CAPITOLO 10

11.6K 663 16
                                    

MELISSA

"Allora, ci incontriamo questo pomeriggio per cominciare la ricerca?" mi chiese Andrea.

"Certo, vieni da me?"gli chiesi io.

"Ottima idea!" Gli diedi il mio indirizzo e decidemmo che sarebbe venuto a casa mia alle sedici. Entrammo in classe e mi sedetti al mio posto.

"Perché a te sempre i piu fighi? Prima Simone, poi Andrea. Uffi."mi disse Bea a bassa voce per non farsi sentire. Io le sorrisi e entrò la prof. di storia.

***

Arrivai a casa alle quattordici. Per tutto il mattino avevo cercato di evitare Simone, ma all'intervallo l'avevo visto con una bionda. Finsi di non accorgermi e mi misi a ridere per delle battute penose di Andrea. Non sapevo neanche io cosa facevo. Tanto, pensavo, non lo avrei mai fatto ingelosire. In quel momento però decisi che avrei fatto di tutto pur di scoprire se era geloso. In fondo quella volta mi aveva detto di essere geloso di Marco, e il vino verita. Speravo fosse così.
....Visto che ti piace?...

La mia coscienza aveva ragione, purtroppo.

Entrai a casa e non trovai nessuno. Perfetto. Cucinai un pó di pasta e mangiai. Poi andai a farmi una breve doccia e mi vestii. Mi truccai e lasciai i capelli leggermenti mossi arrivarmi alla vita. Quando scesi trovai Simone alla tele. Ero tentata dal farlo ingelosire così gli chiesi: "Hai da fare oggi?"

SIMONE

Mi chiese se avevo da fare. Lo sapevo che sarebbe caduta ai miei piedi. Normale. Continuai a guardare la tele e le risposi: "No perché?"

"Speravo il contrario!"mi disse lei con un tono innocente.

"Scusa?" No, come???

"Questo pomeriggio viene Andrea e speravo che saresti uscito. Sai, per lasciarci la casa. Fa niente. Andremo in camera mia." Coooosa? Speravo di aver capito male. Lei fece finta di niente e io le dissi: "Mi stai cacciando?"

"Più o meno."

"Devo studiare. Quindi devo rimanere a casa."

"Tu che studi? Potevi inventare una scusa migliore sai??"

Mi alzai e mi avvicinai a lei.

"Vado a studiare!"le dissi all'orecchio, con tono seducente.

"Ah e stai attenta a Andrea. Un playboy mi dicono!"

"Affari miei. Si può cambiare no?"

"E pensi che cambierà per te?"le chiesi stringendola a me.

"Si!"mi disse lei. Le diedi un bacio a stampo e me ne andai in camera. Mi girai e la vidi pietrificata. Stava funzionando.

ANDREA

Quando arrivai a casa di Melissa erano le sedici in punto. Non ero mai stato un tipo puntuale io ma non volevo farla aspettare. Parcheggiai la mia Porsche che faceva invidia a tutta la scuola e uscii dalla macchina. Dopo aver suonato, mi si presentó lei.

"Ciao Andrea!"mi salutó allegra. Nel suo sguardo peró c'era tristezza, come sempre. Riusciva a nasconderla davvero bene ma io la percepivo.

"Ciao Meli!"le dissi e entrai dandole un bacio sulla guancia.

"Vuoi qualcosa da bere?"mi chiese.

"Si grazie. Hai del vino bianco?"

"Penso di avercelo. Non sono una tipa da alcool io!"e andó in cucina. Mi sedetti sul comodo divano e la aspettai. Il salotto era molto ben arredato, con un tappeto soffice sopra il quale c'era il tavolo, tre divani comodi e la tele. Stavo ancora guardando gli altri mobili quandó arrivó lei con due bicchieri e una bottiglia di vino bianco. Mi versó del vino e provó ad avvicinare il tavolo a dove ero seduto.

"Tranquilla, ci sediamo sulle sedie!"le dissi. Lei annuì e mi sorrise. Ci sedemmo e accese il computer, per fare la famosa ricerca.

MELISSA

"Se ne é già andato il tuo tipo? Pensavo rimanesse a dormire!"mi disse Simone, sedendosi sul divano vicino a dove ero comoda io.

"Non porto il primo che passa a letto, al contrario di qualcuno qui!"

"Gelosa?"

"E perché dovrei?" Rimisi le cuffie e lui fissó lo schermo. Cercai di concentrarmi sulla musica: Parole di ghiaccio del caro Emis. Era un pó vecchia ma molto bella. E non avevo voglia di cambiare musica.

  - Non é vero che l'amore é attrazione come dicono, due calamite opposte a volte si respingono e a volte vincono gli errori, servono ad imparare....

Guardai di scatto Simone. Perche? Noi litigavamo sempre e ormai sapevo di essere innamorata di lui. Solo un poco, peró. Al diavolo. Continuai ad ascoltare la musica. Dopo un pó di canzoni decisi di andare a letto. Ormai erano le dieci di sera e io ero davvero stanca. Mi alzai e salii le scale.

"Buona notte."mi sentii dire da Simone.

"Notte!"gli risposi e andai in camera mia.

PIÙ MI ODI, PIÙ IO TI AMO♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora