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Il mattino dopo, tutti erano agitati, stavano per trovarsi esattamente sopra l'ingresso di Atlantide, non avevano più la loro strega per assicurare loro la morte della creatura che doveva proteggere la città sommersa e sentivano che sarebbe successo qualcosa di terribile. Avevano l'ansia che li avvolgeva e penetrava fin dentro il midollo, ma i più terrorizzati erano i marinai che non sapevano nemmeno con precisione a cosa sarebbero andati incontro.
Elizabeth e Will erano abbracciati, sussurrandosi dolci parole e promesse.
-Elizabeth, io ti giuro che tornerai a casa salva da nostro figlio, crollasse il mondo, tu sarai a Port Royal totalmente illesa nel giro di qualche giorno.-
-Will, andrà tutto bene, siamo con Jack.-
-Appunto per questo ho paura.-
Matthew parlava a Jack con l'espressione più seria che avesse mai avuto:
-Se dovessi morire, promettimi che baderai tu a mia sorella e che non permetterai che le succeda niente.-
-Matthew caro, tua sorella è in ottime mani.-
-No Jack, niente ironia, è fondamentale che tu mi dia la tua parola che, finché sarà con te, lei starà bene.-
-Non te lo posso promettere, ma posso dirti che farò quel che posso perché resti in vita, ti interessano tutti gli arti o...?-
-Lascia perdere.- E si allontanò verso la ringhiera, non sapendo che Jack si era già prefissato l'obiettivo di proteggere quella ragazza che gli stava facendo scoprire lati nascosti del suo essere.
La notte prima, gli altri pensavano che stessero avendo dei rapporti poco religiosi, ma la realtà è che lei gli stava veramente insegnando alcuni giochi che lo avrebbero perfino aiutato a vincere dei soldi, e soprattutto gli stava insegnando a barare a quei giochi, per essere sicuro di vincere quei soldi. Forse era il fatto che avesse passato la sua adolescenza a servire ai tavoli di una squallida locanda, che l'avesse passata con solo suo fratello, o forse era semplicemente il suo carattere, ma quella ragazza aveva al suo interno classe, eleganza, vandalismo, alcolismo e una dose parecchio sotto la media di grazia. Gli ricordava tanto Elizabeth, ma ancora più grintosa e più naturale, sembrava che fosse nata con la spada in mano e su una nave pirata, ed era sicuro che non avrebbe abbandonato quella vita alla fine di quell'avventura.

Alessandra stava arrivando con le boccette, ne aveva sette, ma ne avrebbero usate solo cinque, le altre due le avrebbero tenute di scorta. Fortunatamente, Will non aveva bisogno della pozione, in quanto era piuttosto pratico dell'ambiente sottomarino, visto che l'Olandese Volante affondava come un sasso ogni volta che lui glielo richiedeva.
Selene e Jack stavano bevendo del rum, godendosi ogni sorso, coscienti del fatto che sarebbe potuta essere la loro ultima bottiglia, anche se Sparrow non lo dava a vedere, era tremendamente ansioso, e questa volta non avrebbe potuto contare sulla sua logorrea per salvarsi; questo scontro gli ricordava inquietantemente quello che aveva avuto con il kraken anni prima.
Era molto bravo in battaglia, con la pistola, con gli accordi e con i ricatti, ma l'unica cosa su cui poteva contare quel giorno era la sua abilità da spadaccino, e la speranza che qualcuno venisse mangiato al posto suo.

Elizabeth salutò Will con un bacio, per poi dirigersi verso Matthew.
-Matt, dovrei parlarti di una cosa.-
-Dimmi tutto, capo.-
-Io so che tra mia cugina e te c'è qualcosa, ne sono sicura, ma forse queste saranno le mie ultime parole rivolte a te, e vorrei confessarti di provare dei sentimenti forti nei tuoi confronti, nonostante io non abbia assolutamente smesso di amare Will.-
-Oh, mi prendi alla sprovvista, non me l'aspettavo... tra me ed Ale c'è solo tanto affetto, e non provo nulla di più per te. Ti voglio bene, sei un'ottima guerriera, una bellissima donna e, cavolo, sei la regina dei pirati, ma io sono sicuro che tutto ciò che ti possa rendere felice sia seduto lì a guardare il mare che ci circonda. Mi dispiace tanto Elizabeth, ma tra noi due non potrà mai esserci nulla, tu e Will siete la coppia migliore che io abbia mai visto, avete una storia meravigliosa e non sarò io quello che la rovinerà, neanche per tutto l'oro del mondo.-
-Matthew, io so che quello che provo per te non è corrisposto, e so che non potrà mai nascere una storia tra di noi. Ti ringrazio per le belle parole, io e Will ci amiamo tantissimo, e non dico di amare anche te, solo che sento una forte attrazione nei tuoi confronti e ci tenevo a dirtelo, visto che non possiamo essere sicuri di avere tempo dopo.-
-Tu e Will vi siete sposati nel bel mezzo di una battaglia! Direi che il tempo è il minore dei tuoi problemi.- Scherzò Matthew, che cercava ogni volta di buttare tutto sul ridere, anche gli argomenti più pesanti. Elizabeth fece una mezza risata, per poi chinarsi verso di lui e dargli un bacio sulla guancia.
-Buona fortuna.- E si allontanò, andando dritta verso sua cugina, che stava ancora osservando le boccette con aria interessata, non capendo come fosse possibile la presenza di una nebbiolina verde sopra il liquido rosso. Le due si intrattenerono a vicenda per qualche minuto, per poi venire interrotte da una forte botta alla nave, che fece tremare tutti loro.
Jack alzò la bottiglia come per brindare, e tirò fuori la spada con l'altra mano.
-E' arrivato il cane da guardia.- 

I Pirati dei Caraibi e La Grotta dei Sogni.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora