God save the queen

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12th floor, 219 N Wells St., Loop, Chicago. 

6.08 a.m. 

“Io soffro d’insonnia, Edward.” “Tu che scusa hai per essere già in attività?”

Un uomo di circa sessant’anni stazionava sulla soglia dell’ufficio tenendo in mano una cassetta di legno rettangolare e una scatola di latta.

“Non potevo rischiare il fiasco dell’anno scorso, ne va della mia reputazione.”

“Accomodati.” “Da quanti anni lavori per Victor?”

“Sono al servizio della famiglia Shepherd da quarantasette anni.” “Io fui l’unico membro del personale inglese che accolse l’invito di suo padre a seguirlo negli Stati Uniti.”

“Come sta tua moglie?”

“Prepara ancora i suoi rinomati brownies al cioccolato”. L’uomo tolse il coperchio alla scatola di latta. “Con i nostri migliori auguri di un felice compleanno”.

“Se pronunci quel numero ti spingo giù dalla finestra.”

“Ho la lista dei regali dei suoi familiari.” “Assaggi un brownie, le solleverà il morale”.

“Ne dubito.”

“Sua zia Anjelica le ha donato un crocifisso del XVII secolo. Il biglietto recita ‘da appendere in camera da letto, lui veglierà sulla sacralità della vostra unione matrimoniale’”.

“Quando è cominciata la fase mistica della vecchia? Mi fa rimpiangere i pomeriggi in cui commentava il Mein Kampf insieme alle amiche.”

“Lo slancio religioso della signora Shepherd si è acuito dopo la frattura del femore sinistro”. “Le sue sorelle si sono spese per organizzarle un soggiorno a Milano in concomitanza con la prima dell’opera ‘Don Carlo’ in programma al Teatro alla Scala per il sette dicembre. Si augurano che sei mesi di preavviso possano bastare”.

“Non ne basterebbero seimila.”

“Robert le ha regalato una bottiglia di whisky Macallan, Philip invece una lettera autografa della poetessa italiana Vittoria Colonna datata 1538.”

L’ultimo annuncio si rivelò una vera sorpresa per George. “Sul serio?”

“Azzarderei l’ipotesi che suo fratello abbia scoperto il suo interessamento per l’autrice mettendosi in contatto con il suo mercante d’arte.” “Sua madre le ha spedito da Londra un modellino in metallo del rover Opportunity in scala 1:4.”

“Non costruisco un modellino da quindici anni”.

“Che la signora Louise le stia suggerendo di concedersi del tempo libero?” “I brownies quadrati sono farciti con la marmellata di albicocche.”

“Se ne mangiassi uno adesso mi disgusterebbe.” “Di quale marca è stavolta?”

“Baume&Mercier.” “Un orologio splendido, carica automatica, quadrante rodiato con lavorazione guilloché, fondo in vetro zaffiro, cinturino in pelle di coccodrillo”.

“C’è inciso qualcosa sul retro della cassa?”

“Una dedica invisibile da parte di un padre riservato che ama il proprio figlio ma non sa con quali parole esprimere l’amore che prova”. “Sono andato a ritirare anche il collage di sua figlia Alex. Lo appendiamo nello studio privato accanto agli altri disegni?”

“Pensaci tu”.

“Thomas mi ha chiesto di recapitarle un messaggio nella sua lingua natia ma purtroppo l’età ha ridotto la mia memoria ad un colabrodo.”

“Deve aver rimosso che d’estate vai in vacanza a Portofino.” “Ho alcune sue registrazioni nella segreteria telefonica che odorano di zolfo.”

“Gli uomini mediterranei costituiscono una razza passionale e quelli delle regioni del nord Italia sono celebri per la loro schiettezza”.

“Non giustificarlo, lo aspetterà un’eternità di supplizi se non la smetterà immediatamente di essere triviale.”

“La mente mi inganna o oggi cade anche un’altra ricorrenza importante?” Per la prima volta da quando l’ospite si era seduto, George alzò la testa dalle sue carte e annuì piano. “Ci sono degli eventi speciali in programma per questa giornata?”

“Purtroppo no, la disfatta di San Valentino brucia ancora più di quanto io sia disposto ad ammettere.” “Quella sera sono tornato a casa con una scatola di cioccolatini e un mazzo di camelie rosa. Sono finiti entrambi nel bidone della spazzatura, i dolci a causa della dieta e i fiori per la puzza.” “E meno male che non ha visto che sopra ai cioccolatini avevo fatto disegnare un cuore con all’interno le nostre iniziali intrecciate altrimenti non sarei qui a parlartene.” George si sistemò la cravatta. “Avevo la certezza che avrebbe trascurato anche questa ricorrenza così non ho organizzato nulla.”

“La giornata è appena iniziata, è presto per sospettare che l’abbia trascurata.” “Comunque so per esperienza che gli anniversari più memorabili sono quelli trascorsi sul divano con due calici e una bottiglia di vino.” L’uomo appoggiò sulla scrivania la cassetta di legno che aveva con sé quando era arrivato. “E’ un Chablis Premier Cru del 2002. Ottimo da abbinare con dei formaggi francesi.”

“E se non avessimo più niente da festeggiare? Ormai non facciamo che rinfacciarci le colpe.”

“Il matrimonio non è una scampagnata neanche per le coppie fortunate. Voi non lo siete stati ma nonostante le difficoltà oggi siete ancora qui. Arrabbiati, disperati, con il cuore straziato dal dolore ma insieme. Se ha dimenticato perché ti ha sposato allora ricordaglielo, non c’è giorno più adatto di questo per farlo.” 

“Non vuole ascoltarmi.”

“Urla più forte, non potrà ignorarti per sempre.”

“Mi odia.”

“I litigi tra gli innamorati completano l’amore.” “Non lo sapevi?”

George si lisciò la cravatta e tornò al proprio lavoro. “Restituisci tutti i regali tranne il modellino e la lettera”.

“Hai bisticciato anche con Robert?”

“D’accordo. Terrò anche la bottiglia di whisky ma il resto non lo voglio. E non telefonerò a Philip per ringraziarlo.”

“Se non lo ringraziassi potrebbe pensare di aver cresciuto un fratello ingrato.” “L’orologio non è di tuo gradimento?”

“No”.

“Donerò il crocifisso ad un monastero e consegnerò l’invito a teatro a mia nipote ma tu indosserai l’orologio di Victor alla prossima cena di famiglia”.

“Scordatelo”.

“Da bambino eri meno testardo”. L’uomo tirò fuori dalla tasca della giacca un penny inglese. “Sarà la nostra amata sovrana a farci uscire dall’impasse.”

“Siamo americani.”

“Se vincerà testa accetterai l’orologio e telefonerai a tuo fratello, altrimenti me la sbrigherò io con Philip e troverò una scusa per restituire il regalo a tuo padre”.

“Voglio anche una fornitura a vita dei brownies di tua moglie.”

“Ci sto”.

La moneta roteò in aria e cadde sul palmo della mano dell’uomo che la mostrò a George.

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