Dimmi di Si

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-Ma dove mi stai portando?-

-È una sorpresa se te lo dico dov'è il bello?!-

Nicholas fece finta di essere arrabbiato, ma pochi secondi dopo scoppiò a ridere anche lui prendendole la mano e dandole un bacio sul palmo

-Però mi potevi fare guidare-Lei gli rispose con aria di sfida

-No devo vendicarmi-

-E di cosa?-

-Bho non so di qualcosa-

Si fecero la linguaccia a vicenda,ma non smisero un secondo di ridere, si sentivano due adolescenti alle prese con il primo amore, forse non erano mai stati così innamorati, combaciavano alla perfezione, avevano niente e tutto in comune,neanche loro sapevano cosa li facesse sentire così bene, se era la paura di perdersi oppure il troppo amore.

E con sguardi continui,si fermarono in un bosco, Valentine prese Nicholas per mano e senza dirgli niente lo trascino dietro di se.Passarono tra alberi e siepi, fino ad arrivare in un grande campo di lavanda.In lontananza si vedeva una piccola casetta su un grande albero,  Valentine la puntò con il dito e disse

-Dobbiamo andare lì-

Lui non replicò era incuriosito voleva vedere cosa ci fosse dentro.

Passarono tra la lavanda e ne strapparono alcuni fiori. Ci volle un po prima di arrivare alla casetta,era abbastanza in alto, ma per Valentine non fu difficile raggiungerla,  sapeva perfettamente come fare, e lui segui i suoi passi.Spinse la porta in legno ed entrò,era molto piccola, c'erano cuscini, coperte, libri e giochi da tavolo

-Ecco amore, ti ho portato qui perché volevo mostrarti il luogo dove ho passato i momenti più belli della mia infanzia-

Nicholas le si avvicinò e l'abbraccio

-È carina, un po piccola,ma carina, vuoi trasferirti qui?-

-Scemo-Rispose lei in tono divertito

-Vale,questo posto è carino ma devo chiederti una cosa-

Lei annuì

- stamattina scendendo in cantina ho sbattuto contro uno scatolone e sono cadute numerose fotografie di un uomo ed una donna-

Valentine si incupì e diventò triste

-Vuoi sapere chi sono vero?-

-Solo se vuoi dirmelo-

lei uscì dalla casetta e riscese nel campo di lavanda coricandosi sulla schiena, lui fece lo stesso e si accucciò accanto a lei

-Mio padre era stato per molto tempo un soldato dell'esercito, aveva ricevuto numerose medaglie e questo lo aveva fatto diventare un comandante molto famoso,veniva molto poco a casa, ma lui e mia madre si amavano come il primo giorno anche se non passavano molto tempo insieme. Io naqui qualche anno dopo il loro matrimonio, lui aveva gia una certa nomina, ma questo non gli impedì di essere con me e mia madre il giorno della mia nascita. Per circa un anno dopo, non potè tornare a casa, mia madre aveva iniziato a lavorare in un ufficio locale facendo i turni fino al tardo pomeriggio. Una sera tornando a casa il conducente di un camion si addormentò e le fini addosso. Quando mio padre lo venne a sapere si fece trasferire e divenne un polizziotto anche per starmi più vicino.A volte stavamo insieme,ma anche qui era diventato un famoso  poliziotto e aveva sempre molto lavoro,ma con il tempo mi ero abituata. Qualche settimana dopo il mio diploma, la malattia ai polmoni che aveva da tempo, lo distrusse completamente lasciandolo morire, ero maggiorenne e decisi di prendermi le mie responsabilità,non volli più entrare in polizia e diventai un insegnante, provando a cancellare il mio passato-

Nicholas sentì una goccia cadergli lungo in braccio, ma capì subito che non era pioggia ma erano lacrime, si sentì in colpa, non avrebbe dovuto farle quella domanda, che stupido.

-Scusami non avrei dovuto farti questa domanda-La strinse più forte e le baciò la fronte

-N-non preoccuparti, a volte fa bene ricordare-

le accarezzo i capelli e aspettò che si calmasse

La luce lo accecò,aveva gli occhi socchiusi, si era addormentato con lei,dovevano aver dormito molto, il sole era alto,e c'era caldo

"che caldo. Forse è il caso di andare, no! forse è il momento giusto per chiederglielo"

La prese in braccio e la porto nella casetta e si mise a correre per arrivare prima che si svegliasse.

-Principessa, svegliati è tardi-

Valentine apri leggermente l'occhio sinistro e vedendo quei bellissimi occhi azzurri si svegliò di colpo

-Amore ma che ore sono?-

-Emh l'ora di mangiare-

-Mangiare ma io non ho fame-

Lui la prese per il fianco e la trascinò verso di se

-Dai mangia-

Valentine non credeva a quello che vedeva, lui le aveva portato la pizza, ma non era una pizza qualsiasi era la più bella che potesse mai vedere, al centro aveva una grande scritta fatta con il formaggio fuso

VUOI SPOSARMI?

Era così contenta da scoppiare a piangere e saltargli adosso

-Certo, certo che voglio sposarti, ti amo troppo troppo-

-Amore ti amo anch'io ma se continui a stringermi così non ci arrivò al giorno del matrimonio-

lei lo mollò ma continuò a sorridergli,lui con una mano gli prese un dito e con l'altra le coprì gli occhi . Appena raperti vide un anello bellissimo,con al centro un piccolo cuoricino di smeraldo e il resto in argento.

-Grazie amore, grazie- Gli si mise in braccio e lo abbracciò

-Grazie a te-

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Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora