Differenze

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Era nel suo letto,guardò la sveglia sul comodino erano le 2:35 del mattino,non si ricordava di essere tornata a casa, dov'era Nicholas?, lui l'aveva messa a letto?! Si alzò velocemente per andarlo a cercare. Non era in salotto, neanche in cucina e in nemmeno in bagno. Andò nel retro e lo vide, era in giardino.

-NICHOLAS-

lui si girò la guardò ma non le rispose

-Nicholas che è successo? Quando siamo tornati a casa?-

-Non è successo niente-

Valentine lo guardò stizzita

-Che vuol dire non è successo "niente"?-

-Valentine è meglio entrare sta iniziando a piovere-

lei lo fermo tirandolo per un braccio

-No! non ci muoviamo da cui finché non mi dici che è successo-

Gli occhi di Nicholas erano diventati seri e scuri, continuava a fissarla senza risponderle. Fu come se una lama le trapassasse la testa, il dolore la fece piegare su se stessa e la fece gridare, lui continuava a fissarla senza fare niente, lei non sentì più la terra sotto i piedi, allungo la mano e gli strinse il braccio.

La stretta lo fece ritornare alla realtà,  aveva perso completamente le forze, che stava facendo l'avrebbe uccisa di questo passo,quella mano sul suo braccio lo risveglio, vide Valentine cadere sulle sue gambe, la prese in braccio e sotto la pioggia la riportò in casa. Era preoccupato, arrabbiato,  non sapeva cosa gli passasse per la testa, era ancora viva,probabilmente aveva perso solo conoscienza,  aveva tutti i vestiti bagnati, la portò di sopra, le mise dei vestiti asciutti e abbracciato a lei la mise a letto.

"ma che cazzo ti passa per la testa? L'avresti uccisa, e se la prossima volta non riuscissi a fermarti in tempo? Perché il contatto con lei ti ha indebolito? La farai solo stare male. Sei un mostro."

Nella testa di Nicholas c'erano milioni di pensiari, voleva andarsene ma non ci riusciva avrebbe aspettato la mattina per andarsene se si fosse sentita male sarebbe stato li con lei, anche se era stato lui a farle del male. Abbracciato a lei si addormentò.

-Nichi, amore dai alzati,ti portò in un posto-

Nicholas aveva dormito tutta la notte, Valentine era sopra di lui, lo guardava e gli sorrideva, aveva addosso la sua camicia, la luce della finestra le illuminava il viso, era bellissima

-Cosa? Dove mi porti?-

il suo tono di voce era rauco, questo la fece ridere

-È una sorpresa, dai alzati-

gli passo di sopra e scese dal letto

-Dai, amore là c'è la colazione, io vado a farmi una doccia-

Nicholas la segui con gli occhi fino al bagno, non aveva più voglia di andarsene, non ce la faceva,quello che provava era molto più forte di lui, lei era molto più forte di lui. Si alzò e vide i vestiti bagnati della sera prima,  scese le scale per metterli nella lavatrice, ma andando verso la cantina inciampò in uno scatolone, caddero delle fotografie, raffiguravano Valentine e un uomo, probabilmente il padre, c'era anche la foto di una donna, era indetica a lei ma

aveva i capelli neri e teneva in braccio una bambina, doveva essere la madre, c'era solo quella foto di quella donna e poche raffiguranti Valentine da piccola con quell'uomo, disegni ed altri giocattoli. Rimise tutto a posto e fece partire la lavatrice. Salendo le scale vide il vapore uscire dal bagno,spinse la porta, lei gli dava le spalle, era bella, aveva un tatuaggio sulla spalla destra di una farfalla con delle ali strane, da angelo, l'aveva gia visto da qualche parte ma non ricordava dove. Lei si girò

-Ehi! Mi hai fatto prendere un colpo non credevo fossi qui-

Gli sorrise ed entrò nella doccia con lei

-No aspetta così ti bagni-

-Non mi importa, ciò che importa sei tu, camminerei sul fuoco per raggiungerti, mi butterei da un grattacielo per prenderti e smetterei di respirare solo per non staccare le mie labbra dalle tue-

Erano così vicini, i loro nasi si toccavano, i loro respriri erano una cosa sola. Nicholas gli mise una mano dietro la testa e la baciò, le loro lingue si intrecciarono, si toccarono, sfiorararono, si lasciarono, era indescrivibile, non c'era logica. Le mise una mano sul seno, poi scese lungo la pancia e scese fino il ventre. Le piaceva e tutto questo piaceva anche a lui, lo eccitava, lei gli prese la mano e lo fermò

-Aspetta,devo dirti una cosa-

Si fermò e la guardò incuriosito

-Voglio ringraziarti per non essertene più andato, quei tre giorni lontani da te mi hanno fatto capire cosa in realtà provavo,so che è strano che un amore nasca in così poco tempo ma io voglio dirti che sono pronta a restare con te per il resto della mia vita, sei tutto quello che ho sempre cercato, non credevo che fosse possibile essere perfetti come lo sei tu, Ti amo, riesci a rendere le mie giornate meravigliose, grazie Nicholas-

Le loro mani si strinsero più forti, se lei avesse saputo chi lui era in realtà, se avesse saputo cosa aveva fatto in passato, doveva smetterla di pensare a cio che era, non aveva senso, ora sapeva chi era, sapeva cose provava. Le sorrise e la bacio più forte, lei gli salto in braccio, e lui la spinse contro il muro della doccia, fu una questione di secondi,tutto una sequenza di movimenti,era dentro di lei,erano un'unica cosa,un unico corpo. l'acqua scorreva sui loro visi,la fronte appogiata l'uno all'altra,gli occhi fissi, non riuscivano a chiudere le palpebre e non vedevano solo il colore e le sfumature, vedevano le emozioni l'uno dell'altro,i pensieri, le idee, le tristezze, le felicità,le esperienze vissute, non dicevano niente ma sapevano tutto. Le bocche aperte,con respiri sempre più corti e frequenti . Valentine portò in dietro la testa chiudendo gli occhi, lui la baciò sul collo, e stringendola sempre di più,sentì il piacere aumentare,in quel momento capi quanto l'amava in realtà,anche lui voleva passare il resto della vita con lei,sarebbe cambiato per lei,voleva sposarla. Pochi secondi e venne dentro di lei,e continuando a respirare affannosamente, la bacio sussurandole

-Se mai dovesse succederti qualcosa non me lo perdonerei mai,ci sono molte cose di me che non sai ma ti prometto di restare per sempre con te,di non lasciarti mai, tengo troppo a te, a vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi,a sentire il tuo profumo,a tenerti la mano ogni secondo che passiamo insieme.-

Si guardarono negli occhi, secondi infiniti, pieni di emozioni, avrebbero distrutto e rimesso insieme il mondo se qualcosa li avesse divisi

-Ti amo principessa-

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora