5 - Un sentimento che non muore

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Author - Pov  

<< Sparisci.. >> sussurrò con un tono quasi inudibile ad orecchio umano la ragazza, ma guada a caso qua non ci sono esseri umani, compresa lei dato che era uno spirito, ma come se l'anima oscura avesse capito a chi si stesse riferendo si fermò ad inseguire le anime spaventate per lanciarsi sulla ragazza.

.....

K - Pov

Il corvo davanti a me mi stava ostruendo il passaggio, ma almeno avevo capito che lui per adesso era dalla mia parte e quando vide l'anima oscura mentre tentava di attaccarmi l'enorme volatile davanti a me lanciò di nuovo un grido stordente che creò una folata di vento abbastanza potente da scaraventare l'anima oscura ad almeno 15 metri di distanza.

Dopo essersi stabilizzato in distanza all'improvviso lanciò un raggio che mi sfiorò appena la guancia destra lasciando nel passaggio un lieve graffio che sparì istantaneamente, e vi posso giurare di aver visto nella mia mente la sua espressione mentre si prendeva gioco di me per poi cominciare a lanciare altri attacchi direzionati alla sottoscritta.

L'impatto previsto non era avvenuto perché questa volta una barriera apparse dal nulla davanti a me e al mio compagno corvo bloccando tutti i colpi con facilità a differenza della mia barriera da novellina.

Guardai il gigantesco corvo dinanzi a me con uno sguardo ancora incerto chiedendomi ancora il perché mi stesse aiutando.

Passarono soltanto un paio di minuti dopo l'ultimo attacco di quell'anima arrogante, le persone sui carri trainati dai poveri e terrificati pegasi cominciarono a fare fatica a mantenere un buon equilibrio in aria e vedere una povera creatura così bella ed incantevole in difficoltà mi affiggeva soltanto all'idea, senza parlare del fatto che era la prima volta per me vederli dal vivo, intendevo i pegasi, ovviamente.

Non me ne potrebbe fregare niente dell'incolumità di un gruppo di estranei che guarda a caso cercavano anche loro di intrappolarmi dentro una stupida rete.

Sarei volentieri corsa in loro soccorso per calmarli io stessa se non fosse per il fatto che un corvo grande quanto un condor mi stesse sbarrando la strada, se fosse stata una persona avrei anche lasciato stare tutto per fiondarmi verso i pegasi, ma per mia sfortuna/fortuna una creatura ancora più affascinante e misteriosa di quei poveri pagasi spaventati si trovava dinanzi a me.

Ho proprio un cuore tenero verso gli animali eh.. - Sospirai alla mia debolezza.

Ho sempre avuto un debole per gli animali, soprattutto quelli carini e morbidi, ma che sia chiaro che anche se ho un debole per gli animali non significa che sono una preda facile per qualsiasi animale selvaggio.

Il motivo perché preferisco queste creature pelose invece dei essere umani?

Semplice.

Loro si basano sull'istinto, sono essere diretti che non hanno paura a mostrare quello che hanno in mente.

Questo è uno dei motivi principali, ma credo che il fatto che non abbia incontrato persone decenti in tutta la mia vita sia un altro fattore decisivo.

Uno delle persone in piedi sui carri mormorò qualcosa seccato per poi mollare le redini facendo così scappare via i pegasi mentre trascinavano via i carri insieme a loro nella fuga, l'uomo incantò qualche strana parola prima di far apparire dal nulla due candide ali avvolte da una luce color indaco dietro alla sua schiena e subito dopo essersi equilibrato nell'aria fece un cenno con la mano ai suoi compagni.

Alla vista del suo cenno gli altri annuirono semplicemente prima di mimare le sue azioni senza esitazione.

Ma ritorniamo a qualcosa di più interessante, tipo il ragazzone davanti a me.

Guadai le sue scintillanti piume nero pece fluttuare nel vento mentre i suoi due occhi dorati da corvo incontrarono i miei prima di avvicinarsi chinando il suo capo per posarla sulla mia fronte ed una strana folata di calore si espanse dentro di me al contatto con la sua fronte.

Dopo il senso di calore cominciai a sentire un acuto dolore provenire dal mio cuore inesistente, posai le mie mani sopra al mio petto stringendo il posto dove il dolore era più intenso, provai ad allontanarmi per separare la mia fronte dalla sua testa, ma sentii il mio corpo come se fosse stato oppresso da qualcosa e dopo qualche minuto cominciai a sentirmi leggermente soffocata da quel dolore mentre lentamente persi le mie forze, ma proprio quando stavo per perdere completamente le mie forze un'altra energia mi aiutò a combattere quel dolore.

Dopo qualche minuto di sofferenza la realtà mi colpi come un fulmine a ciel sereno.

Non posso sentire dolore..

Perché questo è tutto un'illusione giusto?..

Merda.

Questo non è un'illusione.. non sto sognando.

DOVE.

DIAMINE.

SONO.

FINITA.

No, no, no, no. Stai calma. Sangue freddo.

Prima scappo e meglio è.

" Dannazione, mi ha scoperto! "

Sentii una voce nella mia testa imprecare mentre grazie al suo aiuto ricominciai a riguadagnare di nuovo un po' di forza indietro.

All'improvviso un'ondata d'energia esterna mi colpì facendomi urlare dal dolore, era come se qualcuno avesse gettato una secchiata d'acqua gelata sopra le mie ferite ancora sanguinanti, respirai a fatica dopo quell'improvviso attacco mentre persi coscienza e iniziai a cadere dal cielo.

Con le mie ultime forze rimasti potei intravedere quell'odiosa palla infuocata nera quasi come un pezzo di vantablack avvicinarsi a me mentre mi guardava come se fossi un dessert servito su un vassoio d'argento.

Schioccai internamente la lingua seccata mentre un briciolo d'amarezza invase la mia mente mentre lentamente stavo perdendo le forze, ma improvvisamente uno strano sentimento sbocciò dentro di me come un fiore testardo che decise di sbocciare durante l'inverno combattendo coraggiosamente contro il freddo e il vento, come il mare mentre si scontrava continuamente contro gli scogli senza mai arrendersi, qualcosa dentro di me mi disse che la luce infondo al tunnel non era ancora completamente sparita.

Cercai di allungare la mia mano verso quella luce, il mio corpo si muoveva con fatica ma non decisi di mollare.

Determinazione, questo era il sentimento che mi invase quando finalmente raggiunsi la luce.

Aprì gli occhi svegliandomi dal mio stato di coma soltanto per vedermi precipitare a terra come un meteorite, allora cercai di riequilibrami in aria con uno sguardo pieno di determinazione dipinto sul mio volto, gli orbi dorati attorno a me vennero assorbiti dentro di me da una misteriosa forza d'aspirazione che le trascinava dentro al mio corpo, precisamente la strana forza le conduceva dritti verso la mia anima e quando la prima sfera fece contatto con la mia anima infuocata provai una strana sensazione di rivitalizzazione mentre mi godevo la sensazione dell'energia che mi veniva velocemente reperita.

Ad un tratto avvertì una presenza oscura avvicinarsi, quando mi girai fui benvenuta da un gruppo di attacchi davanti a me e allora sorrisi perché avevo proprio voglia di sfogare tutta questa adrenalina che avevo accumulato dentro di me su qualcuno.

K - Sfida il DomaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora