o meglio che ne sò -
- come che ne sai??? - le urlo Emma al telefono attirando l'attenzione di tutti nello studio - - calmati! non so se è l'uomo che sogni da mesi, ma è lui, quello che viene al bar in divisa, dai non perdere tempo, muoviti-
- ok arrivo, ah trattienilo-
- trattienilo? pensò Eva e come lo lego alla sedia, che scema che era la sua amica, ma immaginava quanto potesse essere emozionata -
- si dai- pensò Emma - ce la posso fare, ok calma, si, un attimo però che faccio che gli dico, aspetta, ferma- fece un respiro e si calmò-
- Luigi - chiese rivolta verso il suo capo - abbiamo ancora molto da fare? Perche' dovrei uscire prima se non ti dispiace - lui la guardò, guardò il paziente che stava salutando nello studio e le disse -
- credo che riuscirò a salutare e ad accompagnare il Signor Perrone alla porta da solo - fece una pausa, i due si guardarono e scoppiarono a ridere, oltre che cliente era anche un suo vecchio amico -
- certo che puoi andare, dai vai e grazie per l'aiuto in tu sai cosa - Emma li guardò ridere di lei un po' imbarazzata e non capì bene il perchè ma si riprese subito e scattò in spogliatoio a cambiarsi.

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Era nel destino
RomanceVolete incontrare l'uomo dei sogni ? Anche Emma che scopre che l'uomo che sogna quasi tutte le notti è reale e quando lo incontra tutta la sua vita cambia, quale sarà il feeling che li lega? Perché lei riesce a sognarlo e avvertire quello che sta...