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ASIA

Stavo sognando Natan e l'ultima cosa che mi ricordo e lui che mi abbraccia e mi bacia sulla fronte, non so perché ma mi sento cosi bene con lui. A un certo punto mi sveglio convinta di essere nel mio letto e nella mia stanza ma appena apro gli occhi e mi guardo attorno mi rendo conto che non è cosi e mi sale subito l'ansia, sento qualcosa stringermi alla vita come se qualcuno mi stesse abbracciando e appena mi giro vedo Natan che dorme beatamente a fianco a me e il mio primo istinto e quello di urlare e allora lancio un urlo forte ma subito mi tappo la bocca.

"Cos'hai da urlare cosi forte a prima mattina? Ma sei pazza per caso?" mi dice Natan tutto assonnato, come se il fatto che stessimo dormendo insieme fosse una cosa normale.

"Che diamine ci faccio qui Natan?" gli dico usando un tono più arrabbiato che potevo per farmi dare delle risposte decenti, e sembra aver funzionato.

"Ieri sera eri leggermente ubriaca e appena sei salita in auto sei crollata e allora ti ho portato a casa mia".

"Stanotte è successo qualcosa tra di noi?" gli dico con aria scioccata e allo stesso tempo timida.

"No tranquilla, non mi sarei mai approfittato di te" mi risponde lui con un tono tranquillo.

"Ora comincio a ricordare qualcosa di ieri sera, grazie di tutto Natan. Sono stata bene con te ieri".

"Anche io sono stato bene, ora andiamo a fare colazione che ti devo accompagnare a casa da tuoi genitori" mi dice lui mentre si alza dal letto. Oh cazzo sono rimasta cosi scioccata dal fatto di non trovarmi a casa mia che mi sono dimenticato dei miei genitori, chissà cosa staranno pensando ora.

"Oh cazzo i miei genitori" urlo a Natan.

"Tranquilla l'ho chiamati stamattina presto e gli ho spiegato tutta la situazione".

"Quando torno a casa mi uccideranno lo so e non mi faranno più uscire di casa e tutto grazie a te Natan, ieri dovevi portarmi a casa stronzo" non so perché gli sto dicendo queste parole ma l'ansia e la paura si stanno impadronendo di me.

"Come sei lunatica, prima mi ringrazi e poi mi offendi. Vieni a fare colazione su" mi dice Natan e poi mi prende per le mani e mi tira a se e poi mi butta sul letto e comincia ridere.

"Scemo" gli dico io e gli lancio il cuscino diritto in faccia e rido anche io. Lui si avvicina al letto e si toglie la maglia e me la butta in faccia, io rimango imbambolata ad ammirare il suo fisico stupendo e i suoi addominali perfetti. Lui si avvicina ancora di più a me e mi spinge facendomi sdraiare sul letto e si mette su di me e il mio cuore comincia battere all'impazzata, lo vedo mordersi le labbra mentre mi guarda incantato.

"Sei bellissima" mi dice Natan e allora io non resisto più e allora lo prendo e lo bacio e lui ricambia il bacio e sento la sua lingua nella mia bocca mentre si intreccia con la mia lingua. Finalmente sento di nuovo il sapere delle sue labbra, e lo bacio come se avessi un costante bisogno di lui e forse è proprio cosi. Con lui mi sento viva come non mai.

Proprio in quel mentre sento dire da una voce femminile che è pronta la colazione e ha chiamato me e Natan piccioncini e allora subito mi stacco da Natan anche se non avrei voluto.

"E' mia mamma, andiamo che è pronta la colazione" mi dice Natan, ma io a quelle parole rimango immobile. La mamma di Natan, oddio che brutta figura ho fatto e chissà ora cosa starà pensando di me e del fatto che stanotte ho dormito nel letto con suo figlio, sicuramente che sono una poco di buono. Ho deciso non mi muoverò da qua, mi sento troppo a disagio.

"Ma che credevi che abitassi da solo per caso? E' normale che in casa ci sono anche i miei e le mie sorelle" mi dice Natan quasi come se mi avesse letto nei pensieri, ma a queste parole mi sale solo di più l'ansia.

"Chissà ora cosa penseranno di me".

"Stai tranquilla piccola ho parlato già con mia mamma e sa tutto, sa anche che non abbiamo fatto nulla io e te quindi stai tranquilla lo sanno che sei una brava ragazza".

Mi ha davvero appena chiamato piccola? Ma io adoro sempre di più questo ragazzo.

"Grazie mille Natan, ora andiamo in cucina e dammi una mano perché sono abbastanza a disagio" gli dico io e poi gli do un bacio per avermi chiamato piccola. Andiamo in cucina e appena la mamma di Natan mi vede mi sorride subito, ora so da chi ha preso il suo sorriso Natan. E' una bella signora, ha gli occhi marrone chiaro e i capelli neri e lisci e non molto lunghi, e abbastanza formosa e si vede che è giovane.

"Buongiorno signora" le dico io ricambiando il sorriso mentre Natan si siede e comincia fare colazione.

"Buongiorno Asia, chiamami pure Anna".

"Va bene Anna" le dico io un po' imbarazzata.

"Siediti pure a fare colazione e stai tranquilla che tutti gli altri dormono ancora e non sanno neanche che sei qui" mi dice lei sorridendomi, questa cosa mi solleva. Comincio a fare colazione con latte e biscotti e nel frattempo la mamma di Natan mette sul tavolo una bella torta al cioccolato.

"L'ho fatta io questa torta, prendetene pure una fetta" dice Anna mentre taglia due fette di torta.

"Anna ma non ce n'era bisogno, comunque sembra squisita" dico io e poi le sorrido come segno di gratitudine per la sua gentilezza. E' davvero molto gentile la mamma di Natan, mi è già molto simpatica e con lei non sono più a disagio.

"Davvero molto buona questa torta, vero Natan?" dico io per spezzare il silenzio dopo aver mangiato già mezza fetta di torta.

"Si è squisita, grazie mamma".

"Prego ragazzi".

"Anna non voglio che pensate male di me, non sono un ragazza che tutte le sere va ad ubriacarsi è capitato solo ieri, è stata la prima volta. Mi dispiace per quello che è successo stanotte e grazie per l'ospitalità" dico rivolgendomi ad Anna e subito mi faccio rossa dalla vergogna e mi tocco i capelli come segno di disagio, lo faccio sempre quando sono a disagio o emozionata.

"Tranquilla Asia, si vede che sei una bravissima ragazza e non ho per niente pensato male di te. Non giudico mai una persona solo per un singolo fatto senza prima averla conosciuta bene, e ora che ti ho conosciuta abbastanza bene posso solo dire che sei una ragazza molto bella e per bene" mi dice Anna e queste parole mi riempiono il cuore di gioia e mi chiedo perché Natan non poteva prendere completamente dalla mamma. Dopo aver sentito queste parole quasi d'istinto mi alzo e vado ad abbracciare la mamma di Natan, lei all'inizio rimane spiazzata e resta ferma ma poi ricambia subito l'abbraccio.

"Grazie Anna, anche voi siete una bravissima persona e sono contenta di averla conosciuta" le dico mentre la abbraccio, lei mi sorride ed è bellissima.

"Siete anche molto bella, ora capisco Natan da chi ha preso il suo bellissimo sorriso" dico queste parole senza nemmeno rendermene conto, mi sono uscite d'istinto dalla bocca. Ma cosa mi salta in mente di fare complimenti a Natan davanti a sua madre. Natan dopo che ha sentito le mie parole quasi soffocava mentre mangiava la seconda fetta di torta e poi mi guarda arrossito.

"Grazie cara, ma c'è qualcosa tra voi due per caso?" ci dice Anna con tono malizioso, io non rispondo mi faccio rossa e vorrei solo scomparire.

"Mamma ma che domande fai? Fatti un po' i fatti tuoi! Asia non fare caso a questa domanda" dice Natan chiaramente innervosito dalla domanda della madre.

"Natan stai calmo non è successo nulla. Anna io e Natan siamo solo buoni amici tutto qua" dico io rispondendo alla sua domanda.

"Si certo solo amici" dice Natan mentre esce dalla cucina senza nemmeno degnarci di uno sguardo.

"Chi lo capisce è bravo" dice Anna appena Natan esce dalla cucina.

"E se lo dite voi che siete la mamma" gli rispondo e poi entrambe ridiamo.

"Asia ti decidi a venire di qua che cosi ti accompagno a casa?" urla Natan dall'altra stanza.

"Arrivo Natan, dammi un secondo" saluta la mamma di Natan e la ringrazio di tutto e raggiungo subito Natan, ma non prima che la mamma di Natan mi dice che uno di quei giorni sono loro ospite a pranzo. Io accetto volentieri e poi vado via. 

Due mondi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora