Jin (2)

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Corresti il più velocemente possibile verso casa del tuo ragazzo. Una sera in cui si era finalmente liberato dal lavoro e tu facevi un ritardo epocale. Che la sfortuna ti assista. Non ti eri nemmeno cambiata o pettinata. Ti eri giusto infilata il più velocemente le scarpe, per giunta al contrario, per essere il più veloce possibile. Eri vestita da casa e non avevi portato niente con te, nemmeno il cellulare nel cosa avessi dovuto avvertire tua madre che avresti dormito da una "amica". Poco importava, avresti usato il telefono gi Jin per avvertirla.

Scorgesti la casa del tuo ragazzo da lontano e accelerasti la corsa. Eri uscita di casa già con più di un'ora e mezza di ritardo, la quale, in quel momento, si era allungata di almeno altri quindici minuti. E se quella volta Jin non ti avesse ammazzato nessuno sarebbe più stato in grado di farlo.
Suonasti al campanello di casa del tuo ragazzo con il fiatone. Il castano ti venne ad aprire nel giro di qualche secondo. Per un secondo avevi sperato di vedere il suo volto illuminarsi alla tua vista, contento del fatto che eri venuto, anche se con MOLTO ritardo.

Ma invece non fu così.

Il suo volto era un misto tra l'incazzato e il sorpreso. Capitava poco sovente che arrivassi tardi ad un appuntamento con lui, e questo era il motivo per il fatto della sua espressione sorpresa. Ed ovviamente era incazzato perché credeva che gli avessi dato buca.

-sei venuta alla fine. Stavo per chiamare i ragazzi dicendoli di venire qua- ti rispose con aria annoiata. Era sempre stato l'amore della tua vita e mai ti saresti aspettata che un idol si accorgesse dì te. Spesso risultava apatico nei tuoi confronti, ma altrettante volte dimostrava di tenerci molto a te. Guardò in giro per la via prima di farti entrare, doveva essere molto discreto su chi facesse entrare in casa propria. Se una fan ti avesse fatto una foto sarebbe successo il finimondo.

Andati dritta verso la cucina per poter bere un bicchiere d'acqua. Notasti che le stoviglie, che molto probabilmente Jin aveva usato per cenare, erano nel lavandino.
Peccato.
Speravi di cenare con lui quella sera.
Eri anche stata costretta a saltare il pranzo per poterti mettere subito a studiare e passare una bella serata con il tuo ragazzo. Mentre, invece, ti eri addormentata sui libri e questo era il motivo del tuo immenso ritardo.

-film?- ti chiese continuando a guardare l'home di Instagram.

-quale?-

-drama.-

Questi erano diventi, già da qualche tempo ormai, i vostri dialoghi. Stavate insieme da solo otto mesi in fondo, questa era una cosa da aspettarsi da una coppia di qualche anno almeno, di certo non da una formatasi da così poco tempo.

Ti sedesti all'estremità del divano e Jin fece lo stesso dall'altra parte. Di bene in meglio, non avevi nemmeno il cellulare con il quale potevi fingere di messaggiare.

-oppa ho sonno- dicesti, giusto per attirare la sua attenzione. Lui, senza fiatare, spense la televisione e prese le chiavi della macchina che erano appoggiate al tavolino lì difronte.

-ti riporto a casa-

-io in verità volevo dormire con te questa notte- sussurrasti il più piano possibile, sperando in un suo cambio di idea.

Ma così non fu.

Ecco perché, arrivati davanti a casa tua, ancora in macchina successe il delirio.

Tenevi il viso basso, sperando ancora che ti riportasse a casa sua e ti coccolasse come faceva all'inizio.

-successo qualcosa? -

-è che mi sento sola ultimamente- alla tua affermazione Jin sbuffò.

-come se quello che ti ha dovuto aspettare per due ore come un fesso fossi stata tu, non è vero? -

-come se tu dovessi studiare-

-io lavoro tutto il giorno! Non rimango a casa a poltrire senza nemmeno preoccuparmi dì cosa fa il mio parter- e a quel punto scoppiasti.

-io non mi preoccupo? Sono io quella che non dorme la notte perché so che vai a bere con gli amici. Sono io quella che ti deve portare il cibo da asporto perché al fattorino non è permesso entrare nell'edificio dove provate. Sono io quella che ti deve scrivere per prima perché altrimenti tu non ti degni nemmeno di darmi il buongiorno. Sono io quella che deve andare a fare la fila per poter prendere il nuovo videogioco di Super Mario. Sono io quella che sta rischiando il suo futuro solo perché ama un idiota che non apprezza nulla! - urlasti l'ultima frase mentre le lacrime ti rigavano il viso. Non osasti guardare la faccia del tuo ragazzo. Alzarti il viso solo quando ti strinse ma mano.

Fece ripartire la macchina e a guidare verso casa sua, senza però mollare la tua mano. Appena arrivati ti prese in braccio come se fossi una principessa ed entrò in casa. Non si curò nemmeno di accendere le luci e ti portò direttamente in camera da letto. Tu continuavi a lacrimare e a singhiozzare senza controllo. Ti appoggiò sul letto con una delicatezza mai vista e si distese al tuo fianco.

Ti tenne stretta a te tutta la notte. Nessuno dei due aveva dormito. Ogni tuo singhiozzo era una sua carezza lungo la schiena. Canticchiò anche qualche canzoncina, nella speranza di farti addormentare o anche solo calmare.

-ti amo. Non penso di avertelo detto monte volte, ma ti amo da impazzire. Ti fai in quattro per ogni mio singolo capriccio che sembri tu quella più vecchia in una relazione. Non sempre lo capisco, ma sarei pronto a restituirli tutti i favori che mi hai fatto. Partirei a scrivere il tuo nome sulla luna se questo ti renderebbe felice. L'amore ti fa fare cose folli. Ma sono disposte a farle tutte in un giorno che questo ti farebbe innamorare ancora di più di me. Perché la mia felicità dipende dalla tua presenza nella mia vita. Se un giorno ti stancassi di me non saprei assolutamente cosa fare. Ti prego continua ad amarmi. Anche se sono un idiota e se sembro menefreghista tu amami. Fallo per me. Fallo per noi.-

Fine

Capitolo richiesto da: Sunshine-11

È un pò corrono e anche un pò noioso, ma avevo poche idee... Scusami tanto.

Il prossimo capitolo sarà su Taehyung e quello dopo su Yoongi.

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