CAPITOLO 16

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MELISSA

Cinquantotto chili. Avevo messo su due chili in quattro mesi, da quando ero arrivata ad abitare in quella casa con Simone.

Mi guardai allo specchio. Per fortuna non si notava molto. Io non ero grassa, avevo la pancia piatta e le coscie non molto magre ma mi piacevano. Amavo il mio corpo, ma non potevo continuare a mangiare cosi tanto.

Sentii suonare il campanello e guardai l'orologio. Le dieci e venti del mattino. Chi poteva essere a quest'ora?

Simone era uscito, come tutte le domeniche mattine, ma aveva le chiavi.
A meno che non le avesse perse..

Mi guardai di nuovo allo specchio di sfuggita. Mi ero truccata solo un'ora prima quindi il trucco era a posto. Avevo addosso dei pantaloni neri da tuta e una felpa verde non molto larga. Lasciai i capelli sciolti e uscii dalla stanza.

Il campanello suonò un'altra volta. Scesi le scale ed andai alla porta. Senza vedere chi fosse la aprii di fretta e mi pentii di aver aperto. Un volto maschile a me molto familiare mi si presentò davanti e mi sorrise allegro.
Lorenzo.

"Ciao Meli. Come stai?"mi chiese. In quel momento avrei voluto sbattergli la porta in faccia e mandarlo a quel paese ma lui sembrò accorgersi, così entro in casa.

"Che bel salotto!"mi disse.

"Cosa ci fai qui?"gli chiesi.

"Potrei avere da bere? Anche un bicchiere di succo, ho la gola asciutta."

Rimasi a guardare quegli occhi verdi che non vedevo da tanto e quel corpo da urlo, che però rispetto a quello di Simone era niente.

"Cosa vuoi?"gli chiesi.

"Un bicchiere di succo, grazie!"disse sorridendo e si sedette sul divano

"Spiritoso, intendevo cosa sei venuto a fare. E alzati dal mio divano!"gli dissi e lui si alzò.

"Da quando sei così fredda?Dove é finita la ragazza dolce con cui stavo un tempo?"mi  chiese.

La rabbia prese il posto di tutte le emozioni e gli dissi: "La ragazza dolce é sparita da quando qualcuno la rimpiazzò per una bionda cercando una scusa qualunque e dandole della puttana e altri insulti simili."

"Ero venuto a parlarti di questo!"mi disse. "Mi dispiace di averti insultato in quel modo e di averti liquidata così, sapevo che ci tenevi molto a me.."

"Infatti, ci tenevo!"gli dissi ancora più fredda di prima, se era possibile.

Lui mi ignorò e continuò a parlare: "Il fatto é che mi sono accorto di aver sbagliato e sono venuto qui per questo!"

"Ti sei accorto un pò tardi!"

"Lo so. Mi dispiace."

"Non mi interessano le tue scuse."

"Il fatto é che... ehm... ecco... mi manchi Meli!" Non era mai stato abile con le parole, questo lo avevo sempre saputo.

"Mi dici che faccia hai di venire qui a dirmi che ti manco dopo tre mesi che mi hai lasciata? Che succede, la tua bionda non ti ha soddisfatto abbastanza?"

"Lei non c'entra non siamo mai stati insieme!"

"Ah un'altra delle tue puttanelle? Una di quelle con cui ti sei divertito prima di venire a dirmi queste cazzate?"

"Sono sincero Meli, mi manchi un sacco. Ti ho gia detto che mi dispiace, in quante lingue te lo devo ripetere?"mi chiese.

Arrabbiata andai in cucina, presi il primo piatto che trovai e lo portai in sala. Poi glielo diedi e li dissi: "Buttalo per terra!" Lui mi guardò confuso e quando si accorse della mia faccia determinata lo buttò, facendolo rompere in mille pezzi

"Perfetto, ora chiedigli scusa."

"Coome?"

"Si. Chiediglielo in tutte le lingue che vuoi."

Lui prima incerto poi piu calmo guardo i pezzi del piatto e disse: "Mi dispiace!"

"Perfetto, si è riparato?"gli chiesi.

"Ovvio che no. Non è chiedendo scusa a un oggetto che ritorna integro!" Mi disse come se fosse la cosa piu ovvia del mondo.

"L'hai detto anche tu. Vedi? Tu mi hai spezzato il cuore, ero disposta a darti tutto e tu hai rovinato ogni cosa. Dando poi la colpa a me e a Simo ovviamente."

"E Simo chi é? Il tuo conquilino per caso?"

"Non cambiare argomento. Pensi che dopo tre mesi io possa ancora perdonarti? Mi hai completamente stracciata ti rendi conto? Ci ho messo molto a dimenticarti ma ce l'ho fatta infine. E non pensare che con un Mi dispiace io possa perdonarti. E ora esci da casa mia che ho da fare." Lui stava per ribattere quando sentimmo la porta aprirsi e vedemmo il ragazzo più bello entrare in casa. Simone.

PIÙ MI ODI, PIÙ IO TI AMO♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora