14

503 12 17
                                    

NATAN

Stavamo in macchina per andare a casa di Asia e ci avremmo messo un bel po' ad arrivare perché c'era traffico. Devo ammettere che avevo un po' di ansia per quando saremmo arrivati a casa di Asia, non per paura dei suoi genitori che sia chiaro ma perché avevo paura di dire o fare qualcosa di sbagliato. Sono stato sempre bravo a rovinare tutto ma non mi è mai importato niente fino ad ora, ma ora è diverso, ora mi importa. Non so quale sia il motivo, non so ancora cosa sia ma questa ragazza ha qualcosa di speciale dalle altre, qualcosa che mi ha colpito dentro e mi fa stare bene e pian piano mi sta cambiando e io non voglio perderla. Non devo fare sciocchezze, almeno stavolta. Mi giro a guardare Asia e noto che mi sta fissando, chissà a cosa sta pensando.

"Cosa stai pensando?" gli dico io spezzando finalmente quel silenzio imbarazzante

"Ti stavo per fare la stessa domanda al dire il vero" mi risponde Asia.

"Rispondi prima tu".

"Ma noi cosa siamo? Ceh ci abbracciamo, ci baciamo e a me piace tantissimo quando lo facciamo e come se mi avessi stregata. Ma sia io che tu siamo fidanzati, quindi cosa siamo?" mi domanda Asia guardandomi negli occhi e io rimango spiazzato, non so bene cosa rispondere perché non lo so neanche io cosa siamo.

"Lo hai detto tu prima a mia mamma, siamo solo amici no?".

"Non fare lo stupido, cosa vuoi che rispondevo a tua mamma?". In effetti ha ragione.

"Non lo so cosa siamo, so solo che tu sei diversa dalle altre. Tu hai qualcosa che mi ha colpito dentro e quando sto con te non capisco più niente, e poi dannazione sei cosi bella. Io di solito le ragazze le uso, e brutto dirlo ma non sono un tipo da una storia seria cerco solo sesso di solito, come con Carmen. Ma non so perché con te è diverso, tu sei diversa, diversa in meglio. Per ora non so ancora cosa siamo so solo che non voglio perderti".

"Wow Natan, sono rimasta senza parole. Anche tu per me sei molto importante, con te sto bene e neanche io voglio perderti".

"Con il tempo scopriremo cosa siamo, non c'è fretta".

"Hai ragione, tu invece che pensavi Natan?".

"Pensavo a quello che dovremmo dire ai tuoi o peggio quello che diranno loro, sto un po' in ansia".

"Anche io sono in ansia, non vorrei che mi mettono in punizione proprio ora che è iniziata l'estate".

"Io invece ho paura di sbagliare qualcosa e rovinare tutto" gli dico un po' imbarazzato.

"Rovinare tutto cosa?" mi dice Asia con un faccia stupita, forse non si aspettava che avrei detto una cosa del genere e in effetti non è da me.

"Tra di noi".

"Ma tesoro non rovinerai nulla, magari non farai bella impressione a mio padre forse ma questo non cambierà nulla per me".

"Grazie piccola, ma promettimi di fermarmi se sto per dire qualcosa di sbagliato o sto per perdere il controllo per qualsiasi motivo".

"Te lo prometto, ma non accadrà nulla che ti può far perdere il controllo" mi dice Asia sorridendomi, che bel sorriso che ha e che belle labbra... ho una fottuta voglia di baciarla. Mi mordo le labbra mentre la vedo e approfittando di un po' di traffico la prendo e la bacio, lei ricambia il bacio con passione.

"Ne avevo bisogno" dico io ad Asia appena ci stacchiamo dal nostro bacio.

"Anche io ne avevo bisogno".

Poco dopo arriviamo a casa di Asia e parcheggio la macchina nel suo cortile. Sono le 12:00 in punto abbiamo fatto abbastanza tardi, avevo detto ai genitori che avrei accompagnato Asia a casa in prima mattinata.

Due mondi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora