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"Abby, Eri!! Che belle che siete!" Finalmente sono arrivati i miei nonni, vado ad abbracciare nonna e lei tira fuori dalla borsa tre cd, sa che adoriamo la musica italiana, specialmente io, e tutti gli anni ci porta qualche nuovo disco dall'Italia. La ringrazio e vado da nonno.
"Eccole le mie stelle!! Hai visto come mi sono dimagrito eh!" Emh no.
"Nonno, tutti gli anni ci rifili la stessa frase, ma quest'anno ti trovo un pochino dimagrito dai!" Scherzo con lui, per me è come un secondo padre!
"Ma zia non viene quest'anno?" Chiede mia sorella.
"Lavora, ma per le festa ci sarà." Risponde nonna.

Vado in camera e prendo o cd che mi ha portato nonna, c'è ne uno di Fabrizio Moro, che ho già scaricato sul telefono, uno di Emma e uno di Ermal Meta. Di lui ho sentito solo una canzone, ma a quanto pare ha fatto parecchio successo in Italia in questi ultimi tempi. Lo inserisco nel lettore cd e mi metto sul letto a pancia in su.
È davvero bello.
Dopo aver riprodotto quasi metà album sono intenta sulle parole di una canzone.. "..quando sulla schiena hai cicatrici é lì che ci attacchi le ali.." scatto a sedere e prendo il cd, guardo il titolo della canzone "lettera a mio padre", l'ascolto altre quattro volte.. sì è la frase che Ethan ha tatuata sulle spalle.. e a sentirla bene questa canzone me lo ricorda parecchio.. potrà essere stronzo quanto pare, ma ciò non toglie che le violenze del padre siano ingiuste.
Chiudo gli occhi e mi ritrovo in quel salotto, vedo Ethan prendere le cintate e io che cerco di aiutarlo, ma ho solo peggiorato le cose. Vedo Ethan proteggermi poi inginocchiarsi e chiedermi aiuto.. scosso la testa per mandare via quei ricordi. Basta fare la sentimentale Abigail, non c'è stato niente.
"Abby è pronto!" Non ho molta fame ma per far contenta i miei mi siedo lo stesso a tavola e mangio qualcosa.
Sto giocherellando con un oliva quando mia nonna mi chiede:
"Jake lo hai più sentito, tesoro?"
"Cosa? No, non l'ho più sentito.."
"Peccato, era un bravo ragazzo. Qualche amore in vista?"
Si certo.
Mia sorella soffoca una risata e io gli mollo un calcio da sotto il tavolo.
"No nonna, sto bene così!"
"Menomale, hai tempo per l'amore!"
E continua..
"Però tua madre mi ha detto che mangi poco. Che intenzioni hai Abby?" Ancora con questa storia.
"Ancora? No non è vero mangio quello che mi entra nello stomaco!"
"Abigail hanno ragione.." interviene mio padre.
"Ma siete tutti fissati con il mio peso? Io sto bene, sia fisicamente che con me stessa..vado in camera." Mi alzo per andare ma mia madre mi ferma.
"Eiei ferma. Sparecchiate. Tutte e due!"
"Vabene.." dico sbuffando.

Mi infilo sotto le coperte ma prima di dormire ho scaricato l'album di Ermal Meta, mi addormento con gli auricolari e la canzone che mi fa tanto pensare ad Ethan..
Sogno occhi azzurri, e un bambino che gioca con il padre in giardino, spensierato. Poi il bambino diventa grande ed è in ginocchio, umiliato, davanti al padre che tanto ha amato.

Portami Via [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora