ora lo so!

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si era addormentata, Nicholas faceva più attenzione a lei, alla regolarità del suo respiro, alle ciocche spettinate davanti il suo viso, che alla strada; il cielo avea milioni di sfumature e nonostante si stesse dirigendo nel luogo dove era stato portato dopo la morte dei suoi genitori,  il luogo dove avrebbe scoperto la verità sul perché era quello che era, non aveva paura ne provava ansia.

Era una grande villa fuori città, molto vecchia, ma abbastanza curata, una grande insegna in legno attirava l'attenzione

Orfanotrofio SANTA TERESA

Nicholas spinse il cancello, ed entrò, aveva di nuovo le visioni, vedeva tanti bambini giocare, rincorrersi, spingersi, pinagere. Suonò il campanello ed accoglierlo fu una suora su una sedia a rotelle

-Emh, salve volevo chiederle delle informazioni su un bambino di qualche anno fa. Posso entrare?-

La suora gli fece segno con la mano di entrare

-C'è solo lei qui?-

-Si il santa Teresa è chiuso da molto tempo, io sono suor Madma-

La suora aveva un tono di voce molto serio come se stesse nascondendo qualcosa. Entrarono in un salottino in stile Vittoriano, fin'ora niente per Nicholas era familiare

-Desidera del thè?-

Nicholas scosse il capo e continuò a guardarsi in giro

-Beh allora di chi vuole avere informazioni? -

-Di un bambino di otto anni che si chiama Nicholas Parker-

La suor Madma smise di bere il suo thè, guardò Nicholas ad occhi spalancati e ancora più seria chiese

-perché vuole avere informazioni su quel bambino? -

-Beh siamo lontani parenti, lo scoperto da poco, e ci terrei a conoscerlo-

la suore si puli gli occhiali e iniziò a raccontare

-beh, i genitori di Nicholas erano morti da pochi giorni,  prima che lo portasserò qui da noi, era un bambino molto silenzioso, non aveva stretto amicizia con nessuno e non aveva parlato con nessuno da quando era venuto in orfanotrofio, passava le giornate in camera sua, giocava con un braccialetto con dei denti come perline ed un furgoncino dei pompieri,  tutte le suore hanno sempre tentato in vano di farlo partecipare ma niente, voleva stare sempre solo. Una notte d'inverno, suor Rachele si senti male, soffriva di cuore ma non aveva mai avuto attacchi così forti, chiamarono un dottore,  non era di qua, era molto strano, portava sempre i guanti e gli occhiali da sole,non li tolse un solo minuto nei giorni in cui rimase in istituto per seguire suor Rachele. Una sera lo vidi entrare nella camera del piccolo Nicholas, stavo per fermarlo ma il bambino iniziò a parlargli, decisi di andare a dirlo alle altre, ma caddi dalle scale e fini su questa sedia a rotelle. Il giorno seguente suor Rachele morì e venne fatta una messa per la sua morte. Il medico decise di restre fuori dalla chiesa, era sempre molto distante. La sera seguente il dottore se ne andò, io entrai in coma per un attacco di cuore e al mio risveglio scopri che il piccolo Nicholas era scomparso. Da quel giorno il SANTA TERESA è chiuso, con il tempo anche le suore se ne andarono e rimasi solo io-

Nicholas sapeva che la suora non le stava dicendo la verità, ma fece finta di niente

- Si seppe qualcosa del bambino?-

-No! niente e se ora vuole scusarmi ho delle cose da fare-

Nicholas voleva sapere la verità, decise di usare i suoi poteri, mise una mano sulla fronte della suora e la guardò negli occhi,

stava leggendo i suoi ricordi

"vide se stesso da piccolo e vide quell'uomo parlargli, aveva un vestito quasi antico, lo vide togliersi i guanti e mostrare una mano rugosa, verde, non umana, con lunghe unghia gialle e appuntite. Vide se stesso immobilizzato davanti quell'uomo..l'unghio appuntito pressato sulla fronte gli stava tracciando un croce, sussurandogli qualcosa, si vide cadere senza vita..l'uomo lo prese in braccio e gli passo la mano sul polso lascandogli disegnata una cicatrice. L'uomo si giro verso la suor Madma, aveva gli occhi rossi, erano spaventosi...la suora era sulle scale, ma quelle mani la spinsero facendola arrivare a terra senza sensi, anche lei aveva le cicatrici,su tutte e due le gambe.."

Sapeva abbastanza,tolse la mano dalla fronte della suora, aveva perso i sensi. Nicholas le guardò le gambe,quelle due cicatrici l'avrebbero seganta per l'eternità, era consapevole che presto l'avrebbe rivista nel luogo dove aveva passato gran parte della sua vita. Uscito in giardino si guardò il polso aveva una cicatrice a croce rovesciata, era morto, era stato dannato fin da bambino,non poteva sperare di cambiare,la cicatrice  lo dimostrava, ora ricordava, ricordava soprattutto che Lucifero lo aveva addestrato, l'aveva fatto diventare la sua arma e lo stava utilizzando anche ora, poteva cambiare? Doveva cambiare?

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora