Capitolo 4

130 6 0
                                    

Capitolo 4

-era lui-

Non mi stavo sbagliando, erano i suoi occhioni. Francisco si trovava lì, stesso su una strada gelida, vicino un cassonetto per giunta. Mi si era congelato il cuore.

Mi ero avvicinata, e si sentiva subito il forte odore di alcool. Presa da un istinto quasi materno che altro, l'avevo sollevato da terra, avevo messo un suo braccio attorno al mio collo e l'avevo portato a casa mia.

Una volta arrivati a casa, l'avevo posto sul letto della stanza degli ospiti, l'avevo cambiato facendogli indossare il pigiama lasciato dal vecchio proprietario.

Gli avevo tolto quella maglia aderentissima dove si intravedevano i suoi muscoli. E non mi stavo sbagliando, la vista sotto quella maglia era ancor più paradisiaca dell'immaginabile: spalle larghe, ed un petto scolpito. Stavo per sbavare, per avrei dovuto trattenermi per non svegliare un Francisco ormai addormentato. Gli avevo sfilato le scarpe e i jeans, anch'essi aderenti. Per poi riporlo sotto le coperte.

Francisco's pov

Alla festa c'era quella ragazza, quella nuova.. "Com'è che si chiamava?!" mi ero vergognato al sol fatto che a causa di Janet non avevo sentito il suo nome. Quanto era bella. Ed era proprio davanti a me.. Occhi verdi, gambe perfette, capelli lunghi e castani, davvero la fine del mondo, e stava lì davanti ai miei occhi.. Wao ai miei occhi lei era perfetta, stavo quasi per chiederle di uscire quando...

Qualcosa mi sveglia, una voce femmine che sibilava il nome con un suono tanto dolce da sembrare quasi preoccupato. Avevo aperto leggermente i miei occhi, sperando che non fosse quella appiccicosa di Janet.. Quando odiavo le sue premure. Ma la mia vista era notevolmente più gradevole del dovuto.

Mi trovavo in una camera molto graziosa, e accanto a me, seduta sul letto, stava la ragazza dagli occhi verdi. "Dio.. Sono forse morto?!" Avevo pensato.

<<Francisco, Francisco svegliati>> aveva detto, fissandomi intensamente.

<<buongiorno>> ero riuscito a dire. <<Buongiorno a te, ti ho portato delle ciabelle, stanno sul tavolo della cucina, stai bene?>>

<<s-si, almeno credo. Comunque perchè tutto questo?>>

<<tutto questo cosa?>>

<<perchè ti sei presa cura di me?>>

<<aah.. Io sono una tipa caritatevole>> avevo detto quelle parole con un chiaro senso di menzogna, mi ero giurato che avrei indagato, ma ora non era proprio il caso.

<<ah.. Allora grazie....>> avevo esitato un attimo per indurla a dire il suo nome.

<<Alex. Comunque vieni ti aiuto>>

La casa era davvero enorme, e sul tavolo c'erano delle ciambelle al cioccolato fumanti. "Perfetto, le mie preferite!" e mentre io ero intento a ingozzarmi, il sorriso perfetto di Alex mi guardava felice, mi si era illuminata la giornata al solo vederla così.

<<sono le mie preferite.. Come sapevi..>>

<<oh davvero? Non lo sapevo, solo che.. Tutti adorano il cioccolato>>

<<giusto.. Non so come sdebitarmi>>

<<non ce n'è bisogno, comunque come mai eri sbronzo vicino un cassonetto?>> mi aveva domandato.

*flash back*

La ragazza dagli occhi verdi se n'era appena andata a causa di Janet, e lei mi avevo praticamente infilato la sua lingua in bocca per la seconda volta in una serata.. Non ce la facevo più!

Forse nessun ragazzo ha mai rifiutato Janet, ma io ne ero proprio stufo di quella vipera!

<<Janet>> gli avevo detto prendendo un drink di Vodka e lemon. <<dimmi amore mio>> dio quanto potesse essere disgustoso il suo finto "romanticismo", senza accorgersene per alleviare la tensione, avevo già bevuto 2 bicchieri di quel gustoso drink, e mentre l'alcool mi scendeva dritto in gola, ero riuscito a dirle. <<tra noi è finita>> ero sorprendentemente sereno a quelle mie stesse parole. Ma lei aveva già innalzato un sopracciglio mentre mi aveva detto <<cosa? Cosa? Tu stai cercando di lasciare me? Me? Janet jackson? Esci subito fuori dalla mia casaaa!!>> avevo preso i comandi alla lettera, mentre mi ero già scolato altri due drink di Vodka.

La magia degli occhi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora