K - Sfida il Domani

4 - Con le spalle al muro

Author - Pov  

Urla di battaglia risuonavano insieme al suono metallico tra armi nella Grande Sala, angeli e demoni si stavano scontrando senza sosta mentre le anime rimaste in tribuna scappavano senza una via precisa.

Un maestoso corvo grande il triplo di uno normale stava alle calcagna di un lampo nero che sfrecciava tra le anime in preda al panico per divorarle senza lasciar traccia, sotto di loro la battaglia stava ormai raggiungendo l'apice dell'intensità, freddi corpi senza vita risiedevano a terra immobili mentre i feriti in battaglia stavano ancora lottando fino all'ultimo sangue mentre improvvisamente alcuni lampi dorati si aggregarono insieme per formare una sfera incandescente di luce che si lanciò contro il portone chiuso.

<< Boom! >> si sentì un'esplosione che causò una violente folata di vento che spazzò via tutte le cose ad almeno 10 metri di distanza dal portone.

Come spinte da una strana frenesia tutte le anime presenti cominciarono a scappare verso l'uscita dopo essere state spazzate via, insieme ad loro altri tre lampi susseguirono, uno nero, un altro nero violaceo e l'ultimo di un rosso porpora.

<< Sbarrate tutte le uscite! >> si sentii l'eco di nuove voci in fondo al corridoio, fuori il nitrire dei pegaso si fece più forte. << Catturate le anime fuggitive! >>

Tre figure apparirono di fronte alla Grande Sala, le figure di due donne che indossavano un'armatura dorata con delle tuniche bianche sotto che fluttuavano nel vento creato dall'esplosione, ed con un uomo che indossava un'armatura simile a quella di un paladino al centro che emanò la sua intensa aura facendola espandere sotto forma di un feroce ruggito per sopprimere l'aura omicida creata dalla nostra sanguinosa battaglia. << Silenzio! >>

Nello stesso istante in cui tuonò il suo ruggito il Palazzo del Giudizio tremò ed in quel momento sembrò come se il Palazzo stesso fosse diventato vivo mentre le pareti si illuminavano di innumerevoli rune dorate.

....

Fuori dal Palazzo carri trainati da pegasi correvano impazziti all'inseguimento delle anime, la maggior parte sono state catturate, compresa l'anima oscura.

I Guardiani fecero lo sbaglio di gettare l'anima oscura insieme alle altre, condannandole così le povere anime ad una seconda morte sicura e come previsto dopo circa mezz'ora l'anima oscura scappo dalla rete di un carro dopo aver finito di consumare le anime intrappolate.

......

Vicino ai confini della barriera alzata dai Guardiani per impedire alle anime di fuggire, una solitaria figura di una ragazza era con le spalle al muro mentre quattro carri trainati da pegasi la accerchiavano da tutte le direzioni.

<< Arrenditi. >> disse con una voce dominante un uomo di mezz'età vestito anche lui con un'armatura pesante mentre teneva le redini del suo carro strette e dopo la sua arrogante sentenza cominciò ad incantare una magia per intrappolare l'anima della ragazza dai capelli scarlatti.

Il Guardiano stava per finire di incantare quando avvertì un'aura tenebrosa avvicinarsi alla loro posizione, improvvisamente il suo incantesimo fu interrotto da una anonima energia, il Guardiano di voltò verso la direzione della fonte dell'energia e aggrottò la sua fronte.

Un lampo nero-violaceo attraversò il cielo a velocità supersonica tagliando qualche nuvola passeggera creando un leggero fischio mentre i pegasi cominciarono ad agitarsi ed a nitrire nervosamente come se fossero spaventati da qualcosa.

E quando l'immagine di un maestoso corvo si presentò dinanzi ai loro sguardi spiegando le sue gigantesche ali mentre lanciò un grido intimidente proteggendo la ragazza dietro di se, i pegasi cominciarono a comportasi sempre più selvaggiamente scalciando e nitrendo sempre più violentemente mentre si sentivano invadere da un senso di disperazione e disagio, i Guardiani alzarono maggiormente la loro guardia mentre cominciarono a mettersi in posizione difensiva, ma furono sorpresi quando una delle reti si ruppe facendo scappare tutte le anime contenute dentro.