Tre giorni

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Erano tre giorni che non la vedeva, la pensava costantemente, ogni secondo la vedeva in tutto, si risentiva quello che era sempre stato, un demone, aveva visto tante altre ragazze ma non era mai riuscito a portare a termine il suo compito, le mancava,  si chiedeva ripetutamente cosa avesse di così diverso quella ragazza, era bella,anzi, era stupenda,  ma di ragazze belle ne aveva incontrate tante e mai nessuna gli aveva fatto quell'effetto, già la sera che l'aveva salvata, aveva sentito una sensazione strana era come se già la conoscesse, gli ricordava qualcuno, ma Nicholas non ricordava niente del suo passato,  e non si era mai preoccupato di sapere, la sua casa era l'inferno questo gli bastava per capire chi era. Rachel lo interruppe gridandogli

-DAI ANDIAMO A BALLARE-

Nicholas non ne aveva voglia

-No vai tu io resto qua-

Rachel fece spallucce si alzò e iniziò a ballare, una decina di ragazzi le si avvicinarono e lei con la sua risata stridula gli disse

-Uhh, quanti siete-

Nicholas guardò il suo orologio erano le 4 del mattino, era il caso di andersene da lì, sapeva che non avrebbe concluso niente, era un po ubriaco ma non gli importava voleva andarsene.

Valentine era stata anche peggio di lui, non rispondeva alle chiamate,  aveva circa 56 messaggi in segreteria, si era presa un lungo periodo di malattia a lavoro, se ne stava stesa sul divano a mangiare cibi precotti e bibite gassate, trovava un film romantico e si metteva a piangere come una fontana solo guardando il titolo, si sentiva di nuovo vuota, nella sua testa risentiva le parole

" io sono senza cuore, anima e vita"

che voleva dire Nicholas con quelle parole, Valentine avrebbe anche potuto prenderla come una scusa o una di quelle stupide frasi filosofiche che vengono dete da chiunque,  ma no, lui lo aveva detto con un tono di voce, quasi inquietante, serio, cattivo, inflessibile, a pensarci le vennero i brividi e le lacrime, aveva sbagliato a dirgli che lo amava, forse era stata colpa sua,  forse lo aveva spaventato,  erano passati solo pochi giorni da quando si erano conosciuti,  anche se sembrava che lui non avesse reaggito tanto male, cosa gli era passato in testa in così pochi minuti da fargli cambiare idea?

Nicholas vedeva la strada parecchio sfocata, tutte le luci d New York sembravani fondersi, la moto andava così veloce che gli sembrò quasi non riuscire a controllarla, slittava veramente o era solo una sua sensazione?! Vide sopra di lui una luce rossa,in pochi secondi capi che era un semaforo, provò a frenare ma era troppo tardi, davanti a lui c'era una macchina, la moto non si fermò, in quei pochi secondi Nicholas ebbe la sensazione di cadere nel vuoto, gli sembrò di vederla,con i suoi lunghi riccioli biondi e i suoi profondi occhi azzurri, ma aveva bevuto troppo sapeva che era l'alcool.

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora