2. RITARDO, RISATE E COLPO DI FULMINE

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Alle 10:35 arrivo sotto casa della mia migliore amica. La chiamo e, incredibilmente, dopo solo un minuto è già giù. Sale in macchina al volo.

"Sei troppo puntuale per essere una ragazza," le dico per prenderla in giro.
"E tu sei sempre in ritardo per essere un ragazzo."
"Ma io sono bello, me lo posso permettere."
"Tu bello? Ma ti sei visto? Io sono bella!" dice ridendo e mi fa la linguaccia.

Scoppio a ridere anch'io. Mary, così si chiama la mia migliore amica, accende lo stereo e mette la musica a tutto volume.

"Siamo arrivati, che metti a fare la musica, idiota?" le dico frenando di colpo per farla spaventare. Lei urla, io rido di gusto e lei mi molla uno schiaffo dietro la testa, ridendo anche lei.

"Proprio perché siamo arrivati l'ho messa, mongolo! Così ci sentono tutti in piazza," dice soddisfatta.

"Ecco, ora dobbiamo fare altre figure di merda."

Ma poi parte la mia canzone preferita e iniziamo a cantare insieme a squarciagola. Ecco perché è la mia migliore amica. Parcheggio proprio quando la canzone finisce, scendiamo dall'auto e in lontananza vedo il mio gruppo di amici seduto su una panchina.

Ci sono Christian, Milo, Alfonso e Michael.

"Sono le 10:45, abbiamo solo 15 minuti di ritardo, stavolta non dovrebbero rompere le scatole."
"Invece lo faranno, lo sai meglio di me."
"Sì, lo so... sfortunatamente."

Ci avviciniamo e li salutiamo.

"E le ragazze dove le avete lasciate?" chiedo.

"Frà, ma quali ragazze? Oggi dobbiamo fare nuove conoscenze!" dice Alfonso.
"Già, avevamo detto niente ragazze oggi," aggiunge Michael.
"Oltre a essere in ritardo, ti dimentichi pure le cose, imbecille," attacca subito Christian.

"Non cominciare, Christian! Sono solo dieci minuti di ritardo!" ribatto.

"Io te l'avevo detto che avrebbero rotto le scatole," dice Mary, e tutti ridiamo.

"E comunque sì, mi ricordo che avevamo detto niente ragazze, ma Mary non conta, è un'eccezione."

Mary mi batte il cinque.

"È vero, una ragazza fa sempre comodo in questi casi," dice Milo, dandole un pugno sul pugno.

"Hai detto bene, Milo," risponde Mary ridendo, prima di abbracciarlo.

"Guardate che io sono geloso," dico.

"Prima o poi questa povera ragazza si deve pur fidanzare," commenta Milo, e tutti ridono.

"Sei un idiota, tu e Christian," sbuffo.

Mary ride, mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia.

"Sì, ok, ma non pensare a male, al massimo possiamo essere scopamici," dico scherzando, e tutti scoppiano a ridere.

"Scemo!" esclama Mary, dandomi un pugno sulla spalla.

Passiamo la prossima ora a ridere e a fare gli scemi, soprattutto Alfonso, che inizia a gridare cose senza senso alle povere turiste. Ci sarà un motivo se è un mio amico, d'altronde.

"Ragazzi, mi sta venendo fame, non sarebbe ora di mangiare qualcosa?"

"Buona idea," dicono in coro Christian e Michael.

"Offrici da bere! Offrici da bere! Ooooh, Natan, offrici da bere!" iniziano a cantare Alfonso, Milo e Mary, mettendosi d'accordo. Poco dopo si uniscono anche Christian e Michael.

"Va bene, offro un bicchiere d'acqua a tutti," dico ridendo.

"Natan! Natan! Natan!" urlano battendo le mani, mentre Milo rischia di farsi cadere la sigaretta e per poco non bestemmia. Lo prendiamo in giro, ridendo ancora di più.

Alla fine alzo le mani in segno di resa. "Va bene, offro io."

Siamo quasi arrivati alla tavola calda quando, a pochi metri di distanza, la vedo.

Una ragazza.

Bellissima.

Capelli biondi, occhi celesti e un sorriso che lascia senza fiato. Il fisico perfetto: né troppo magra, né troppo formosa. La guardo, ipnotizzato.

"Ehi, Natan! Che ti prende?" mi chiama Mary, riportandomi alla realtà.

"Mary, conosci quella ragazza?" le chiedo, senza distogliere lo sguardo.

"Sì, ma non ci ho confidenza."

La guardo di nuovo, e poi torno a fissarla.

HO APPORTATO DELLE NOTIFICHE, SPERO CHE VI PIACCIA, FATEMI SEMPRE SAPERE COSA NE PENSATE E DATEMI ANCHE DEI CONSIGLI. GRAZIE A TUTTI

Due mondi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora