-3-

1.3K 75 6
                                    

ROSE

Mi svegliai scossa dalle mani di Jack, vidi i suoi occhi azzurri che mi trascinarono in un sogno, un sogno dalla quale non mi volevo più risvegliare.

"Vieni Rose, andiamo a fare colazione. Tra non molto arriveremo a New York, il capitano Basty ci sta aspettando nel suo alloggio" mi disse con il suo solito dolce tono ed io annui in risposta.

Mi alzai e presi il mio vecchio vestito ormai asciutto e vidi che c'era anche una sotto veste nuova, evidentemente il capitano era stato di buon animo.

"Jack mi potresti per favore slacciare il vestito e la s-sotto veste" chiesi abbastanza imbarazzata.

"Ehm...ok" si avvicinò a me quando sentii le sue mani delicate sfiorare la mia schiena sentii un trepito di gioia provenire dal mio cuore. Mi sfilò il vestito e mi girai siccome il laccio del sotto abito si trovava sopra al seno. Vidi Jack arrosire, credo che dentro lui stesse bollendo.

Probabilmente anche io avrei questa reazione in una situazione del genere verso di lui, per il fatto che non ci sia più Trudy l'unica persona da cui mi lascerei toccare è Jack.

Iniziò a prendere le estremità dei lacci del mio completo intimo e lo sfilò lentamente, abbassò la testa ma quando si accorse che non indossavo niente rialzò lo sguardo ormai colore peperoncino. Presi la sotto veste pulita e me la feci allacciare, prima di finire Jack mi baciò dolcemente il collo ed iniziò a salire fino alla bocca.

"Grazie Jack"gli dissi dandogli un altro bacio passionale ed infine mi aiutò ad indossare l'abito. Mi tese la mano e andammo verso la cabina del signor Basty che ci attendeva per far colazione.

Chissà perchè il capitano ci trattava in questo modo benevole, gentile e disponibile. Questo dubbio mi sorgeva frequentemente, forse Jack la pensava come me.

"Jack, tu cosa pensi del capitano?" gli chiesi fermandomi davanti a lui.

L'idea di trovare qualcun'altro che si metta in mezzo a noi mi spaventava, dopo essermi liberata di Cal trovare un altro ostacolo per me sarebbe stato devastante, amo troppo Jack Dawson. Prima di incontrarlo mi sentivo intrappolata in giorni monotoni nei quali dovevo costantemente mantenere un comportamento educato. Jack aveva sempre avuto ragione: io ero l'unica che potevo rompere le sbarre della gabbia la quale mi circondava.

"Be, mi sembra una persona gentile e affidabile - disse leggermente sotto voce un po' troppo - in qualunque caso ieri sera lo ho incontrato e mi ha regalato un taccuino da disegno con dei pastelli"

"Molto bene, sai, siccome mio ritratto è affondato, pensavo che se non ti dispiacesse potresti farne un altro. Ma cosa vuoi dire con Un po' troppo?" chiesi cercando di stuzzicarlo.

"Niente è una cosa psicologica mia, tranquilla. Ti rifarò il dipinto Rose" e con questo si spostò davanti a me inginocchiandosi.

"Mi vuole fare il piacere della sua presenza milady?" mi porse la mano.

"Ne sarei onorata signor Dawson" appoggiai la mia mano alla sua e lui me la baciò delicatamente e mi prese a braccetto. Camminando alzò la testa in segno di nobiltà.

Scoppiai a ridere ed impegnata in ciò non mi accorsi che a pochi centimetri dal mio viso si trovava l'albero maestro, mi ci schiantai e per ridere abbracciai il legno.

"Eh...ma adesso mi tradisci signorina bisbetica!" esclamò il mio fidanzato.

"Bisbetica a chi? Ma guardati!"

"Vedi che mi contraddici sempre cara!" disse facendo un sorriso di sfida e molto divertito.

"Mi stai sfidando caro?!" accettai la sfida.

"Sai, secondo me soffri il solletico, proprio qua" iniziò a farmi il solletico sui fianchi.

Iniziai a correre per la nave con Jack alle calcagna, mi raggiunse e mi cinse con le sue mani calde e soffici al contatto con me.

Non ci sono parole per descrivere quello che ho provato e quello che continuavo a provare quando Jack si trovava vicino a me. Riuscivo solo a dire che lo amavo.

"Piccioncini, la colazione salta, guardate là - ci indicò un punto nel quale si vedeva un porto ed una piccola parte della Statua della Libertà - tra pochi minuti saremo al porto"

"Sono il re del mondo, e tu, cara Rose, sei la mia regina" mi prese e mi baciò.

Titanic - La vita continua Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora