ROSE
Rose Dawson.
Un nuovo cognome, una nuova vita.
Il marchio Dewitt-Bukater non si estendeva più verso di me, ma rimaneva solo uno scuro e vano ricordo.Sono passati quasi dieci mesi dal mio matrimonio con Jack ed ora sono in dolce attesa di due gemelli.
Per ora il mio lavoro di attrice è sospeso finché i bambini non sarannk nati.
Adesso io e Jack siamo a Stoccolma, in Svezia.
Per varie ragioni, tra cui i nostri lavori, siamo stati costretti a cambiare di città in città, anche se in questo periodo il mio amato non viene più richiesto spesso da collezionisti d'arte.Mi strinsi le mani sulla pancia, sentivo qualcosa muoversi dentro di me.
I bambini scalciavano ripetutamente a ritmo. 1 2 1 2 riuscivo a prevedere il dolore.
Mi sdraiai sul sofà del salotto e chiusi gli occhi, il male era lacerante.Quando capii che ero in attesa la gioia aveva preso il sopravvento su tutto, sul lavoro, sul dolore, sullo scandalo del cognome di mio padre.
(Fino a qualche giorno fa non si sentiva altro che parlare di mia madre, Ruth Dewitt-Bukater.
Aveva cercato, dopo la morte di mio padre, di nascondere i debiti lasciati dal marito cercando di rimediare organizzando un matrimonio tra me e Caledon Hockley, il figlio di un ricco imprenditore.)Poi incominciò il dolore, la pancia si gonfiava, iniziavano le contrazioni, i primi segni di vita, poi, dopo qualche mese, i medici mi dissero avrei dato alla luce due gemelli, presumibilmente un ragazzo e una ragazza.
Io e Jack ne avevamo parlato per parecchio tempo, e alla fine avevamo preso la decisione di affibiare loro dei nomi italiani.
La bambina si sarebbe chiamata Alba Celeste Dawson.
Alba, come segno di rinascita dalle cenere, un modo per ricordarsi che non tutto è mai perduto a mano che non lo si lasci andare di propria spontanea volontà; e che, dopo la buia, oscura, tenebrosa e paurosa notte ci sarà sempre l'alba, un'alba con i suoi colori caldi, con il suo fascino sgargiante, con il suo provocante stupore.
Celeste come il cielo, affinché le ricordasse che non c'è solo bene e male, anche nel bene ci si può trovare dell' oscurità. Quando guardi il cielo non puoi non notare il suo colore azzurro, come il bene, ma pur sempre un colore macchiato da nuvole, come il male.
Il maschietto si sarebbe chiamato Fabrizio Tommaso Dawson.
Fabrizio, il migliore amico di Jack, e Tommaso, in ricordo di Tommy Ryan il quale la vita per mano del signor Murdoch che gli aveva sparato dopo che egli aveva tentato di fare salire i passeggeri della terza classe su una scialuppa di salvataggio.
Murdoch, oppresso dai sensi di colpa, in seguito si tolse la vita.Mi strinsi allo stomaco per il lacerante dolore che provai.
"Jack...Jack" iniziai tentando di alzare la voce il più possibile anche se quello che ne uscì sembrò più un mugugno.
Caddi a terra dal dolore e mi sdraiati su un fianco tentando di far retrocedere il dolore.
Sentii delle contrazioni, i bambini stavano per nascere.JACK
Davanti a me si ergeva il cancello grigio dell'ospedale.
Erano arrivati dei medici ad avvisarmi: Rose era stata portata là per partorire.Spinsi il cancello per aprirlo e percorsi il giardino.
Vidi dei bambini giocare felici ed un infermiere controllare che non si facessero male.Entrai in una sala, c'erano delle sedie e nient'altro, un corridoio con varie porte ai lati che conduceva ad un' altra sala d'attesa.
Mi misi comodo aspettando che un medico mi venisse a chiamare.Passarono due ore e finalmente qualcuno si fece vivo facendo il mio nome.
Entrai nella sala e vidi Rose sdraiata sul lettino. Aveva il viso ancora solcato dalle lacrime sia di dolore che di gioia."Stai bene?" le chiesi dolcemente.
Lei mi sorrise, e questo mi fece bene, mi rillassai e guardai un'infermiera.
Era alta poco più di Rose, aveva la pelle olivastra, i capelli biondi e gli occhi color marrone legno.
Aveva gli zigomi alti e rosei che mettevano in risalto il suo volto magro e fino.
In braccio portava due bambini avvolti l'uno da una copertina azzurra cielo e l'altra da una rosa acceso.Mi avvicinai.
Entrambi erano molto paffutelli e cicciotti.
Lei aveva gli occhi azzurro chiaro, proprio come i miei mentre il ragazzo aveva gli occhi verde smeraldo. Loro, i miei figli, erano stupendi.Mi avvicinai a Rose e la baciai dolcemente finché la infermiera ci portò i bambini in modo cbe li tenessimo in braccio per la prima volta, io presi il maschietto e mia moglie la femmina.
Ci guardammo e ci scambiammo un sorriso.
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Capitolo un po' cortino (750 parole) sorry.
Grazie mille dei voti, non ho aggiornato prima per il semplice fatto che questa storia non veniva molto presa in considerazione.
Come state? Io bene.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se volete commentate con domande inerenti alla storia o curiosità su di me.
Potete trovarmi anche su instagram come @ester.le.Domani si torna a scuola...... (Non volevo ricordarlo ma io sono disperata)
Ciaoooooo e buona notte
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Titanic - La vita continua
عاطفيةFINALE ALTERNATIVO Vidi in lontananza una nave, probabilmente era quella dei soccorsi chiamati. "Rose, Rose, coraggio svegliati" mi dispiaceva questo, adoravo vederla dormire e vederla aprire gli occhi era la seconda cosa più bella al mondo. Second...