E Burton Place/ N Astor St., Gold Coast, Chicago.
4.58 a.m.
"Che cosa ci fai in piedi a quest'ora?" domandò George alla moglie.
"Io e mia madre siamo in partenza per la Costa Azzurra." "Tu?"
"Io sono in partenza per l'ufficio."
"Ah." "Hai dei contanti?" Il marito estrasse dal taschino della giacca una mazzetta di banconote arrotolate che la moglie gli strappò dalle mani. "Se avessimo un jet privato non sarei costretta a fare tre ore di coda al check-in per salire su un aereo di linea insieme a quella mandria di plebei puzzolenti, ho dovuto prenotare l'intera prima classe per evitare che mi ammorbassero con i loro miasmi. Che sia la povertà a renderli così maleodoranti?"
"Con lo stipendio che guadagno adesso non possiamo permetterci un jet privato. Non potremmo permetterci neanche una vacanza in Costa Azzurra e quindici biglietti di prima classe ma presumo che questo non ti fermerà." "Com'è possibile che alla fine di ogni mese il nostro conto corrente torni sempre a zero?"
"Ho delle esigenze, marito spilorcio. Trucco, capelli, unghie".
"Prestiti a fondo perduto a tuo padre, pranzi e cene in ristoranti di lusso che vomiterai appena rientrerai a casa, interventi di chirurgia plastica." "In due anni ti sei rifatta la fronte, il naso, le orecchie, gli zigomi, le guance, il mento, l'addome, le gambe, le ginocchia, i piedi."
"Sono il tuo biglietto da visita per la società."
"Devi darti una regolata, quando i soldi saranno finiti non ce ne saranno più".
"I tuoi fratelli fatturano miliardi, tu fatturavi altrettanto prima di uscire dalla holding di famiglia condannandomi ad una vita da fame".
"Hai tre braccialetti di diamanti al polso, un orologio d'oro, borse, scarpe, vestiti firmati, un parrucchiere personale, un autista privato, vivi nel quartiere più ricco di Chicago".
"Questi sono beni di prima necessità". "Se vogliamo proprio dircela tutta io non compro un diamante con una caratura decente da cinque anni, il mio parrucchiere non è nemmeno gay e con il budget che mi metti a disposizione sono obbligata ad indossare gli stessi vestiti anche due volte in una stagione." "Mi hai mai regalato un gioiello costoso?"
"La spilla che apparteneva a mia madre aveva un valore inestimabile."
"Quel pezzo di ferro fuori moda? Perché invece di quel rottame non mi hai intestato in esclusiva l'atto di proprietà del nostro palazzo? Anche questo edificio era di tua madre. O lo conservi per le tue amanti?"
"Non ho nessuna amante." "Ti ho fatto migliaia di regali."
"Regali da poveracci", precisò la moglie. "Mentre tu ricicli la ferraglia di una morta, il marito della mia amica Tania le ha costruito dodici armadi con le maniglie in oro e lui gestisce soltanto una misera compagnia di import export". "Giovedì, quando la carta di credito non è riuscita a coprire la spesa per il nuovo collarino di smeraldi di Jacqueline, quella pettegola era accanto a me. Capisci l'umiliazione a cui mi costringe la nostra indigenza?"
"Eppure oggi stai partendo per la Francia. Chi ti finanzia?"
(segue)
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Love Of My Life
Short StoryNon sarà un lunedì come tanti altri per George Shepherd, giovane milionario al quale nemmeno nel giorno del suo trentesimo compleanno verranno risparmiati i capricci della moglie, gli agguati del padre di sua figlia e il tracollo del suo matrimonio...