Capitolo 5
-"scusami"-
Alex's Pov
<<bhe com'è andata ieri sera?>> gli avevo chiesto.
<<bene tutto sommato, ho chiuso con quella vipera di Janet, non ne potevo più>> sputò con quasi odio, e la mia felicità era aumentata di molto.
<<dai su alzati, ti accompagno a casa tua>> gli avevo detto per interrompere il silenzio che si era creato tra noi, e lui non mi aveva per niente sentito.. Chissà a cosa stesse pensando.. Era un tale pensiero quel tipo.
<<uhm.. Si..>> mi aveva detto rivolgendomi un debole sorriso. Quanta freddezza che gli si leggeva nei suoi occhi.. Ora capisco come si sentiva la gente quando diceva che fa male essere freddi.
<<fantastico, ti accompagno>> gli avevo detto per rompere il silenzio tra noi.
Eravamo per strada, ed io fissavo i suoi passi così svelti e decisi.. "Non vuole proprio stare in mia compagnia" avevo ammesso a me stessa, e quando eravamo arrivati a casa sua, gli rivolsi un finto sorriso, e me n'ero già andata, lasciandolo lì sulla soglia della porta di casa sua.
•dopo 3 settimane.
Erano già passate 3 settimane da quella sera, io mi ero già ambientata all'interno dell'università, ed io e Vanessa ci conoscemmo sempre più fino a diventare vere e proprie amiche.. Chi l'avrebbe mai detto. Mentre Janet era ormai diventata la mia nemica numero uno. Ma sopratutto erano passate 3 settimane da quel giorno. "Non mi importa" mi ripetevo ogni giorno tra me e me, convincendo a me stesse che fosse così, quando sapevo benissimo che di lui mi importava e come!
Era l'ora di analisi matematiche, dio quanto odiavo il fatto di dover affrontare quel esame proprio quel mese, era talmente noiosa che persino una matita sul banco avrebbe potuto essere più interessante.
<<mi scusi proff.. Potrei andare in bagno?>> avevo praticamente urlato per farmi sentire dall'altro lato della stanza e fingendo un finto mal di pancia. <<va bene signorina, ma non interrompi la lezione.>>
Ne avevo approfittato per farmi un giro dell'istituto, sopra si trovava l'aula di Scienze, ho sempre odiato quella materia.. ero passata dal bagno e ovviamente un forte odore di tabacco fuoriusciva dalla porta chiusa, non avrei mai osato immaginare l'odore là detro.. E nonostante l'idea di fumare una sigaretta era al quanto invitante al momento, non avrei dovuto cedere.. Mi trovavo all'università!
Sbuffai sonoramente, aumento la velocità dei miei passi per poter fermare la mia frenetica istantanea voglia di tabacco, e quello che vidi fu davvero qualcosa di orribile.
Janet e Francisco che si baciavano ad un angolino vicino il primo armadietto a partire dal bagno. cosa? Ma aveva detto di aver chiuso con lei! Istintivamente avevo fatto una faccia irritata tanto da farmi notare da entrambi.
<<cosa vuoi tu?!>> disse Janet.
<<emm.. Niente..>> non sapevo che dire.. <<allora perchè sei qui?>> continuò lei.
"Pensa in fretta, pensa in fretta, pensa in fretta" pensai <<si ecco.. Dov'è il bagno su questo piano?!>> dissi.
<<è accanto a te>> disse Francisco, con una voce che a me parve quasi angosciata, ma non volli illudermi che gli fosse dispiaciuta che io avessi assistito a tale messa in scena.
Francisco's pov
Era arrivata già l'ora di pranzo, ed avevo preso un vassoio per avvicinarmi a quel disgustoso cibo che oggi stavano servendo. È forse minestra? Non ne sarei sicuro, ma non ci scommetterei sulla sua data di preparazione.
Ero intento a guardare il cibo davanti a me, quando una ragazza dal profumo di vaniglia e cioccolato mi si era avvicinata, girai la testa all'improvviso, ed era lei!
Era Alex che con non curanza aveva già scelto un'insalata e se n'era andata nel suo classico posto, era diventata la ragazza più popolare della scuola e continuava a sedersi ancora nel suo classico posto vicino al muro. Dopo aver ritirato la mia minestra, avevo deciso di parlarle. "Glielo dovevo infondo" pensai.
Stavo camminando, e la vista dei numerosi suoi ammiratori vicino al suo tavolo mi aveva già fatto innervosire. È così bella ma lei ignora questo aspetto di sè.
<<hei tesoro, dove vai?>> Janet.. <<smamma Janet, non voglio più vederti.. Sopratutto dopo oggi>> <<non ti piacciono più i miei baci?! E cos'è tutto questo accanimento per quella sgualdrina?>> come l'aveva chiamata? "Sgualdrina"? ALEX, UNA SGUALDRINA?!!! << sparisci, e la prossima volta che mi infili la tua lurida lingua in bocca.. Non sarò buono con te>>.
Adesso potevo avvicinarmi al suo tavolo, dato che aveva già cacciato tutti come facevi di solito. Mi sedetti e la fissai mentre lei mi guardava perplessa.
<<scusami>> riuscii a dire soltanto. <<per cosa per essere tornato con Janet, ma figurati ahhaa>> e fece quella strana risatina quasi stridula che non gli addiceva affatto al suo comportamento da dura. <<non fare così, non stiamo insieme..>>
Continuai <<qualsiasi cosa a me non importa.. Sul serio>> prese il suo vassoio e se ne andò, come aveva fatto quella volta davanti la porta di casa mia..
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La magia degli occhi.
RomansaLei era una ragazza diversa dalle altre, non cercava il ragazzo perfetto: classico biondo, occhi azzurri, un po' stile "Ken". Lei voleva qualcuno che la impressionasse. Per anni aveva cercato qualcuno di questo tipo. Fin quando non ha incontrato lui...