CIVICO 157

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CIVICO 157 LEX STREET

Valentine non aveva voglia di scendere, decise di rimanere in macchina,  doveva restare un po da sola. Nicholas era davanti una casa vecchia, aveva le pareti scrostate e ammuffite, gli infissi delle finestre stavano cedendo e i vetri erano rotti, alla porta c'erano ancora pezzi di nastro della polizia locale. Spinse la porta d'ingresso ed entrò, c'era un forte odore di muffa, le pareti erano annerite, il pavimento cigolava ad ogni passo e i mobili erano rotti e malmessi.Nicholas si guardò in giro e come un sogno ad occhi aperti, ritornò a quella sera: si vide da piccolo, aveva in mano un furgoncino dei pompieri, vide suo madre salire le scale, gli passò accanto, provò a toccarla ma fu come toccare un fantasma, tutto quello non era reale, era frutto della sua immaginazione. Senti bussare alla porta e si girò, vide se stesso da piccolo restare fermo davanti la porta e allungare la mano per aprirla. Lo sbattere delle ali di due colombe lo riportarono alla realtà. Si avvicinò al salotto e la visione continuò,  vide suo padre e sua madre litigare

"Barbara spero di esserti mancato!"

"puoi solo sperarlo mi hai rovinato la vita come ti apspetti che voglia rivederti"

Nicholas vedeva Joan inserire le pallotole nel fucile e giocherellarci

" Beh io ti ho pensato in carcere"

"si, nelle tue fantastie"

Joan si avvicinò a Barbara e la prese per la gola e le sussurrò

"sai perché ho ucciso il tuo ex fidanzatino? Non lo sai vero,  beh l'ho ucciso perché vi avevo sentito parlare, volevi scappare con lui, volevi farti una vita, avresti testimoniato contro di me, mi avresti accusato di spaccio e mi sarei fatto il doppio degli anni in galera, no tesoro. E poi dovevo crescere nostro figlio. Aveva avuto sempre tutto, e io niente non avrei lasciato che si prendesse anche eri il mio trofeo"

Nicholas aveva voglia di prenderlo e ucciderlo ma non poteva fare niente erano solo ricordi, vide sua madre liberarsi e scappare. La visione finì, uscì dal salotto e sali le scale fino alla camera da letto, vide lo specchio,aveva ancora un alone di sangue, apri le ante dell'armadio cadenti e piene di buchi per colpa delle tarme, c'erano ancora i vestiti di sua madre e la visione ricominciò, era nascosto, i suoi occhi azzurri erano pieni di lacrime,immobili verso la stanza, vide Joan salire le scale, gli occhi pieni di rabbia, e gridava

" DEVI DARMI MIO FIGLIO, E ANCHE TUTTI I SOLDI CHE TI HO LASCIATO BRUTTA STRONZA"

sua madre era ferma in mezzo alla stanza, Joan le premeva il fucile sulla fronte, Barbara con la voce tremabte gli disse

" non è tuo figlio, è figlio dell'uomo che hai ammazzato,  l'unico uomo che ho mai amato,è vero dovevamo scappare insieme,era la mia speranza e tu me l'hai portata via,dal primo giorno che ti ho incontrato mi hai rovinato la vita, l'unica cosa che mi rimane è mio figlio, non oserai toccarlo"

Barbara teneva in mano la cornetta del telefono

"ho chiamato la polizia, è la tua fine"

Joan le urlò contro

"PUTTANA, NON CI TORNO IN CARCERE PER TE"

e sparò, Barbara cadde sul letto,il muro si sporco di sangue, Joan guardò lo specchio sporco di schizzi e sentendo le sirene della polizia, si puntò il fucile alla testa e si sparò. Dagli occhi di Nicholas cadde una lacrima, ma il suo non era un pianto, non singhiozzava e non gli scendevano le lacrime a dirotto. Ora si ricordava, aveva le immagini nitide nella sua testa, la visione finì, si era stancato, la sua forza stava finendo, entrò nel bagno sporco e vecchio, si guardò allo specchio e rivide il poliziotto della foto, era uguale a lui,  rivedeva se stesso da bambino,  sua madre, ricordava tutto, erano ricordi un po confusi, ma ricordava, ora tutto non aveva più senso, perché era finito all'inferno?  Era morto? anche lui era un anima dannata?

Tutto questo gli fece venire un mal di testa fortissimo, doveva tenersi la testa, non riusciva a tenere l'equilibrio, tutto girava, il lavandino era troppo vicino, e ci sbatte contro.

Era steso sul pavimento, vide sua madre, era bella, aveva un vestito a fiori e i capelli castani sciolti lungo le spalle, aveva in braccio un neonato, era lui, e a distanza vedeva un se stesso, no!Non era lui, era...era...suo padre, rappresentavano una famiglia, erano felici.

-Nicholas, svegliati! Alzati!-

Valentine stava provando a rianimare Nicholas

-stai bene?-

-Si, sto bene-

Nicholas abbracciò Valentine, la strinse a se, e la bacio

-Andiamocene da qui-

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora