Ma..

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Valentine posò i sacchi della spesa sulla cucina e iniziò a sistemarli, aveva forti fitte alla schiena,era da qualche settimana che le capitava di essere stanca

"che stanchezza,dev'essere il cambio di stagione,mi sta uccidendo,questo mal di schiena mi sta uccidendo"pensò

Nicholas non era ancora a casa,da quando aveva cominciato a lavorare per mettere da parte i soldi del matrimonio non c'era per tutta la mattina e il pomeriggio,ma quando c'era,la sua presenza si sentiva,bastava uno dei suoi baci per farle toccare il cielo, era così felice di aver trovato il suo "principe" e di esserne innamorata, però era turbata a volte ripensava alle sue parole, e si chiedeva chi in realtà fosse l'uomo che stava per sposare, erano passate 2 settimane da quando gli e lo aveva chiesto e si erano messi subito all'opera per preparare tutto, doveva essere perfetto, come il loro amore

DIN DON

Il suono del campanello la risveglio dai suoi pensieri e sistemandosi i capelli spettinati andò ad aprire

-Salve signorina, sono il signor Radaelli, posso accomodarmi?-

-Emh...certo..entri-

Valentine lo fece accomodare in salotto, era un uomo molto strano,aveva un vestito in velluto nero,occhiali da sole, guanti neri e i capelli erano raccolti in un codino.

-Cosa desidera?-

Si sedette sul divano e le fece un sorrisetto, aveva dei canini molto lunghi quasi da vampiro,Valentine cacciò via quel pensiero dalla testa e gli sorrise a sua volta

-Sono un vecchio amico di Nicholas,un amico molto stretto, vorrei sapere se è in casa vorrei avere il piacere di parlargli-

Aveva un tono di voce inquietante e molto intimidatorio

-Emh..N-Nicholas non c'è. È a lavorare vuole aspettarlo?-

Con fare svelto si alzò e scosse il capo

-No non vorrei disturbarla,sono venuto in un orario poco consono per le visite, mi perdoni se l'ho disturbata e se la lascio così velocemente ma sono molto impegnato ero passato a salutarlo-

-Ah? Si certo.. emh la accompagno?-

-Mi farebbe molto piacere-

Valentine si senti molto intimorita, si sentiva indifesa, si alzò e fece un sorriso poco credibile, non nascondeva la sua agitazione

-Oh entrando non ho potuto fare a meno di notare questa bellissima donna in foto,è sua madre?-

-S-si..è morta quand'ero piccola-

Lui la fissò e con quel tono di voce intimidatorio le disse

-Oh, mi dispiace. Incidente?-

-Si d'auto- Era sorpresa, doveva aver indovinato

-cos'ha signorina?Sembra intimidita da me, sono un semplice essere umano,non si preoccupi-

-Si lo so,sono molto stanca, mi scusi-

-Non si preoccupi,faccio strani affetti a molte persone, ecco questo è il mio bigliettino da visita lo dia a Nicholas gentilmente-Le sorrise di nuovo e uscì

-A-Arrivederci-

tremava,ma che aveva, sentiva freddo, aveva paura,spinse la schiena contro la porta e si strinse le braccia intorno al petto,guardò il bigliettino da visita,non c'era recapito telefonico, fax, email, solo una grande L stampata sopra, lo appoggiò sul tavolino all'ingresso,ritornando in cucina.

Mise le chiavi nella toppa e le girò, le luci erano accese e dalla cucina proveniva un buon odore. Posò la giacca e si tolse la cravatta, si guardò allo specchio,esternamente era sempre uguale,stessi occhi azzurri,stessi capelli biondi,stesso fisico,ma internamente era diverso, aveva quasi dimenticato cos'era in realtà e cosa aveva fatto,si sentiva cambiato.

Mi sono innamorata di LuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora