CAPITOLO 15

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SIMONE

La vidi entrare in casa abbattuta con le lacrime che lottavano per scendere. Mi alzai di scatto. Non mi piaceva vederla così triste. Lei era la allegra, quella che emanava allegria in tutta la casa. Insomma, lei non poteva essere triste. Avrei fatto di tutto pur di non vederla con gli occhi così lucidi.

"Cos'hai?"le chiesi avvicinandomi a lei.

"Niente."mi rispose cercando di schivarmi per salire in camera. Dopo che mi avvicinai a lei le presi il mento con due dita e alzai il suo viso in modo che potesse guardarmi. Lei mi fissó per un istante poi scoppiò a piangere e mi abbracció.

Senza pensarci la abbracciai anche io e annusai il buonissimo profumo di rose dei suoi capelli.

Quando si calmò andammo sul divano sempre abbracciati e lei rimase zitta per un pó di tempo.

"Vuoi parlarne?"le chiesi. Non rispose.

"Si tratta di Andrea?". Annuì.

"Non mi dire che mi avevi avvertito perfavore che non ho bisogno di sentirmelo dire."

"Tranquilla. Cosa é successo?"

"Mi ha usata per tutto questo tempo ti rendi conto? Voleva farmi innamorare di lui per poi lasciarmi come una scema. Cosa gli ho fatto per meritarmi questo? Dimmi, sono così orribile, io?"

Troppe domande.

"Non gli hai fatto niente tu. É lui lo stronzo. E tu sei bellissima!"le dissi.

"Grazie!"mi rispose."Mi dispiace Simo!"mi disse poi.

"E di cosa?"

"Di aver fatto la stronza tutto questo tempo. Ti assicuro, c'é un motivo che però non ho mai detto a nessuno a parte a Bea. Peró se mi vuoi ascoltare te lo dico!"mi disse poi.

"Sono tutto orecchie!"

"Ho avuto molte relazioni prima di ora, finite tutte male. L'unica relazione in cui credevo davvero era l'ultima, con Lorenzo. Io lo amavo con tutta me stessa e sarei stata disposta a dargli tutto. Poi mi lasciò, con la scusa della distanza, ma infine scoprii che era a causa di una bionda. Da quel momento decisi di non innamorarmi piu e non potevo permettermi di affezzionarmi molto a te. Scusami!"

"Era lui lo stronzo. Anche se devo ammettere che la tua logica è molto stupida."

"Lo so. A proposito di bionde.."

"Cosa c'é?"

"A quanto pare ce n'è una pazza di te, la sorella di Andrea."

"Giulia!"

"La conosci? Mi ha dato della troia e ha chiesto a suo fratello di farmi innamorare di lui per lasciarti in pace. Così lei può mettersi con te!"mi disse ridendo.

"Povera illusa. A me piace un'altra!"

"Ah si? A te piace qualcuna? Pensavo ti piacessero tutte le ragazze!"disse cercando di stuzzicarmi. Però rideva.  Ero riuscita a farla ridere.

"Beh tutte le ragazze sono belle, ma mi piace una in particolare."

"E chi è la vittima? Si può sapere?"

"Si che si può sapere. È una ragazza speciale, che nasconde sofferenze ma che sorride sempre, bella dentro e fuori e anche molto intelligente."le dissi e lei mi guardò. La baciai prima con calma e poi più appassionatamente e lei rispose al bacio. Ci sdraiammo sul divano appassionati in molti baci. Poi lei si fermò e con lei anche io. Mi risedetti e mi disse: "scusa, mi sono lasciata prendere dalla situazione!"

"Autocontrollo a mille eh?"

"E cosa dovrei fare se un figo della madonna mi bacia?"

"Sbaglio o hai detto che sono figo?"

"Non sbagli!"

"Meli!"

"Sì?"

"Ti amo."

"Anche io."

"Aspetta. Ti amo tanto. Se starai con me ti dimenticherai di tutte le sofferenze. Ti farò vivere le emozioni più belle e ,ti assicuro, non ti lascierò mai." Lei mi sorrise e mi baciò di nuovo. Dopo un lungo bacio le chiesi: "Meli, vuoi essere la mia ragazza?"

"Non ti conviene,sai?"

"Coome?"le chiesi confuso.

"Lo sai che sono una tipa difficile e ho paura che poi per te diventi una sfida amarmi ancora!"mi disse con lo sguardo di chi la sa lunga.

"Non mi conosci bene se non sai che amo le sfide."

"No caro, tu ami vincere le sfide. É diverso."mi disse ridendo.

"Sono pronto a battermi per questa sfida, pur di averti. Ti amo tanto Meli"

"Ti amo tanto anche io Simo!"mi disse baciandomi e si alzò.

"Dove vai?"

"Non festeggiamo?"mi disse ridendo e corse in cucina. La seguii anche io e tirammo fuori vodka e biscotti al cioccolato. Non era il massimo ma se voleva i biscotti a me andavano bene. E così mangiammo e bevemmo tre bicchieri a testa, felici di stare insieme dopo tanto tempo a litigare.

PIÙ MI ODI, PIÙ IO TI AMO♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora