𝑳a mattina si svegliò accanto a Juan e a Emma. La sera prima avevano unito i letti formando un letto grande.
Si alzarono e iniziarono a sistemarsi.
A juan arrivò una telefonata così uscì sul portico per rispondere.
Nel frattempo Mía aveva indossato una maglia oversize e un paio di pantaloncini. Aveva raccolto i capelli in uno chignon disordinato.
Emma era andata a fare la doccia.Mía entrò in cucina e vide Juan girare da un lato all'altro cercando di pulire.
«Ma che stai facendo?»»Oh, sei qui. Puoi aiutarmi a sistemare un po', Paulo viene a colazione visto che è solo e si annoia»
Mía alzò le spalle
«Okay»Si divisero i compiti Mía avrebbe sistemato l'ingresso e il salotto mentre lui si sarebbe occupato della cucina.
Quando lei finì di pulire raggiunse Juan in cucina e lo aiutò a preparare la colazione.
Ovviamente, Come sempre, la situazione degenerò.
Dopo qualche minuto e qualche pugno di farina in testa suonarono al vampanello.
Andò ad aprire lei trovandosi Paulo davanti«Buongiorno elefante perché sei conciata così?» disse togliendogli la farina dalla guancia con una carezza.
Lei arrossì leggermente e sorrise.«Stavamo cucinando»
«Oh, ho capito» rise.
Mía lo fece entrare e dopo qualche passo gli saltò sulle spalle. Lui la teneva per le cosce.«Sono stanca portami tu»
«Okay» disse tenendola meglio.
Entrarono in cucina e iniziarono a mangiare tutti e quattro insieme.Verso la fine della colazione il telefono di Juan squillò ancora. Lui sorrise uscendo dalla cucina.
Era Marcela che le aveva chiesto se voleva accompagnarla al centro commerciale, ovviamente lui aveva accettato e così restarono di nuovo in tre.Emma era agitata, talmente agitata che rovesciò l'acqua addosso a Mía.
«Ora vado a mettermi una maglia. Quando torno mi devi dire che ti prende» le punta un dito contro.
Dopo aver messo un top scese in cucina.
«Prima cosa, stammi lontano. Seconda cosa che ti succede. Terza cosa dov'è il burro di arachidi?»
Paulo scoppiò a ridere bevendo poi un sorso d'acqua.«Me ne starò buona, il burro di arachidi è nel frigorifero e la cosa per cui sto in ansia è perché IgnazioMiHaInvitatoAUscire»
Paulo sputò l'acqua puntualmente addosso a Mía che era shockata per via della confessione della cugina.
Si voltò verso di Paulo.«Ho capito che non ho ancora fatto la doccia è necessario che mi laviate voi adesso?» risero e poi guardò Emma «ritorniamo a noi.. cos'hai intenzione di fare?»
«Io vorrei andarci ma non lo so»
«Non ti preoccupare piccina, se vuoi ci parlo io con lui e a Juan non dirò niente» dice Paulo e lei lo guarda con gli occhi sbarrati.
«Lo faresti veramente» chiese e lui annuì
«Grazie Paulo!» Gli salta al collo «ti adoro tipo troppo»
Salirono al piano di sopra.
«Allora io vado a lavarmi» disse Mía prendendo quello che le serviva«Io mi preparo»
«Io la aiuto» intervenne Paulo.
Mía entrò a fare la doccia e dopo circa un'ora quarto d'ora, quando aveva quasi finito, sentì bussare, chiuse l'acqua per sentire meglio.
«Si?» chiese«Sono Emma posso entrare?»
«Aspetta solo un secondo» di levò il sapone dal corpo. Avvolse il suo corpo e i suoi capelli in due asciugamani.
«Dai entra» disse.
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𝑰𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒑𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒃𝒂𝒄𝒊𝒐 || Paulo Dybala [ⁱⁿ ʳᵉᵛⁱˢⁱᵒⁿᵉ]
Fanfic𝐼𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑖 [ⁱⁿ ʳᵉᵛⁱˢⁱᵒⁿᵉ] Mía è una ragazza italiana, la ragazza che tutti vorrebbero come figlia. Una sera dopo una telefonata sua madre le dice che quellestate sarebbero andati in Argentina dai suoi cugini. Mía incontre...