Capitolo 32

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You see her when
you close your eyes
Maybe one day you'll understand why
Everything you touch
surely dies
But you only need
the light when its
burning low
Only miss the sun when
it starts to snow
Only know you love her
when you let her go
Only know you've been
high when you're
feeling low
Only hate the road
when you're missing home
Only know you love her
when you let her go.

-Let Her Go, Passenger-

Scorpius' P.O.V.

Dopo averla vista cadere mi sono fiondato subito in suo soccorso e quando scorgo le sue labbra sillabare quella frase, quel 'Ti prego Scorpius, prendimi', dalla mia mente svaniscono tutti i pensieri che non riguardano lei.
Mi accuccio sulla mia Firebolt per prendere quanta più velocità posso in modo da riuscire ad afferrare Rose. I miei occhi sono costantemente fissi su di lei mentre perde i sensi, forse per il terrore di schiantarsi a terra da quell'altezza.

Sono a pochi metri da lei quando il suo corpo inerme colpisce con forza il terreno bagnato, suscitando versi di stupore e angoscia da parte di tutte le persone presenti alla partita.
Scendo velocemente dalla scopa, seguito dai miei compagni, per poi inginocchiarmi al suo fianco.
"No! Non la toccate, ha sbattuto violentemente la testa. Potreste peggiorare la situazione." grido ad Al, Lucas e il resto dei suoi parenti che si affrettano a raggiungerla.
Con estrema cautela le prendo il polso fine e cerco i suoi battiti. Tutto lo stadio è caduto in un silenzio tombale.

"Ti prego, Merlino." sento sussurrare da un Albus in lacrime.
Quando finalmente sento delle leggerissime pressioni contro il mio pollice mi accorgo di aver trattenuto il respiro, probabilmente per il terrore.
"Tranquilla, Rossa. Adesso ti portiamo in infermeria." sussurro con tono dolce mentre le scosto una ciocca di capelli rossi e umidi dal viso rilassato.

Mi sposto quando l'infermiera della scuola ci raggiunge e ci intima di lasciarle un po' di spazio. Rose viene visitata approssimativamente sul campo da Quidditch, in modo da evitare spostamenti che potrebbero farle del male o provocarle dolore. Tra i suoi capelli rossi si nasconde del sangue, che fa capolino proprio dalla sua nuca.
Non riesco a guardarla in questo stato.

Viene trasportata all'interno del castello mentre la McGranitt avvisa i genitori della ragazza e invita le persone rimaste all'esterno a rientrare.
Tutti noi seguiamo in silenzio la donna che curerà Rose, Madama Tyrell, e ci guardiamo tramortiti dagli avvenimenti di pochi minuti fa.

Madama Tyrell ci impone di rimanere fuori mentre oltrepassa le porte insieme al corpo della Rossa e ce le chiude in faccia. Cazzo.

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Due ore dopo ci ritroviamo tutti seduti a terra, con le spalle poggiate al muro e le facce stanche.
"Ragazzi." la voce della preside risveglia i pochi di noi che si erano assopiti durante l'attesa.
"Volevo informarvi che potete farle visita, solo due alla volta e assolutamente non durante la notte o le ore di lezione."
Mi alzo immediatamente appena sento le parole della professoressa e Lucas fa lo stesso.

Non appena faccio un passo per avvicinarmi alla porta dell'infermeria la voce graffiante di James Sirius Potter mi costringe a fermarmi.
"Dove credi di andare, Malfoy?"
"Da Rose." rispondo seccato, voltandomi per guardarlo negli occhi.
"E perché dovresti?"
"James, ancora una sillaba e giuro che ti butto dalla torre di Astronomia." Heaven interviene in mio soccorso, fulminando con gli occhi chiari il maggiore dei Potter e poi sorridendomi incoraggiante.
Il moro sbuffa, rivolgendomi uno sguardo adirato prima di tornare ad ignorarmi.

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