CAPITOLO 23

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MELISSA

Mi girava la testa. Aprii gli occhi e mi ritrovai nel buio totale. Essendo sdraiata su un comodo letto che non riconoscevo mi accorsi di essere in una stanza.

Ancora mezza addormentata cercai l'interruttore con la mano destra, dando dei piccoli colpi alla parete fresca. Niente. Cercai con la mano sinistra e lo trovai. Accesi la luce bianca e accecante e socchiusi gli occhi. Quando i miei occhi si abituarono alla luce gli aprii del tutto.

Non era la mia stanza, nemmeno quella di Beatrice. Era una stanza femminile però. Non avevo mai visto quella stanza. Le pareti erano viola, con degli scaffali bianchi pieni di libri e un sacco di poster di Josh Hutcherson.

Un armadio di legno chiaro stava vicino a una scrivania. Sopra la scrivania un orologio che indicava le nove. Del mattino o di sera? Uscii dalle coperte e mi ritrovai con addosso una maglietta e dei pantaloncini maschili. Mi alzai verso la finestra e la aprii. Ok, erano le nove del mattino. Sul comodino c'era una felpa di topolino e un paio di pantaloni, che lasciai al loro posto.Misi delle pantofole che trovai vicino al letto e aprii una porta nella stanza.

Era la porta del bagno. Ci entrai e mi guardai allo specchio. Avevo gli occhi gonfi, rossi e tutto il mascara colato. Mi lavai la faccia e uscii dal bagno.

Decisi anche di uscire dalla stanza e chiesi con voce tremante: "C'è qualcuno?" Nessuna risposta.

Mi diressi verso la porta di fronte a me e trovai la sala, non molto grande. A destra c'era la cucina e decisi di entrare. Sopra il tavolo c'era un biglietto. Non sapevo se guardarlo o no, non ero una che si faceva gli affari degli altri.

Ma dovevo sapere dove mi trovavo così lo lessi.

Un sorriso mi si stampò sul viso quando cominciai a leggerlo: "Buon giorno Meli, dormito bene? Spero di sì. Io ho gia fatto colazione, accomodati pure. Dovrei essere a casa per mezzogiorno. Fai come fosti a casa tua. Sul comodino di camera tua ti ho lasciato un paio di pantaloni e una felpa di mia sorella, gli unici vestiti di lei che si era dimenticata. Mettili pure e riposa.

Con affetto, il tuo Marco!" 

Mi sedetti sul tavolo senza alcuna voglia di mangiare al ricordo di ció che era avvenuto la sera prima con Simone.
FLASHBACK

Ero andata due minuti in bagno da sola e quando uscii mi diressi verso il mio ragazzo. Lo trovai dopo pochi minuti seduto con sopra una ragazza, mentre si baciavano. Ma io quella tipa la conoscevo: era Jenny, la sua ex. Gli era sempre stata al collo. Quel giorno aveva un mini abito rosso ed era lì a baciare il mio ragazzo.

Il peggio era che a quanto sembrava a me anche lui la stava baciando. Cercai di trattenere le lacrime e uscii da casa di Andrea. La mia coscienza mi diceva di tornare indietro, di parlare con Simone per sapere se anche lui la stava baciando. Un'altra vocina mi diceva che avrei dovuto fare la ribelle e divertirmi, ignorando Simone, come mi aveva detto prima Giulia.

Ma io non riuscivo così mi misi a correre verso una meta che non conoscevo. A un tratto stanchissima mi fermai vicino a un semaforo e sentii delle voci vicino a me. Guardai l'ora: mezzanotte e dieci. Cavolo avrei dovuto vedere l'ora prima di uscire così vestita in mezzo alla strada. Sola. Le voci si avvicinavano, gravi.

Erano maschili. Quando vidi a chi appartenevano notai che erano ubriachi.

"Ciao bella, vuoi venire a fare un giro in moto!"mi disse uno fermandosi davanti a me.

"Ehm, no grazie!"gli risposi io. Quello lì scese da me e mi sussurrò all'orecchio: "Stai tranquilla, ci sarà da divertirsi!!" Gli mollai un ceffone e lo allontanai. A quel punto scesero dalle rispettive moto altri tre ragazzi e mi circondarono. Ero presa dalla paura e avevo solo voglia di urlare. Ma la voce non usciva.

A un tratto vidi uno cadere e altri due andare verso di lui. Il maschio Alfa invece continuava a mangiarmi con gli occhi, ignaro di ciò che accadeva intorno, fino a quando prese la botta in testa anche lui e cadde a terra.

"Ti hanno toccata?"mi chiese il mio salvatore.

"No, grazie Marco!"gli dissi e lo abbracciai.

"Vieni prima che si ripredino!"mi disse lui e salii con lui sulla moto. Arrivammo di fronte a un appartamento non molto grande e io lo seguii al suo interno.

Prendemmo l'ascensore in silenzio e ci fermammo al secondo piano. Dopo di che entrammo nella porta a destra e notai un salotto non molto grande.

"Casa mia!"mi disse lui.

Annuii e gli sorrisi.

Ci sedemmo sul divano e lui rimase a fissarmi per un pò: "Si puó sapere cosa ci facevi in quel posto a quest'ora?"mi chiese poi. E cominciai a piangere.

Andó a prendermi un bicchiere d'acqua poi si sedette vicino a me e io gli raccontai della vicenda successa di fronte ai miei occhi poco prima.

"Che stronzo!"mi disse lui e mi abbracciò.

"Hai della vodka?"gli chiesi e lui andó a prendermela. Persi il conto di quanti bicchieri avevo bevuto, ricordavo solo quando andai in camera degli 'ospiti' e mi misi quella maglietta e pantaloncini che mi aveva dato. Poi mi addormentai profondamente.
FINE FLASHBACK

Piegai il biglietto e me lo portai su in camera. Andai in bagno e feci una rapida doccia,poi mi avvolsi nell'asciugamano rosa che trovai e mi misi i vestiti che erano sul comodino. Mi stavano molto bene, decisi di chiedere a Marco l'età di sua sorella. Mentre asciugavo i capelli sentii il campanello suonare. Aprire o non aprire? In fondo non era casa mia? Ma chi poteva essere alle dieci e mezzo del mattino? Decisi di andare ad aprire perché continuava a suonare. Poi cominció a bussare. Ah quindi era gia entrato dal cancello? Gia.

Mi era strano uscire senza trucco. Cercai disperatamente negli armadietti e trovai un eyeliner e fondo tinta. Perfetto. Gli misi veloce e uscii dalla stanza. Cercando di sorridere e avere una faccia allegra, arrivo alla porta ed apro. Porca vacca, perché ho aperto? Ma sopratutto, cosa ci faceva lì Simone?

***

Ecco un altro capitolo, che ne pensate? Prima di tutto vorrei ringraziare i lettori per avermi fatto avere mille letture e piu di cento voti.

È grazie a voi che sono andata avanti, senno sarei rimasta ai primi capitoli e avrei abbandonato il libro. Scusatemi se i capitoli sono corti ma non ho molto tempo per scrivere. Ditemi cosa ne pensate e se secondo voi é il caso di mandarlo avanti. Un bacioo a tutti e buona lettura. ❤

PIÙ MI ODI, PIÙ IO TI AMO♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora