2 Year Later

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2 years laters​...

Le urla del comandante risuonavano quasi ripetitive. Sempre la solita storia, i soliti ordini, i soliti pericoli, le solite persone.
Entrai nella cucina, era una piccola stanza con una specie di bancone bar che dava sul soggiorno.
Nella cassapanca dei ricordi c'era il mio libro preferito:"The picture of Dorian Gray".

Questo libro parla di un giovane che brama l'eterna giovinezza, per tale motivo conclude un patto con diavolo, ma, dopo questa decisione, si sentirà chiuso in una gabbia di sofferenza. Un po' come è stata per me la mia vita da nobile.

Chiusi di botto la cassa ed iniziai a piangere.

"Dobbiamo andare Rose, arriveranno gli eserciti nemici e ci uccideranno tutti se non ci sbrighiamo".

Andammo nella nostra stanza, non era molto grande, c'era al centro un letto con la coperta verde, il colore dell'erba, di fronte la specchiera e sul lato sinistro un armadio. Appena entrati dalla porta si può vedere un quadro di Picasso. Dopo il Titanic io e Jack ne abbiamo comprati molti e li abbiamo appesi in giro per la casa insieme ai ritratti dipinti da Jack.

Mi acquattai sotto il letto e tirai fuori un borsone.

Dentro si trovavano dei vestiti, libri, blocchi da disegno e del pane bianco.

Sentii un tonfo e delle guardie urlare.
La loro voce si fece eco per tutta la casa.

Noi corremmo verso l'entrata e le guardie, senza proclamare una sola parola, ci portarono fuori.

C'erano molti camion, tutte le donne ed i bambini erano abbracciati e quelli che probabilmente erano i loro padri, si trovavano nel piazzale, venivano presi uno ad uno e portati nella base militare.

Guardai Jack, forse ci saremmo rivisti, o forse no, ma dopotutto quello che era successo, un legame come il nostro non poteva certamente finire così.

Gli strinsi un braccio, non lo volevo abbandonare.

Mi girai verso una tenda, era grande poco più di un letto matrimoniale.
All'interno c'erano delle suore, loro avrebbero protetto i miei figli.

Forse non avrei più rivisto Jack, forse non avrei più avuto la capacità di vedere, ma finché loro sarebbero stati al sicuro niente mi avrebbe potuto scoraggiare. L'unica cosa che mi poteva rendere felice era il pensiero dei miei gemelli salvi.

A poco la piazza iniziò a liberarsi, il suono delle campane risuonava nelle mie orecchie. Chissà se tutto questo sarebbe mai finito, un mondo senza disgrazie sarebbe troppo bello, troppo bello e troppo surreale.

Rimasi sola, anche le altre madri se ne andarono.

Mi lasciai trasportare dal dolce suono e dalla freschezza del vento.

Titanic - La vita continua Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora