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NATAN

Stavo dormendo beatamente abbracciato a Asia e stavo bene come mai in vita mia, la stavo sognando e non so perché ma ero felice. A un certo punto sento una voce che mi chiama più volte e mi fa svegliare dal bellissimo sogno che stavo facendo, apro gli occhi e vedo il volto di mia madre che mi guarda con aria severa e allo stesso tempo quasi sconvolta, oh merda e ora cosa gli dico.

"Cosa vuoi mamma?".

"Come cosa vuoi? Chi è questa ragazza che dorme sul tuo letto alle 5 mi mattina?" mi dice mia mamma con tono arrabbiato ma parlando piano per non far svegliare Asia.

"Mamma appunto sono le 5 di mattina fammi dormire" gli dico io mentre sbadiglio.

"Non fare finta di Niente Natan, ti sei cacciato in un guaio per caso?".

Forse si mi sono cacciato in un guaio che ha un nome e cognome e si chiama Asia, ma è un guaio bellissimo penso tra me e me.

"No non mi sono cacciato in nessun guaio".

"Io non voglio problemi" mi dice mia mamma.

"I miei problemi me li so risolvere da solo e lo sai benissimo".

"Sono tua mamma e mi aspetto che tu mi dica quello che combini nella tua vita, almeno le cose importanti, ma invece no non mi dici mai nulla" mi risponde mia mamma e poi si allontana con aria delusa. Non so perché ma ultimamente ho troppo rimorsi e sensi di colpa.

"Mamma aspetta".

"Cosa c'è Natan?".

"Lei si chiama Asia ed è una mia amica molto importante per me, ieri ha alzato un po' troppo il gomito e dopo aver passato tutta la serata insieme fino a tardi o preferito portarla qui invece che accompagnarla ubriaca a casa sua, ora sai tutto mamma".

"Non dirmi che ti sei approfittato di lei, perché se hai fatto una cosa del genere mi faresti schifo".

"No mamma ma che cazzo ti salta in mente, ok di solito forse lo avrei fatto se lo voleva anche lei, ma non con lei. Non gli avrei mai fatto una cosa del genere".

"Va bene Natan ti credo, si vede che ci tieni a lei", non gli rispondo anche perché credo che mia mamma sappia già la risposta e poi non voglio espormi più di cosi con mia mamma.

"Natan ma i genitori di Asia sanno che lei sta qui?". Oh cazzo non ci avevo pensato a questo.

"No non mi conoscono nemmeno i suoi genitori".

"Ma che cazzo Natan a quest'ora saranno preoccupatissimi, sono le 6 di mattina e questa ragazza manca da ieri sera da casa sua".

"Lo so mamma, non ci avevo pensato li per li a questa cosa. Cosa avrei raccontato ai suoi genitori se gli avrei portato la figlia in braccio a casa? Non mi ricordavo neanche dove abita, l'ho dovuta per forza portare qui" dico mentendo, non mi sarei mai dimenticato dove abita.

"Hai il numero dei suoi genitori?".

"No, ma ho il suo telefono e lo possiamo prendere da li".

"Bene, dammi il numero allora".

"Va bene, ma cosa hai in mente mamma?".

"Di chiamare i suoi genitori e dirgli che Asia sta qui e che sta bene".

"Li chiamo io, lo hai detto tu che non vuoi problemi e poi mi devo assumere le responsabilità del mio gesto".

"Va bene Natan ma se le cose si complicano ulteriormente mi passi il telefono a me". Faccio segno di si e una volta messo a caricare il telefono di Asia chiamo subito sua mamma. Il telefono suona e subito risponde una voce femminile molto allarmata e preoccupata.

" Asia sei tu? Ma dove cazzo sei?" dice urlando la mamma di Asia.

"Salve signore, sono un amico di Asia". 

"Dove sta Asia? Gli è successo qualcosa di grave?" dice la mamma mentre comincia a piangere, mi dispiace molto per lei che si sia preoccupata cosi tanto per sua figlia.

"No signora stia tranquilla, ieri si è fatto tardi e Asia e crollata e allora l'ho fatto dormire a casa mia. Ora sta ancora dormendo". Sento la mamma di Asia dire a suo marito che Asia sta bene e che e rimasto a dormire a casa di un ragazzo.

"Ma..." dice la mamma di Asia e poi dopo non si capisce più nulla fino a quando non sento una voce maschile, che è sicuramente il padre di Asia, dall'altra parte del telefono.

"Chi cazzo sei e come mai mia figlia sta dormendo a casa tua?" dice arrabbiato il padre di Asia.

"Stia tranquillo sua figlia sta bene e l'ho portata a dormire a casa mia perché si era addormentata nel parcheggio del locale dove ieri c'è stata la festa e non potevo rimanerla li".

"Poteva sempre svegliarla e accompagnarla qui a casa sua, invece lei se le portata a casa sua per..." non gli faccio finire la frase che subito lo interrompo.

"Tranquillo non è successo nulla di quello che pensa lei, io sono un amico di sua figlia e non mi sarei mai approfittato di lei se è questo che state pensando. E comunque penso che sua figlia sia ancora vergine quindi non vi preoccupate".

"Ma come ti permetti di parlarmi cosi moccioso".

"Appena vostra figlia si sveglia sarò io stesso ad accompagnarla a casa, buona giornata",  detto questo riattacco il telefono.

"Come è andata la chiamata?" mi chiede mia mamma.

"Meglio di quello che pensavo, dopo accompagno io a casa Asia".

"Ringrazia che tuo padre sta ancora dormendo e che non deve andare a lavoro e non gli serve la macchina. E mi raccomando sta attento, non conosciamo la famiglia di questa ragazza e neanche cosa è capace di fare suo padre".

"Si si mamma, non ti preoccupare non succederà nulla" dico io tagliando corto e dato che sono appena le 6:45 del mattino ritorno a sdraiarmi a fianco di Asia, credo che non si sveglierà prima di un paio d'ore quindi mi posso riposare tranquillamente. Si preannuncia una giornata di merda penso tra me e me, a un certo punto Asia mentre dorme pronuncia il mio nome e dopo poco mi abbraccia e mette la testa vicino al mio petto. E' cosi bella mentre dorme che sembra un angelo, la abbraccio anche io gli do un bacio sulla fronte e finalmente mi addormento anche io scacciando tutti i brutti pensieri che stavo facendo.  

Due mondi lontaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora