New York

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si guardava allo specchio, spesso si vedeva abbastanza carina, ma questa mattina era davvero inguardabile i suoi lunghi ricci biondi erano molto arruffati e sotto gli occhi aveva due borse accentuate dal mascara sbavato, decise che la miglior cosa da fare era una bella doccia, apri l'acqua su un cd dei coldplay e inizia la giornata. Certo questa non era una delle sue mattine migliori ma andava avanti, il suo aspetto non era migliorato molto ma ora era passabile, prese dalla cabina armadio un pantalone verde mela stretto, una blusa gialla limone a mezze maniche e ci abbianò un paio di zappe in corda aggiungendo in fine qualche bracciale e anello, non volevo truccarsi molto quindi mise solo un po di rossetto e  mascara, prese la sua borsa-sacca ed usci di casa velocemente. La strada era parecchio trafficata, la solita New York, Valentine sapeva di avere solo 20 minuti e che sarebbe arrivata in ritardo all apertutra della scuola, ma non c'era neanche un piccolo posto dove poter sorpassare quindi si rassegno e aspetto che il traffico cessasse.

Come da lei previsto arrivo in ritardo di dieci minuti ma per fortuna la sua classe di angoletti era ancora perfetta. Faceva l'insegnante da circa 7 anni, adorava il suo lavoro, i bambini la facevano sentire viva lei lo avrebbe desiderato tanto un bambino,  ma tra tutti gli uomini che aveva conosciuto nessuno di loro era pronto ad impegnarsi seriamente, ma Valentine sapeva aspettare sapeva che al più presto sarebbe arrivato qualcuno nella sua vita.

Entrata in classe tutti quei piccoli bambini di massimo 4 anni le corsero in contro e l'abbracciarono tutti insieme, Valentine sorrise e diede loro un bacio ciuscuno. Per prima cosa gli fece dire la preghiera e poi incomincio la lezione che consisteva nel disegnare un cuore da donare ad un compagnetto.

Erano le 19 Valentine era distrutta, non vedeva l'ora di arrivare a casa mettere in forno la pizza e buttarsi sul divano a vedere Dr. House, gia pensarci la stava rilassando, ma a svegliarla dal suo sogno ad occhi aperti fu la suoneria del suo cellulare, con una mano lo cerco nella borsa guardo il display e lesse il nome "  TIFFANY". Alzo gli occhi al cielo sapeva che Tiffy, come la chiamava lei, le avrebbe fatto passare un altra serata per i locali di New York, ma non ne aveva alcuna voglia.

-Pronto?-

dall altro lato:

- Vale stasera io e te passeremo un altro pazza serata-

-No tiffy, mi dispiace ma non ne ho per niente voglia stasera c'è Dr.House-

- Me ne sbatto di Dr House, sei la mia migliore amica ed esci con me stasera sono gia sotto casa tua dai sbrigati-

Tiffy, come al suo solito riattaco il telefono lasciando senza parole Valentine, che sbufo e accellerò.

Arrivata a casa Tiffany era gia pronta

- Quanto ci hai  messo e da ore che aspetto sbrigati truccati e vestiti ci stanno aspettando-

Valentine la guardò stranita e penso " ci aspettano?!"

- chi ci aspetta? -

Tiffy la guardò e le disse:

- sono ragazzi che ho conosciuto a lavoro sono tutti molto belli-

le fece l'occhiolino e la spedi verso il bagno:

-  Dai vale stasera troverai il principe azzurro-

Erano in macchina Valentine si era messa un vestito blu che arrivava sopra il ginocchio a balze, con scollo a cuore e  una cintura oro in vita. si era truccata poco aveva messo molto rossetto rosso, e durante il tragitto Tiffy parlò tutto il tempo ma Valentine non la segui molto sapeva che sarebbe accaduto qualcosa quella sera, qualcosa che la turbava.Arrivarono all entrata del Black and White,un locale famoso di New York, e scesero dalla macchina.

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora