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Dopo quella frase sussurata dal biondo il mondo cesso d'esistere. Non sentivi le urla degli altri spettatori o i richiami della tua amica alle tue spalle. Yoongi continuò a giocare per quei pochi secondi che erano rimasti, per poi essere preso in braccio dagli altri membri della squadra ed acclamato come "uomo partita". Molti studenti della tua stessa scuola scesero in campo a stringere la mano ai giocatori, scambiare qualche chiacchera, fare i complimenti per la partita appena vinta o per fare qualche tiro a canestro. Tu non ti muovesti da quel punto. Eri sia felice che sotto shock. Non notasti nemmeno che Suga salì sugli spalti e ti venne vicino, appoggiandosi alla ringhiera proprio come te. Tu guardavi il campo ancora pensierosa mentre lui guardava te.
-piaciuto il canestro?- ti chiese attirando la tua attenzione e riportandoti al mondo reale. Lo guardasti con una faccia sconvolta e lui ghigno fiero per averti fatto tale effetto.
-ecco... io bhe... Si è stato bello- eri più che imbarazzata. Lui ti aveva dedicato il punto della vittoria, cosa che a nessuna era mai capitata. Yoongi è da tutti considerato il tipico ragazzo menefreghista, dal quale dovevi stare lontano e non dovevi prenderti, per nessun motivo, una cotta.
- ti va di venire a fare due tiri?- ti chiese allontanandosi dalla ringhiera e porgendoti la mano. Lo guardasti spaesata, eri sempre stata negata in qualsiasi sport e, per te, fare ginnastica davanti alla tua classe era imbarazzante per te.
-ecco... io preferirei guardarti piuttosto che giocare.- dicesti rossa in volto, abbassando lo sguardo mortificata. Suga però non si diede per vinto, ti afferrò per il polso e ti tirò giù nel campo da basket. Si fece passare il primo pallone che vide in giro e ti portò vicino al canestro.
Fece qualche tiro per mostrarti la tecnica e si vantò anche della sua bravura. In fine ti mise la palla nelle mani e ti chiese di tirare per lui. Tu lo guardasti quasi implorando di non fartelo fare.
-dai io sarò dietro di te- e quello fece, si mise alle tue spalle e si sedette a terra. Aspettando con pazienza quel tuo presunto tiro che avevi paura di fare. Ti intimò ancora una volta di fare il tiro. Tu presa alla sprovvista provasti a tirare. Risultato: la palla prese in pieno il cerchio rosso che teneva su la retina (si chiama ferro) e la palla ti ritornò in dietro, rischiando anche di prenderti in faccia. Sentisti Yoongi ridere alle tue spalle e affrettarsi a recuperare la palla.
-non ti abbattere, sei alle prime armi dopo tutto.- ti consolò con fare gentile. Lo guardasti emettere ancora qualche risolino di divertimento per il tuo "tiro da maestro". Ti si avvicinò e ti rimise nuovamente la palla tra le mani. Ti fece vedere la corretta posizione delle mani, del busto, delle gambe e dei piedi (è più difficile spiegarlo che mostrarlo). Quando però fù il momento di tirare Suga non si sedette nuovamente a terra alle tue spalle, bensì si posizionò proprio dietro la tua schiena e mise le mani sulle tue. Iniziò a sussurrarti ogni minimo movimento all'orecchio, facendoti venire mille brividi. Era sudato e appiccicoso, ma questa cosa non ti turbava più che tanto. Il peggio era sentire il suo inguine poggiato sul tuo sedere con l'inizio di una piccola sorpresina.
Tiraste.
E faceste anche canestro.
-visto? Ci siamo riusciti.- ti disse voltandoti verso di lui, ma stringendoti comunque a se. Poggiasti le mani sul suo petto e tentasti di allontanarlo da te. Sapevi come sarebbe andata a finire e certamente non volevi fare la fine di quelle oche che si vantavano di essere andate a letto con Min Yoongi, per poi essere buttate via come spazzatura.
-è stato bello, ma ora devo proprio andare. Grazie di tutto.- cercasti inutilmente di scansartelo di dosso. Ma lui non ti voleva mollare, non ti stringeva forte rischiando di farti male, ma ti impediva comunque di allontanarti da lui.
-ma il bello deve ancora venire piccola- ancora quel soprannome e ancora quel sobbalzo al cuore. Doveva smetterla di darti soprannomi del genere, non eravate di certo intimi e mai lo sareste diventati.
-io non verrò a letto con te.- ti stupisti di te stessa. Eri reputata una ragazza per bene, una di quelle che non si scomponevano facilmente e che non rispondeva mai a toni. Al contrario tuo Suga non sembrava affatto sorpreso della tua affermazione.
-questo già lo sapevo principessa- ti disse accarezzandoti dolcemente i capelli. Vi guardaste negli occhi e vi perdeste nel colore dell'altro. Potevate essere un coppia stupenda, no? Ma sapevi che si stava solo prendendo gioco di te. Yoongi ti strinse la mano e iniziò a trascinarti verso gli spogliatoi. Entrò in quello delle ragazze e ti fece sedere su una delle panche, mentre lui ti rimase di fronte. Camminava avanti ed indietro per tutta la stanza. Sentivi un po' di paura crescere dentro di te. Non sapevi come avrebbe potuto reagire al tuo rifiuto. Suga non si era mai fatto scrupoli a fare a botte con altri ragazzi e lo avevi visto dare uno schiaffo ad una ragazza che le stava vicino.
-allora mettiamo in chiaro le cose- iniziò a dire più a se stesso che a te.
-io non voglio portarti a letto ok? Oh bhe, se anche tu lo vuoi non mi tiro di certo indietro sia chiaro. Ti ho invitato alla partita per impressionarti. E quando hai gridato il mio nome ho temuto di cadere per via delle gambe molli. È da qualche settimana che ti ho notata e, forse te ne eri già accorta, tentavo di attirare la tua attenzione ok? Il farti fare qualche tiro era solo un modo per poterti stringere a me e mostrarti in qualche modo che posso prendermi cura di te. Quando i miei compagni di squadra mi hanno visto che parlavo con te hanno iniziato a dire che sei carina o che saremmo una bella coppia... ecco... a proposito di questo... io e te... si bhe... dai lo so che hai capito... al diavolo... (T/n) mettiti con me.- ti disse tutto molto velocemente e rimandando senza fiato alla fine.
Lo guardasti leggermente stordita, nessuno ti aveva mai fatto una risposta simile. Ma per quanto grezza fosse accettasti.
Da quella dichiarazione alquanto bizzarra nacquero tre pargoletti.
