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JACK

"Sai Rose, ora che abbiamo trovato entrambi un lavoro potremmo beh..insomma, pensare al matrimonio."

"Certo Jack, sarebbe fantastico" dicendo questo gli gettai le braccia al collo.

Mi inginocchiai e tirai fuori dalla tasca dei pantaloni una piccola confezione. La faccia di Rose era sorpresa, i suoi occhi erano spalancati e la sua bocca era a forma di O.

"Tu, Rose Dewitt - Bukater, vuoi sposarmi e rendermi l'uomo più felice del mondo?" A quella parole la gola iniziò a bruciarmi e l'ansia salire come una bufera.

"Sì" misi l' anello al dito di Rose e lei mi saltò addosso abbracciandomi.

"Credimi, niente ci potrà più separare" mi sussurrò in un orecchio.

"Tra poco dovrò andare a lavoro"

"No, sposiamoci. Ora. Andiamo in chiesa"

Sgranai gli occhi incredulo, voleva sposarmi, ora!

Ero molto felice. Quella che provavo era una gioia indescrivibile.

"Non vuoi..?" a queste parole alzai lo sguardo.

Presi le sue mani ed andai verso una signora.

"Scusi buona signora, a questa ora nella Chiesa viene celebrata la Santa Messa?"

Mi guardò in cagnesco, ovviamente si stava chiedendo come non facessi a sapere gli orari delle Celebrazioni.

"Sa, sono estraneo" mi precipitai giustificamdomi.

"Ah, in questo momento no, arrivederci"

"Arrivederci" si affrettò a rispondere Rose fino che fino quel momento non aveva proferito parola.

Imboccammo la via principale fino a raggiungere una grande costruzione possente.

Entrammo.

Il prete era sull'altare a pregare. Si girò per scrutarci con attenzione.

"Cosa posso fare per voi cari Credenti" ci domandò con aria gentile.

"Potrebbe sposarci ora" affermai suscitando delle rughe sulla fronte del prete. Il suo sguardo da dolce divenne perplesso.

"Può? Perfavore abbiamo poco tempo" chiese la mia amata avvicinandosi.

"Se proprio volete. Allora, mettetevi l'uno di fronte all'altro"

Recitò la messa ed io dissi le promesse a Rose e lei a me.

Il prete si girò verso di me e disse: "Puoi ora baciare la sposa"

Non esitai un attimo in più ed appoggiai le mie labbra alle sue.

"Ora, potete andare" ci ammoní frettolosamente il prete.

"Grazie" urlammo uscendo dalla Chiesa.

"Ti accompagno a lavoro" mi disse Rose.

Mentre camminavamo, Rose mi disse una cosa, una cosa che mi sorprese.

"Ora sono Rose Dawson, è una sensazione fantastica. Jack, io.. non sono più la riccona depressa ma sono una moglie, e non una qualunque, tua moglie."

"Riccona depressa? Io direi bisbetica."

Scoppiammo in una sonora risata ed io entrai nel negozio.

1 YEARS LATER

Salii sul palco con la convinzione che nella folla si trovasse Jack. Lui era il mio palo di appoggio, mi dava sicurezza.

Il pubblico applaudí ed io iniziai a parlare rivolta verso il basso.

"O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo? "

Incrociai gli occhi azzurri di Jack.

Mi ricordavano l'oceano.

Il posto dove tutto iniziò e dove il nulla finí.










Titanic - La vita continua Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora