Questo capitolo non é inerente alla storia che sto scrivendo, é un capitolo a parte che ho messo per omaggiare le donne. Per ricordare a tutti che le donne non sono "esseri inferiori". Fatemi sapere se vi piace. Buona lettura.
-------------------------------"Ieri mi hanno uccisa.
Mi sono rifiutata di essere toccata e mi hanno spaccato la testa con un palo. Mi hanno accoltellato e lasciato che morissi dissanguata.
Come se fossi un rifiuto mi hanno infilato in un sacco nero e gettata nella spiaggia, dove mi hanno incontrato qualche ora più tardi.
Me peggio della morte, è stata l’umiliazione che è arrivata in seguito.
Nel momento in cui hanno trovato il mio corpo inerme nessuno si è chiesto subito dove stava il bastardo che ha messo fine ai miei sogni, alle mie speranza, alla mia vita.
No, hanno preferito iniziare facendomi domande inutili. A me. Ve lo immaginate? Una ragazza morta, che non può parlare ne difendersi.Che cosa indossavi?
Perché eri in giro da sola?
Com’è che una ragazza viaggia da sola, senza compagnia?
Ti sei ficcata in un quartiere pericoloso, cosa ti aspettavi?
Hanno messo in discussione l’educazione dei miei genitori, che mi hanno lasciato ali per volare, essere indipendente, come qualsiasi essere umano. Hanno detto loro che sicuramente eravamo drogate e ce la siamo cercate, che sicuramente qualcosa abbiamo dovuto fare per provocarli, che sicuramente ci stavano osservando.
E solo da morta ho capito che no, per il mondo intero io non sono uguale a un uomo. Che morire è stata colpa mia e così sarà sempre. Che se i titoli del giornale avessero annunciato che erano morti due giovani ragazzi viaggiatori, la gente si sarebbe profusa in messaggi di cordoglio e nel falso e ipocrita discorso dalla doppia morale secondo cui agli assassini dovrebbero spettare pene più dure.
Però siccome si tratta di una donna, si minimizza. Il fatto diventa in qualche modo meno grave perché chiaro, me la sono cercata. Facendo quello che desideravo ho trovato quello che meritavo per non essere una sottomessa, una che se ne sta a casa, una che investe i suoi risparmi in un sogno. Per questo e per molto ancora, mi hanno condannato.
E me ne dispiaccio, perché io non ci sono più. Ma tu sì, ci sei. E sei una donna. E devi sopportare che ti ripetano il solito discorso del “fatti rispettare”, il discorso per cui sei tu che hai la colpa quando ti gridano per strada che ti vogliono toccare i genitali solo perché stai indossando un paio di short e ci sono 40º, quello per cui se viaggi da sola sei una pazza, e se ti succede qualcosa, se calpestano i tuoi diritti, sicuramente sei tu che te la sei cercata.
Ti chiedo a nome mio e a nome di tutte le donne a cui è stata chiusa la bocca, che sono state messe a tacere, a cui hanno distrutto la vita e i sogni, a te, chiedo di alzare la voce. Lottiamo, io a fianco a te come spirito, e ti prometto che un giorno saremo tantissime, che non ci saranno sacchi neri a sufficienza per metterci tutte a tacere."
Dal racconto di una donna appena morta.
BUONA FESTA DELLE DONNE!
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Due mondi lontani
RomanceNatan ha 18 anni quando incontra Asia, una ragazza di 16 anni che, senza volerlo, stravolgerà la sua vita. Il loro non è un amore a prima vista, né una di quelle storie destinate a spegnersi dopo una semplice litigata. Natan è estroverso, carismatic...