I Pirati dei Caraibi e La Grotta dei Sogni.

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Dopo lo scossone che fece traballare tutta la ciurma, ne arrivò un altro, e poi un altro ancora: erano in balia dell' Unktehila, il mostro marino a guardia della città. Quasi tutti erano pronti con le loro spade, gli altri erano ai cannoni, e lo stesso valeva per l'Olandese Volante, capitanato da Will, che alternava il suo sguardo tra il mare e la sua amata.
Il mostro attaccava quasi esclusivamente da sott'acqua, da quanto stavano apprendendo, e non sapevano in che modo ferirlo per poter lanciarsi poi nelle profondità. Dovevano solo aspettare che emergesse, così da poterlo colpire.
Un ennesimo colpo alla Perla Nera fece cadere a terra qualche marinaio, ma gli altri avevano i piedi ancorati al suolo e le bocche spalancate nel veder avvicinarsi un'altra nave, questa con a bordo un inconfondibile Barbossa che scrutava tutti loro grazie al cannocchiale. Matthew e Selene avevano intrapreso quel lungo viaggio solo per trovarlo e vendicarsi, ma col passare del tempo, tutto quell'astio era quasi svanito, facendo loro perfino dimenticare il vero motivo della partenza.
Più la nave "rivale" si avvicinava, più le speranze di battere l'Unktehila aumentavano, erano tre potentissime navi contro un solo mostro, ce l'avrebbero fatta.

Senza aspettare oltre, il serpente marino si scagliò anche contro la nave di Barbossa, provocando dei danni forse più seri di quelli che aveva subito la Perla, per poi finalmente emergere appena dal mare, ma quanto bastava a Jack per sparargli su quel poco di pelle che si intravedeva sull'orlo dell'acqua. A quel punto, la creatura si poteva dire arrabbiata, così tanto che prese la rincorsa per poi saltare in parte fuori dall'acqua e lanciarsi verso la nave capitanata da Sparrow, ma Alessandra era pronta a contrattaccare sparandogli ripetutamente avvicinandosi all'essere, per poi finire malauguratamente i colpi e tirare fuori la spada, per un attacco più diretto. Lo ferì molte volte, e sempre più in profondità, ma il mostro non si decideva ad andarsene, anzi, si scagliava ripetutamente contro la ciurma impaurita che si nascondeva in punti strategici e gli sparava da più lontano possibile. Nel frattempo, la nave di Barbossa si avvicinò abbastanza alla Perla per permettere ai marinai di salirci sopra, e affiancare la ciurma di Jack in quella missione suicida.
Anche la ciurma dell'Olandese Volante raggiunse i compagni, attaccando il serpente da ogni angolazione possibile, armati fino ai denti e pieni di coraggio. Molti restarono feriti in quello scontro, altrettanti persero la vita, ed era cominciato da soli pochi minuti, ma fortunatamente Jack, che stava parlottando con Barbossa da qualche secondo, ebbe la prontezza di lanciare una bomba nella bocca della creatura proprio nel momento esatto in cui spalancò le fauci per addentarlo. Ci fu un'esplosione così potente da creare delle onde abbastanza forti da far allontanare da lì tutte e tre le navi. Il peggio era passato, l'Unktehila era morto, erano riusciti nell'impresa in cui avevano fallito tutti prima di loro, e non potevano sentirsi più fieri, anche se dentro di loro la paura diceva che sarebbe potuto tornare in ogni istante, e che poteva non essere morto davvero. Tutti urlarono di gioia, chi ce l'aveva tirò il cappello, mentre i due fratelli ne approfittarono per abbracciarsi, increduli di essere ancora interi. L'abbraccio durò diversi secondi, ma poi Selene aprì gli occhi poco prima di staccarsi da lui e vide ciò che credeva non avrebbe più rivisto in tutta la sua vita. Un'altra coppia si stava abbracciando a bordo della Perla Nera, sicuramente due marinai di Barbossa, un uomo e una donna. La ragazza si sentì gelare, avvertì i brividi fino alle punte dei capelli, e una calda lacrima le scivolò sul viso. Si allontanò velocemente dal fratello, che non riusciva a capire cosa stesse succedendo, poi lei cercò di dire qualcosa, ma la voce le si spezzò in gola. Matthew seguì il suo sguardo e vede ciò che la turbò a quel punto, paralizzandosi dalla sorpresa, ma non fu sconvolto quanto Selene, così parlò al posto suo, convinto che quelle sarebbero state le sue parole:
-Mamma... papà...-