capitolo 22

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Appena metto piede in quell'edificio una sensazione di schifo mi invade. Non ci voglio stare qui. Spero che Nash trovi un modo per salvarmi il più in fretta possibile, non ne posso già più.
"Adesso ti porto nella tua camera Signorina Grier." dice pacata l'assistente sociale.
"Eh muoviti." dico io ormai al limite della mia pazienza.
Arriviamo in camera e mi lascia lì da sola..mi ha solo detto di mettermi la divisa e di scendere a pranzo. Apro l'armadio e la trovo, la indosso e mi guardo allo specchio schifata. La divisa è composta da una gonna che arriva a metà coscia nera, una camicia bianca, la giacca nera, la cravatta rossa e le parigine nere, di scarpe userò quello con cui sono arrivata qui, se lo sognano che usi quelle che vogliono loro.
Mentre prendo il mio telefono entra in camera una ragazza, penso sia la mia compagna, alzo la testa e la guardo. È bella, è la solita ragazza con tutte le curve apposto, capelli rossi occhi verdi e lentiggini.
"S-scusa tu chi sei?" dice titubante.
"Piacere, Samantha Grier, sono nuova." dico porgendole la mano.
"Piacere Marie Collins." dice sorridendo.
Il cognome mi è familiari, vabbè, chissenefrega.
"Andiamo a mangiare?" dico io tranquilla
"Andiamo" dice continuando a sorridere, mi sta simpatica.
"Quanti anni hai?" mi chiede lei.
"16, tu?"
"17."
"Perché sei qui?" chiedo io curiosa
"Uso di droga in modo inappropriato." dice tranquilla, poi aggiunge "e tu? perché?"
"storia lunga, un giorno te la spiegherò."
E così entrammo in mensa.
Prendemmo i vassoi e andammo a mangiare.
"Ma qui sono tutte femmine?" dico io mentre addento un po' di insalata.
"Si, è un collegio prettamente femminile, non lo sapevi?"
"No, non lo sapevo." dico io sbigottita
"Dimmi un po', sei fidanzata?" dice fissandomi negli occhi.
"No, e tu?"
"Si, da 5 mesi." dice fiera e con gli occhi sognanti.
"E vi vedete solo nei giorni di visita?" chiedo io. L'Assistente Sociale mi ha detto che ci sono solo 2 giorni di visita alla settimana, e le chiamate devono essere filtrate, ovvero non possiamo usare i nostri cellulari. Che schifo.
"No, è in collegio, non hai visto? Vicino al nostro c'è un collegio prettamente maschile, io di notte scappo e vado da lui, stasera vuoi venire con me? Ci sono tanti ragazzi fighi." Dice bisbigliando.
"Ehm, si va bene." dico io, non sono tanto convinta, insomma, prima di arrivare qui, Cameron mi ha baciata, non vorrei si arrabbiasse.
"Sicura? Non ti vedo sicura." Dice fissandomi. Così decido di raccontargli pezzi della mia storia, tralasciando le gang ovviamente.
"Secondo me devi venire comunque, infondo era solo un bacio." dice lei mangiando le sue carote.
"E se si incazza? Non vorrei mai.." dico io pensierosa.
"Perché dovrebbe incazzarsi? Infondo non lo saprà mai." dice con un ghigno in volto.

Ehi, Samantha, non farlo! Finirai nei casini, dopo andrai ancora nel minorile, ragiona un'attimo, stasera stai in camera tua a usare abusivamente il cellulare che ti sei portata dietro, e poi dormi! Perché finire nei casini?! Dice la mia vocina interiore.
Le do ascolto o no..?
"Mah si andiamo, così mai succederà di sbagliato." dico sorridendo.

Spazio Autrice:
Ciao a tutti! Mi scuso per l'immenso ritardo con cui è uscito questo capitolo ma è estate, e me la voglio godere, ma tranquilli! Aggiornerò comunque!
Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un Commento e una Stellina, e, Sam, avrà fatto la scelta giusta o sbagliata?

LITTLE BAD GIRL. in revisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora